// Sul fiume con Chiara

Organizzare e realizzare una sessione fotografica in una location esterna è sempre una sfida stimolante. Alle normali competenze fotografiche (che restano sottintese ma non devono mai mancare) si aggiungono tutta una serie di fattori che spaziano dalla capacità di pianificazione alla più imprevedibile “fortuna”. Oltre infatti a tutta una serie di decisioni e precauzioni che si possono prendere a seguito di una adeguata pianificazione, resta sempre la roulette degli imprevisti (a volte positivi, spesso negativi) con cui fare i conti. 


Chiara dinanzi al Murales dedicato a campione Paolo Zantelli - Sacca di Colorno, PR


Soprattutto in un giugno così “ballerino”, già riuscire a indovinare, con largo anticipo, un giorno in cui il meteo possa essere vagamente utile è già una bella lotteria; inoltre un buon meteo non è garanzia sufficiente per il risultato perchè può variare velocemente o non essere adatto per la location da utilizzare: i servizi in esterna sono sempre delle sfide interessanti e non si deve commettere l'errore di prenderli sottogamba se si punta a ottenere un buon risultato. 



Fondamentalmente ci sono due modi per affrontare un servizio di ritratto in queste condizioni:

- decidere con estrema precisione e pianificazione qualsiasi aspetto del servizio ed essere pronti, con il proprio team di supporto a creare le condizioni perfette per l'esecuzione (un po' quello che avviene nelle produzioni video o nei servizi fotografici commerciali / editoriali) con assistenti e aiutanti in grado di gestire il “set” a nostro vantaggio.

- affrontare il servizio in maniera molto semplice, senza l'aiuto di staff, avendo cura però di scegliere una location molto flessibile in termini di opportunità e risultato; il fotografo si occupa quindi di tutta la gestione del soggetto e del risultato finale.  




Il racconto di oggi ricade nel secondo caso in quanto avevo pianificato di fotografare nuovamente Chiara già da diverse settimane con l'idea di vedere come si comportava la mia “nuova” G9 in una situazione di luce naturale (uso che non ne avevo ancora fatto).
Dopo un paio di tentativi andati a vuoto per maltempo, finalmente ieri, io e Chiara, siamo riusciti a ritagliarci un paio di orette per realizzare qualche scatto. La location che ho proposto, che già conoscevo per precedenti utilizzi (e perché è un posto che mi piace anche tanto), presentava un'unica incognita: non essendoci mai stato di mattino non sapevo esattamente che situazione luce avrei trovato. Tuttavia, non avendo necessità di utilizzare una specifica inquadratura o sfondo, sapevo che avrei avuto a disposizione una vasta scelta di opzioni situazioni possibili: sarebbe stato sufficiente evitare le ore in cui il sole troppo per trovare qualche angolo o posizione congeniale a realizzare il nostro mini-set. Il meteo prevedeva cielo coperto, pertanto ottimo per non avere luce toppo diretta ma neanche troppo piatta: il fattore fortuna, a questo tentativo, aveva funzionato. 






La presenza di alberi, ampie zone di ombra, costruzioni variopinte (molto particolari, una vera caratteristica del posto!) e alcuni murales mi garantiva una buona varierà di opzioni e sfondi: in una location di questo tipo, con libertà di movimento a 360°, è possibile trovare sempre una situazione di luce adatta, una ombra aperta interessante e uno sfondo utile senza particolari problemi.
Come già detto in precedenza anche il caso gioca un ruolo importante in queste situazioni e un vero colpo di fortuna è stata la scelta di colori di uno dei cambi per Chiara che si è adattato perfettamente ai colori che abbiamo trovato in loco e ha permesso di amalgamare le cromie in maniera molto interessante.  



Mentre Chiara eseguiva l'ultimo cambio d'abito, ho avuto modo di fare la conoscenza e un po' di chiacchiere con un simpatico signore, Vittorio, che incuriosito dai nostri movimenti si era fatto avanti e, con gli occhi luccicanti di passione, mi ha raccontato la storia del murales che avevano appena utilizzato e del pilota raffigurato, Zantelli Paolo, campione di corse nautiche originario proprio del posto e tragicamente scomparso una decina di anni fa proprio durante una competizione. E' stata una piacevole chiacchierata, culminata con l'invito a tornare a trovarlo se fossi ripassato ( cosa che accadrà con una bella stampa, ovviamente!). Poche cose mi danno un senso si soddisfazione così alto come scambiare qualche chiacchiera, in completa libertà, con qualcuno appena conosciuto: un diversivo piacevolissimo che ha coronato questa fruttuosa e divertente mattinata con Chiara. 




Il circolo nautico di Sacca di Colorno – Motonautica Parmense - si conferma un posto bellissimo dove trascorrere del buon tempo, consumando sorseggiando un drink al bar, osservando il lento procedere del fiume, scambiando chiacchiere con simpatiche persone e … si, qualcosa mi dice che mi rivedranno molto spesso :)


Modella: Chiara Cantoni
Fotografie: Ugo Baldassarre
Circolo Nautico – Motonautica Parmense, Sacca di Colorno, PR






Attrezzatura:

Fotocamera: Panasonic Lumix G9
Obiettivi: M.Zuiko 12-40mm f/2,8 Pro, M.Zuiko 45mm f/1,2 Pro, M.Zuiko Digital ED 75mm f1,8



CONTATTI:

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