// Sviluppare un Raw: Lightroom vs Image Data Convert

Ce lo hanno sempre detto, lo trovate scritto ovunque: scattare in Raw è la scelta migliore per ottenere la massima qualità. Ed è vero, nessuno lo mette in dubbio.
La domanda è: abbiamo gli strumenti necessari per farlo? La risposta è Si, ma spesso non sappiamo di averli.

Nell'ultimo periodo sto affrontando il problema della gestione dei file Raw della Sony che, come già detto forse, non va troppo d'accordo con gli algoritmi di conversione di Adobe. Non chiedetemi il perchè, ma ci deve essere qualche inghippo da qualche parte per cui il file viene sempre aperto correttamente ma addizionato di una dominante rossastra che in realtà non esiste.
Per togliermi il dubbio, stamattina mi sono cimentato in una veloce prova comparativa. ho eseguito l'apertura e una lievissima lavorazione su un raw con entrambi i programmi, e poi li ho affiancati in formato jpeg. La differenza, anche ad un occhio non troppo attento è lampante.

sx // file Raw converito in Jpeg con IDC
dx // file Raw convertito in Jpeg con Lightroom

La dominante magenta inserita dal Lightroom/Camera Raw in questo caso ha effetto sulla pelle, rendendola poco attinente con la realtà (troppo rossastra), mentre il file di origine è molto ben bilanciato ed ha un ottimo incarnato.


Il primo scatto è stato solo aperto da Raw con Image Data Converter, esposto meglio (+1/3 Ev se non ricordo male), controllato nelle alteluci (leggero recupero) e salvato in Jpeg. Stesse operazioni sul secondo file, solo in Lightroom.

Image Data Converter (IDC) è il software con cui vengono corredate le reflex Sony; è il loro RAW converter nativo. 
Offre le funzioni base di qualsiasi software di questo tipo (esposizione, recupero luci/ombre, ottimizzazione gamma dinamica, contrasto, nitidezza, curve, colori). E' però in grado di gestire un solo file alla volta (niente batch quindi) e non può neanche gestire un catalogo (si apre il file dalla cartella scelta tramite un esplora-risorse) o gruppi di foto, nè tanto meno offrire funzioni di ricerca, archivio, etc.
E' in pratica una vera camera oscura (chiara). Nonostante tutte queste limitazioni è l'unico modo per avere il massimo dal proprio file raw Sony.
IDC è però lentissimo.  Ogni modifica, ogni cambiamento necessita di diversi secondi per essere applicato. Probabilmente il livello del risultato è dovuto anche a questa precisione di calcoli, ma pensare di gestire un servizio o una raccolta di centinaia di foto così è impensabile.

Lightroom resta quindi insostituibile nella gestione di grandi cataloghi, esportazioni multiple, etc etc, e in tutti i casi in cui è necessario lavorare con una certa efficenza e risparmio di tempi su grandi quantità di files.

Quanto detto vale inoltre per ogni brand. Nonostante si tenda a schivare l'uso del programma fornito a corredo dell'apparecchio, questo è l'unico in grado di interpretare davvero al 100% i dati del nostro Raw.
Una volta convertito questo ultimo in Jpeg potremo tornare ad utilizzare il nostro software preferito per tutte le altre modifiche, certi di partire dalla miglior base possibile.
Morale della favoletta: non sottovalutate mai il cd che trovate nella confezione della vostra macchina fotografica!!!


1 commento:

  1. Assolutamente daccordo. Con la mia Olympus e OLYMPUS Viewer 2, i risultati (spec ad alti ISO) sono sbalorditivi se confrontati con altri programmi non proprietari.

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