Prima dell'arrivo sul mercato delle fotocamere mirrorless (o New System Camera, Evil o come altro vi piace chiamarle) il punto di giunzione tra le macchine da borsetta e quelle che potremmo definire "serie", erano le "bridge". Se negli ultimi anni, causa di un marketing spietato che ha reso vano ogni tentativo di rendere interessante dal punto di vista pratico questi oggetti ormai paragonabili solo a "strilli" pubblicitari (zoom 60x bui come la notte con sensori come capocchie di uno spillo), questa categoria è stata bellamente snobbata da chi voleva fare fotografia seriamente, è da constatare come la tendenza stia cambiando radicalmente.
Nell'ultimo anno, ad esempio, diversi produttori hanno proposto modelli di gamma alta e di alta qualità con sensori di dimensioni generose in accoppiata con zoom potenti e versatili. A aprire le danze un annetto fa ci ha pensato la Panasonic con la prima Lumix a montare un superzoom 12x ad apertura costante f/2,8 (nel mondo reflex su queste aperture non si va oltre i 3/4x per intenderci) ma sono state poi Olympus e Sony a spingere l'acceleratore e proporre due modelli incredibilmente completi e versatili, anche per un professionista.
Le nuove regine della qualità nel mondo delle bridge: Olympus Stylus 1 e Sony Rx10
La tendenza della fotografia moderna è abbastanza chiara ormai: qualità in piccole dimensioni e sia la Stylus 1 di Olympus, sia la Sony RX10 incarnano questa filosofia alla perfezione.
Quando Robin Wong, qualche mese fa, ha mostrato frettolosamente (volutamente?) qualche scatto effettuato con la nuova compattona Olympus senza specificare chi/come/perchè, sul web si generò un vespaio di voci che vedevano in quelle immagini qualche fantomatico nuovo obiettivo Zuiko in forma di beta-test. A nessuno, e dico nessuno (onestamente neanche io ci avrei mai scommesso), poteva venire in mente che quelli shoots potessero provenire da una compatta.
La Stylus 1 è una bridge molto compatta, poco più grande di una classica travel-zoom, con una ottica incredibile: un 10x Zuiko f/2,8 costante che in abbinamento al già ottimo sensore (grande e versatile) montato sulla XZ-2 fa davvero scintille.
A completare il tutto c'è il layout ripreso dalla OMD con tanto di ottimo mirino elettronico e display orientabile. Il prezzo non è per tutti, (sui 600 euro, più di una reflex entry o una mirrorless con kit) ma la qualità ripaga abbondantemente dell'investimento (lo ammetto ne sto "sgolosando" una da quando l'ho impugnata per la prima volta).
La seconda grande-piccola camera è Sony (strano come a proporre qualcosa di interessante siano sempre i soliti marchi non troppo mainstream, eh?) che ha ampliato da poco la gamma RX con la versione 10 (RX10): un piccolo mostro che monta uno Zeiss Vario Sonnar T* 8.3x f/2.8 abbinato al già splendido sensore visto in azione sulla RX100mk2. Mirino Oled con copertura del 100%, wifi, stabilizzazione ottica, etc etc per una macchina che non ha nulla da invidiare (ma davvero nulla) ad una soluzione reflex ben più onerosa ed ingombrante. Il punto di forza del gingillo è l'accoppiata Zeiss con il senore da 1" che permette un uso creativo come una reflex: sfuocato, gestione dei piani, cose mai viste a questo livello su una bridge.
Il prezzo sfonda la soglia psicologica dei 1000 euro, ma non mi sento di dire che "è troppo cara". Fino a qualche anno fa ricordo molti fotografi di cerimonia (comunioni, laureee, etc) che utilizzavano una soluzione similare sempre di casa Sony. La RX10 ne è la naturale evoluzione.
Nonostante i prezzi non certo popolari (la Olympus neanche tanto, la Sony decisamente da record in questo caso) sono due macchine che hanno più un perchè. Per chi vuole qualità e comodità, per chi vuole viagiare libero di ingombri con un oggetto flessibile e rapido da usare, queste due fotocamere sono la risposta ad una domanda che da troppo tempo attendeva una risposta seria.
Giusto per capire di cosa si sta parlando linko qualche immagine esempio presa dal web.
Olympus Stylus I (pics by Robin Wong & Cameralabs.com)
Sony Rx10 (pics from cameralabs.com)
Il futuro apparterrà, almeno per la fotografia di buon livello ma non professionale a questo tipo di soluzioni. C'è un ritorno alla qualità ma anche alla comodità, e per il 90% delle persone comuni una macchina del genere è una miniera di foto strepitose in qualsiasi situazione. Come sempre un plauso da parte mia a chi osa e propone e una bella secchiata d'acqua a chi dorme sugli allori e continua a proporre sempre la stessa solfa.
"Leaders, not followers" urlavano i Napalm Death. direi che ci sta a pennello.
Gran bel post...è difficile non essere d'accordo con quello che hai scritto dalla prima all' ultima parola...meno male che ci sono aziende come Sony e oly, ma anche Fuji e pana che tentano di proporre qualcosa di nuovo sul mercato.
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