// In una casina piccina piccina

Oggi vi mostrerò il servizio che io e Michela abbiamo realizzato assieme qualche giorno fa e poichè credo che mostrare delle fotografie senza conoscere il contesto, soprattutto in situazioni come queste, faccia perdere molto fascino al lavoro finale, sarete "costretti" a leggere qualche migliaio di caratteri; d'altronde questo è un blog e scrivere è parte integrante del mio divertimento nel portarlo avanti da così tanti anni.  

 

Michela / 2024

 

Un annetto fa circa avevo affrontato questo stesso argomento in occasione del test del mio Nanlite Forza 60B II (scoprilo qui ) e avevo deciso di metterlo all'opera in un contesto molto ristretto assieme ad Alessia. (articolo qui).

Qualche giorno fa la medesima situazione si è ripresentata, questa volta però su richiesta di Michela che sarei andato a fotografare a domicilio, nel suo monolocale.

Ci eravamo conosciuti circa un anno fa, in occasione di un Pomeriggio Ritratto da me organizzato (ne ho parlato qui ). In quella occasione si era rimasti d'accordo che ci si sarebbe rivisti per fare qualcosa one-o-one. “E si li facessimo da me, i famosi scatti?” - mi propone qualche giorno fa proprio lei con una punta di entusiasmo difficile da controbattere - “potrebbe essere interessante!”. 

 

 

E' stata una sfida che ho accettato volentieri, nonostante una grossa incognita di base rispetto al servizio test realizzato in una condizione similare: non conoscevo di persona l'ambiente in cui avremmo operato né tantomeno potevo prevedere la quantità e qualità della luce ambiente. La soluzione è stata quindi molto semplice: essere pronto a illuminare da zero l'ambiente, qualsiasi fosse stata la condizione di partenza, mantenendo portabilità e contenendo gli ingombri per non compromettere ulteriormente spazio e movimenti. 

 

 

 

 

Anche questa volta mi sono affidato all'illuminatore LED Nanlite Forza 60B II: avevo previsto - nella peggiore delle ipotesi - anche di utilizzarlo a batterie ma non ce n'è stato bisogno. Quando ci si muove in poco spazio, soprattutto se si ha la mia stazza (il famoso elefante nella stanza dei cristalli), è importante badare ad ogni cm guadagnato. Il Nanlite Forza 60 non ha solo il vantaggio di essere molto compatto, ma possiede anche accessori poco ingombranti, come ad esempio il suo sofbox pieghevole, progettato proprio a misura del prodotto, ma non solo. L'estrema compattezza del prodotto si ripercuote anche sul tipo di stativo da usare con notevoli vantaggi per spazi e pesi.
Proprio in questa direzione è andata la mia scelta di non utilizzare il treppiede che mi avrebbe sicuramente garantito meno tagli accidentali ed errori (millimetrici) nell'inquadratura ma avrebbe anche complicato ulteriormente la gestione degli spazi: ho compensato con una percentuale maggiore di scatti eseguiti. 

 

 

 

L'ambiente era davvero piccolino ma si è prestato bene a un piccolo set grazie ai muri bianchi e anche alla particolare conformazione dello spazio offerta da un'isola nel mezzo della sala che abbiamo usato parecchio come appoggio, sostegno e anche seduta. Anche il parquet si è trasformato in un interessante opzione, capovolgendo il set (la mia altezza aiuta parecchio in queste occasioni, anche senza scala!). 

 

 

Trovarsi in queste situazione è davvero un esercizio stimolante pochè è davvero interessante rendersi conto di quante soluzioni differenti si possano creare in ambiente apparentemente limitante con le giuste opzioni a disposizioni.

Ovviamente gran parte del merito del risultato va alla bellissima Michela, che ha saputo interpretare lo spazio e sfruttarlo molto bene e rendere al massimo le idee che avevamo in cantiere per questo incontro. Dai look al controllo del proprio corpo tutto è stato esattamente come lo avevamo immaginato e questa non è una cosa scontata come può sembrare.
Il servizio è stato davvero divertentissimo ed il risultato ci ha appagato alla grande. 

 

 

 
Fotografie: Ugo Baldassarre  

Modella: Michela Spampinato