// Far from home ... e dal mio PC

Ieri pomeriggio ho realizzato un servizio fotografico con Marika, una giovane e bella pugliese originaria di Terlizzi con cui ero in contatto già da qualche mese. 

Come ogni estate passo parecchio tempo fuori sede, tornando nella mia terra natìa per il periodo estivo, ma questo non significa che interrompa la mia pratica usuale di fotografare persone: per un fotografo che ama il ritratto cercare nuovi soggetti è una esigenza e pertanto, ovunque mi trovi, sono sempre pronto a lanciarmi in qualche sessione.



Uno degli aspetti negativi dell'essere lontano dalla mia abituale postazione di lavoro è quella di non avere accesso alla mia normale attrezzatura/PC ed utilizzare un notebook che, per quanto valido, non può raggiungere la precisione di visualizzazione del mio monitor nè tantomeno le performance hardware del resto del computer. Se questo ripiego non rappresenta un problema per il 90% della mia attività estiva (scrivere, aggiornare blog, seguire la community, etc)  lo diventa se mi trovo nella condizione di dover gestire delle fotografie.

Le fotografie che realizzo per mio piacere, nel periodo estivo, non sono un problema: vengono archiviate, backuppate e poi, con calma, visionate e sistemate a tempo debito, qualsiasi sia la loro destinazione finale (progetti personali, foto vacanze, street...).

Se però capita di dover consegnare qualche foto subito, la questione si fa spinosa perchè in alcun modo, quello che vedo su questo monitor può essere sottoposto ad un intervento di postproduzione: sarebbe come infilarsi degli occhiali da sole e post-produrre in base a quello che si vede. 



Essendomi trovato proprio in questa situazione, mi è venuto in mente quanto siano sterili ed inutili le migliaia di polemiche che ogni giorno invadono il web, a difesa o meno di un determinato file, brand o qualità che questo produce.

Che sia attiva (quella che facciamo coscientemente al nostro PC con i nostri software) o passiva (il risultato che la nostra fotocamera ci propone in JPEG) la postproduzione è un passaggio necessario alla finalizzazione di un file.
Ho già scritto qualcosa in merito qualche settimana fa (leggi qui) ma poichè l'argomento è di quelli assolutamente fondamentali non fa male un piccolo ripasso.  




Ecco come appare la stessa foto a monitor e sul tablet: due foto diverse, in pratica se dovessi basarmi su quello che vedo


Se osservo i miei scatti realizzati ieri dai tre device che ho a disposizione in questo momento (di cui so che il tablet è quello più fedele) vedo tre immagini completamente differenti: non è solo il colore ad essere influenzato dall'hardware ma anche la nitidezza percepita, le sfumature di colore, il contrasto e la luminosità sono pesantemente penalizzati a seconda del dispositivo che sta visualizzando l'immagine. 

Osservando le immagini dal mio notebook sono riuscito a fare una selezione iniziale, una "sgrossatura" generale, per effettuare una prima provinatura lasciando completamente inalterati tutti i parametri di esposizione e correzione, per preparare una veloce preview per Marika (l'alternativa poco perseguibile era quella di attendere il mio rientro alla base ma non esaltava nessuno dei due eheh) specificando che nessuna foto rappresenta però il risultato finale che intendo dare al mio lavoro e alla nostra sessione. La vera conclusione e la consegna finale avverrà quindi in seguito quando, dopo aver applicato il mio consueto workflow alle immagini che avrò selezionato, le potrò valutare in condizioni ottimali sia a monitor che in stampa.

Per fortuna le condizioni di scatto erano molto buone e la capacità della mia OM-1 di bilanciare i colori e gestire i JPEG in maniera molto naturale sono sempre un ottimo punto di partenza, ma maggior ragione se ci si trova in condizioni come questa: poter consegnare dei provini già "buoni" senza alcun intervento è un grosso vantaggio.

Adoro l'equilibrio cromatico e il preciso WB (bilanciamento del bianco) che ottengo direttamente in camera, motivo per cui da diverso tempo ho preso l'abitudine di scattare in RAW+JPEG.




Considerazioni sulla qualità del file delle mie OM System a parte, mi premeva soprattutto fare questa riflessione per sottolineare come, troppo facilmente, si tende a credere che quella che si ha dinanzi agli occhi sia l'unica verità (per non parlare quando si guardano foto d'altri tramite il web!) e mettere in guardia da chi, con troppa fiducia, si esprime in maniera assolutistica sulla qualità dei file altrui osservandoli da una propria postazione (spesso troppo soggettiva). In condizioni come questa faccio fatica a fare considerazioni sui miei stessi file figuriamoci se non fossero stati realizzati da me... ma il web è bello anche per questo, l'importante è esserne consapevoli.


Modella: Marika Summo
Foto: Ugo Baldassarre

OM System OM-1 con 12-40 Pro f/2.8 e 45mm Pro f/1.2


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