// Cri | Ritrovarsi

Tanti anni fa, nel profilo di una “amica” (virtuale) notai questa ragazza: bionda, occhi azzurri, pelle chiara: mi colpì davvero molto. La contattai e le chiesi se poteva interessarle farmi da soggetto per qualche scatto. Superata l'iniziale reticenza, organizzammo il nostro servizio fotografico. E fu il primo di tanti perchè, di li in avanti, sarebbe stata uno dei miei soggetti preferiti (e non solo mio a dirla tutta). 


Cristina / 2024

Dal nostro ultimo incontro erano ormai passati degli anni ed ero davvero curioso di vedere i nuovi “noi” nella medesima situazione.
Crescendo cambiano gli interessi, le aspettative, gli impegni e quindi anche il tempo da dedicare a qualcosa che per tanto tempo ci è piaciuto fare. Sono molte le persone che, per vari motivi, ho perso di vista nel corso degli anni, ma non Cristina.
Con lei si era rimasti amici, ci si incontrava spesso anche per strada e ogni volta non riuscito a fare a meno di rivedere in lei la stessa ragazza che avevo notato la prima volta. “Prima o poi devo ri-fotografarla” mi riproponevo spesso.
Qualche settimana fa, rompendo gli indugi, ci siamo ritrovati nei consueti ruoli; erano passati quasi 10 anni dall'ultima volta, un lasso di tempo che ci ha fatto molto riflettere e messo a confronto due persone completamente diverse da chi eravamo. 

E' stato emozionante e anche molto divertente. La sensazione è stata proprio quella di ricominciare nuovamente il percorso intrapreso tanto tempo fa assieme. 


Cristina / 2024



Una nuova “prima volta”.

Mi sono accorto che fotografare nel tempo una persona, con costanza, in diverse occasioni, rappresenta, almeno per me, un processo molto particolare; come un viaggio nel tempo: è come se ogni nuovo scatto - come un tassello di un progetto più ampio - contenesse al suo interno anche quanto fatto in precedenza; molte più informazioni quindi di quelle percepibili da un normale osservatore, quasi come una grande matrioska visiva in cui poter viaggiare a ritroso nel tempo.
Ogni fotografia diventa quindi non solo fine a sé stessa ma soprattutto parte di una visione più allargata di cui però si prende coscienza solo a posteriori.

Osservo quindi i nuovi ritratti fatti con Cristina e mi tornano in mente tanti ricordi sopiti del passato. Adesso sto parlando di me, non solo del soggetto, poiché i ritratti servono anche a questo. Non è sbagliato affermare che in un ritratto ci sono sempre due protagonisti.


Posso solo concludere che, ancora una volta, fotografare Cristina è stato fantastico e divertentissimo, come riprendere un viaggio iniziato molti anni fa, aggiungendoci una nuova e importante tappa.




Attrezzatura:


I ritratti sono stati realizzati in luce LED con NANLITE FC-500B.

Le fotocamere utilizzate sono state la OM System OM-5 e obiettivo OM System M.Zuiko 12-40mm f/2,8 Pro II

Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di lasciare commenti riguardanti gli argomenti pubblicati. Mi riservo la facoltà di eliminare messaggi indesiderati.