// Retromorphosis - Psalmus Mortis

 
Il 2025 è partito davvero bene per gli amanti del metallo pesante ed estremo (eccomi!). Tra i tanti, interessantissimi, album rilasciati in questi primi 60 giorni quello spicca, in maniera assoluta il debut dei Retromorphosis, che attendevo al varco dopo aver assaggiato il primo singolo qualche settimana fa.




In realtà dietro questo moniker si celano dei nomi più che noti nella scena, essendo il gruppo costituito da quasi tutti i membri degli Spawn of Possession che, una ventina di anni fa, misero a ferro e fuoco la scena con diversi lavori di altissimo livello. Onestamente, però, non li conoscevo, per cui il mio ascolto i Psalmus Mortis è stato assolutamente genuino e privo di pregiudizi, esattamente come penso che gli autori sperassero (personalmente mi darebbe molto fastidio avviare un nuovo progetto e continuare a leggere continui rimandi al precedente). 




Quindi, esordio col botto? Si. Un botto enorme! Tecnica, potenza e violenza in quantità per palati forti. Produzione micidiale e impatto sonoro di quelli che ti lasciano tramortito; accelerazioni, virtuosismi di chitarra e in generale un sound che scuote dalle viscere (in cuffia è una vera goduria!). Tutto, davvero, perfetto ad iniziare dalla bellissima cover per finire con una produzione perfetta: la Season of Mist ci ha visto lungo e non si è certo risparmiata, e a ragione, per questo lavoro che vola, lo dico senza timore di smentita, nei sicuri preferiti di fine anno (non solo miei, ci metto la mano sul fuoco).

Insomma, se volete entrare dalla porta principale in questo tipo di sonorità o se volete semplicemente capire e sentire come suona il Technical Death Metal nell’ AD 2025, Psalmus Mortis sarà la vostra enciclopedia e il vostro vangelo.

Sperando vivamente che questa creatura non resti un progetto isolato ma continui la propria evoluzione non posso che consigliarvi di farne vostra una copia, assolutamente, per la vostra collezione e di lasciarla in loop sul vostro player per parecchio tempo. Bomba!



Line-up:

Jonas Bryssling : Guitars
Dennis Röndum : Vocals
Christian Muenzner : Guitars
Erlend Caspersen : Bass
KC Howard : Drums


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