In questo periodo sto utilizzando molto il ”bianco e nero” per tutto quello che riguarda la mia sfera fotografica personale, ossia le immagini che creo per mio gusto e inclinazione naturale. A tal proposito, visto che è una domanda che mi viene spesso posta rispondo che “no, non sono filtri in camera”. Utilizzo, come ormai è arci-noto, fotocamere Olympus e OM -System che pur avendo un ottimo campionario di filtri digitali nativi, non utilizzo in modalità monocromatica: mi piace avere il controllo su qualsiasi aspetto della post produzione e gestione dei miei BN e questo posso ottenerlo solo con una adeguata post-produzione su un monitor che mi permetta anche di apprezzare quello che sto facendo.
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Bari, 2024 |
Negli scorsi giorni, terminati un paio di incarichi, ho raggiunto la mia famiglia, che mi aveva preceduto di qualche giorno, in terra di Puglia; una scappata mordi e fuggi (ove il termine “mordi” non è mai fuori posto quando si parla di questo posto) che mi ha comunque permesso di sfoderare in più di una occasione la mia lente preferita per queste scorribande: Zuiko 12mm f/2 (tra l'altro, sta uscendo di catalogo, approfittatene a farne vostra un esemplare se vi interessa!). |
Giovinazzo, 2024 |
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Giovinazzo, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
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Altamura, 2024 |
Da Giovinazzo (BA), che non avevo mai visto e che merita una – se non più – visita più approfondita, alle labirintiche vie del centro storico di Altamura nei giorni di Federicus (noto festival medievale che si svolte nella cittadina pugliese), all'immancabile Bari: ecco il bottino di questi giorni divertenti e spensierati prima di un maggio particolarmente ricco e intenso dal punto di vista lavorativo.
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Bari, 2024 - Dario |
In particolar modo vorrei soffermarmi nel raccontare il retroscena di questo ritratto del signor Dario, incontrato mentre gironzolavo a Bari Vecchia, intento a soddisfare la curiosità di alcuni turisti mentre lavorava al restauro dei suoi gioielli. Attirato dal fascino dei soggetti e dalla ricchezza di dettagli della sua bottega mi sono addentrato e mi sono messo in ascolto anche io, unendomi al succitato gruppetto di astanti e lasciandomi trasportare a mia volta dal fascino delle sue parole e da quel modo di raccontare ed incantare gli ascoltatori tipico dei baresi. L'officina meccanica faceva parte del B&B L'officina (appunto) la cui insegna recitava – testuali parole - “venite a scoprire l'ospitalità barese”. Nulla di più vero, almeno a giudicare dall'accoglienza in quella spettacolare rimessa. Rimasto solo con il signore, ho chiesto se avessi potuto fargli una foto e lui ha accettato volentieri; tuttavia, come mi aspettavo, non sarebbe stata una gran foto: le persone tendono ad esagerare con posa e si irrigidiscono troppo quando conscie di essere inquadrate. Avevo comunque detto di volerlo fotografare e l'ho fatto, ma quei primi scatti sono già stati cestinati: volevo cogliere non solo il luogo ma anche la bellezza e l'espressività del personaggio e così, parlando parlando, ho iniziato ad indietreggiare verso l'uscita, forzando Dario a seguirmi innanzi tutto in una luce migliore e, nel pieno della sua foga narrativa, ho scattato ancora senza farmi notare (grazie 12mm!!) : quando qualche giorno fa gli ho inviato la foto mi ha detto che la foto gli piace talmente tanto che la stamperà e “ne farò un quadretto”.
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