// Cartoline di Ferragosto

A cosa serve fotografare? Me lo sono chiesto tante volte, perchè non può esserci solo appagamento di una estetica, piacere e soddisfazione momentanea dati da "applausi" su arene virtuali etc etc.
Fotografare per cause a così breve termine peno sia un errore colossale per chi decide di dedicarsi con costanza e impegno a fotografare. 

Creare una memoria, personale e collettiva, del proprio tempo, potrebbe essere una risposta decisamente più interessante. 

Via Emilia Est deserta, esattamente a pochi metri da casa mia. Si parte.

E' per questo che è richiesta, al fotografo di qualsiasi tipologia e rango, coerenza serietà e onestà in quel che fa: alla fine, tutto lo sforzo viene ripagato, ma serve tempo e costanza.





Prendiamo ad esempio il "progetto" che cerco di portare avanti di anno in anno per ferragosto: passeggiare ed osservare la città in un momento molto particolare, un giorno preciso dell'anno che però ne rappresenta anche un importante punto di osservazione sociale. 


Ferragosto è da sempre la "mecca" del turista, il giorno in cui anche il più "tosto" dei commercianti cede alla chiusura, il momento in cui tutto, va in letargo, almeno per 24h, lasciando la città libera di riposare. 




Tanti i cantieri in città, per sfruttare il poco traffico del periodo.




Ho chiesto ad altri "amici", partecipanti del gruppo Micro4/3 Italia (se possedete macchine Olympus, Panasonic unitevi!) di fare altrettanto, per provare ad avere uno spaccato fotografico su larga scala di cosa accade, contemporaneamente, in diverse zone di Italia. Qualcuno lo ha fatto, qualcun altro non ha potuto, ma non importa. E' importante iniziare ad uscire e vedere, raccontare, il seguito arriverà.


Ho percorso circa 6,5 km effettuando la mia solita passeggiata che mi porta fin nel cuore di Parma, allungandomi in attimo al di là del "ponte di mezzo" per provare a fotografare Corridoni senza distrazioni, Passando poi per la Ghiaia e la Pilotta e tornano poi sui miei passi ripercorrendo indietro tutta la via Emilia (vedi immagine, più o meno precisa).




Cosa ho fotografato? Quello che mi interessava. L'ambiente, l'interazione delle persone con esso, il silenzio, la quiete, il riposo. 
A Ferragosto la città sembra riposare, nonostante tutte le "ferite" (lavori in corso ovunque) estive, prendere fiato dal rumore e dalla confusione che la perturba per tutto l'anno. Gli spazi sembrano più grandi, le persone più piccole.




C'era più movimento rispetto agli anni precedenti, molti più bar aperti lungo il tragitto e tutti pieni, al ritorno. segno che per tanti, non solo stranieri, il mito del Ferragosto è un pò tramontato.
A cosa serviranno queste fotografie? E chi può dirlo. 




Se non mi fossi svegliato, stamattina e non fossi andato in giro non avrei mai trovato questa luce, non avrei mai visto la via Emilia così vuota, la fontana Repubblica così bella e senza traffico, Corridoni così "libero" etc etc. Se non mi fossi svegliato con queste intenzioni non avrei trovato Parma così bella e rilassata e non avrei avuto la possibilità di archiviare questa conoscenza per futura Memoria. 



Chissà, magari tra 20-30 anni queste foto, scattate per pura passione diventeranno documenti importanti di chi eravamo, una memoria storica nostra e della nostra città. 










Sempre restando in tema ricordo il mio prossimo Workshop per il 22 Settembre
Passeggiare e Fotografare



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