// Tamron 70-180 f/2.8 Di III VXD

Lo zoom di focale 70-200 f/2,8 è sempre stato un caposaldo di qualsiasi corredo fotografico in quanto rappresenta una soluzione estremamente versatile ed adatta ai generi di fotografia più diversi, dal paesaggio alla moda passando per sport e natura. Tamron ha sempre avuto a listino delle eccellenti alternative ai costosi zoom professionali “ufficiali” e i suoi 70-200 hanno accompagnato per anni amatori e professionisti. Con l’avvento dei sistemi mirrorless tale focale è stata ovviamente riproposta e leggermente rivista e ridotta nelle dimensioni, diventando un interessantissimo 70-180mm f/2,8: è proprio di lui (anzi, di loro!) che vi voglio parlare oggi! 


Il Tamron 70-180 f/2,8 Di III VXD

 

Al momento a versione “liscia”, in mio possesso, 70-180 f/2,8 Di III VXD è uscita dal listino del produttore in quanto superata e migliorata dalla seconda versione identificata dalla sigla G2 e che, come si intuisce dal nome completo - 70-180 f/2,8 Di III VC VXD G2 - è completa anche di stabilizzatore d’immagine integrato oltre altre migliorie.
Le immagini e le considerazioni di questo post si riferiscono alla prima versione.
  


La mia Sony A6400 con il 70-180 f/2.8 prima serie

 

Pur non essendo la mia Sony A6400 la macchina ideale per sfruttare al meglio questa lente (corpo non stabilizzato + lente non stabilizzata + crop 1,5X) il poter sfruttare un tele super luminoso non mi ha scoraggiato, anzi, mi ha messo un po' addosso quel senso di sfida, del “vediamo se sono ancora capace”.
Come è lecito aspettarsi da un marchio con una solidissima tradizione nella costruzione di questa tipologia di obiettivi, il Tamron 70-180 f/2,8 non tradisce le aspettative in termini di qualità ottica e velocità operativa. Sul sensore APS-C della Sony si “trasformato” in un efficiente e luminoso 105-270mm eq. con luminosità costante f/2,8, perfetto per i generi che maggiormente mi interessano (ritratto e qualche sessione sportiva dei figli sul campo di atletica).

Parma, 2025 - Meeting Indoor Ragazzi Atletica Leggera
 

 


Il Tamron 70-180 f/2,8 vanta una solida costruzione e una eccellente fluidità dei movimenti dello zoom che fa estendere, di poco, il barilotto rendendolo molto compatto e comodo nell’utilizzo; la messa a fuoco è interna, pertanto la parte frontale della lente non ruota e permette l’utilizzo di filtri polarizzatori (67mm diametro). La distanza di messa a fuoco minima è di 0,85m ma, impostando la MAF manuale (tramite la fotocamera) è possibile avere una messa a fuoco ravvicinata pari a soli 0,27m @70mm una caratteristica davvero molto interessante per chi si occupa di riprese ravvicinate con soggetti statici. Come lo stesso sito Tamron consiglia è una modalità da utilizzarsi per composizioni con soggetto perfettamente al centro del fotogramma ma resta sicuramente un plus molto interessante. Un comodo sistema di Lock permette di bloccarlo alla focale di 70mm per le operazioni di trasporto. 


Marco, test di ritratto in esterna con luce naturale


La velocità operativa dell’ AF mi è parsa decisamente buona, anche con soggetti in movimento e modalità di Af dinamico e tracking della fotocamera (segno che Tamron e Sony hanno un connubio elettronico molto forte).
Nell’uso in studio, con fotocamera saldamente ancorata al mio treppiede Sirui, ancor meglio con la staffa Nisi Wizard che bilancia meglio il peso di macchina + lente, l’utilizzo non ha ovviamente minimamente risentito della mancanza di stabilizzazione; nell’utilizzo a mano libera la combo invece ha necessitato di un aiuto extra in termini di ISO / tempi di scatto per poter garantire un’adeguata limitazione di mosso e micro-mosso (ma non mi fa male recuperare un po' di “tecnica base” ogni tanto) e i risultati sono stati sempre ottimi; mi aspetto che ovviamente su un corpo dotato di una moderna stabilizzazione le cose siano molto migliori in questo senso.
La nitidezza dell’obiettivo, la resa generale e soprattutto a f/2,8 lo rendono un attrezzo davvero utile nel campo della ritrattistica. 

 


 

Giulia | 2024 - Ritratti in studio in luce LED


La versione G2, l’unica ormai a listino Tamron, mantiene tutte le caratteristiche evidenziate migliorando ulteriormente il prodotto con l’aggiunta dell’utilissimo stabilizzatore VC (che, in caso di body stabilizzato, lavora in sincrono aumentando ulteriormente le proprie performance) e la possibilità di impostare due modalità personalizzate tramite l’apposito software Tamron e lo switch 1-2 oltre al comodo tasto di blocco AF. E' inoltre facilmente personalizzabile tramite la connessione diretta USB al software Tamron.

 

Il nuovo G2 con i nuovi comandi sul barilotto.


 

Mi sembra superfluo quindi sottolineare come, il modello G2 migliori il precedente sotto diversi importanti aspetti; tuttavia, se trovate un’occasione per il modello “liscio” e ricadete in uno degli usi ad esso congeniali, sappiate che resta un “gran bel vetro” in grado di soddisfare numerose esigenze. 


 

I due Tamron 70-180 a confronto 

 

Entrambe le versioni del Tamron 70-180 f/2,8 sono state rilasciate solo per baionetta Sony E. Tutte le fotografie sono state realizzate con Sony A6400 e Tamron 70-180 f/2.8 Di III VXD


La modella ripresa è Giulia Passeri - Fotografie di Ugo Baldassarre

I prodotti Tamron sono importati in Italia da Polyphoto SPA
Per maggiori informazioni: www.polyphoto.it


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