Sabato mattina si è unito alla allegra
comitiva anche il nonno, da Gallarate. Arrivato al mattino presto con
la corriera, fresco come una rosa, e pronto ad esplorare. mentre lo aspettavo ho notato queste giostre, non ho resistito!
Il sabato è
volato tra i Sassi di Matera, con discesa dal lato “caveoso”, non
senza qualche piccolo imprevisto, e pranzo presso una trattoria al
limitare della parte vecchia della città, In realtà il piano era
quello di scendere fino alla piazzetta di San Pietro Caveoso e
mangiare là, per poi proseguire verso la parte del barisano e poi
risalire in piazza... Dico “era” perchè di fatto su quanti
locali che offrivano coperto e pranzetti tipici, nessuno, e
sottolineo nessuno, era munito di seggiolone per bimbi e quindi siamo
stato costretti a fare dietro-front in direzione automobili, Solo
all'ultimo abbiamo trovato questo locale fornito, ma ormai eravamo di
nuovo nella parte della città, quasi.
Trattoria "I Caroni", Matera
Il pomeriggio è trascorso in
superficie, incontrando una cara amica, prendendo assieme un caffè e
gironzolando e fotografando per il centro.
Domenica si doveva fare non ricordo
cosa ma il piano è stato velocemente cambiato dal fatto che una
carissima amica voleva assolutamente conoscere Michele e, visto che
era in zona solo quel giorno, si è modificata la tabella di marcia.
Rosa e Donato sono due carissimi amici di famiglia. Donato era il più
grande amico di mio padre e quando possono, hanno sempre piacere di
invitarci a pranzare tutti assieme. Greta è la loro nipote ed è
stato per lei che si è andati tutti a Santeramo per pranzo. Queste
occasioni, a casa di Rosa, sono sempre una gioia. Tanta gente,
tavolone apparecchiato e imbandito di tante cose semplici ma buone
(le sue polpette di pane e formaggio sono ormai mitiche), tante
chiacchiere, tanta gioia. Grandi famiglie allargate che ancora
condividono il piacere dello stare assieme a tavola, almeno alla
domenica tutti assieme.
Il pomeriggio, giusto per non dedicare
tutta la giornata alla mangiata, siamo andati a Conversano, un paese
in provincia di Bari che, per l'insolito motivo per cui in genere si
conoscono posti a migliaia di km da casa propria e non quello che c'è
dietro l'angolo, nessuno dei presenti aveva mai visto. Ed è stato un
grosso stupore vedere quanto bello e ricco di fascino fosse questo
piccolo comune. Un castello maestoso, una “villa” rigogliosa,
una grande e luminosa piazza ricca di vita e un centro storico curato
e articolato, con bellissimi palazzi e scorci di vita locale.
Conversano ci è proprio piaciuta!
Martedì siamo andati a Bari, in treno.
E non un treno qualsiasi, ma con la “littorina”. Oddio, dei
vecchi e rumorosi vagoni che ricordavo è rimasto ben poco, a parte
la breve composizione dei convogli. Le attuali carrozze sono ultra
tecnologiche, lontani anni luce dai treni che per anni ho descritto a
mia moglie. A Matera non esiste la linea delle FS (scusate,
Trenitalia.. inizio a parlare come un anziano, ma qua, per tutti,
sono le “effesse”) e l'unico collegamento a rotaia verso Bari è
questo, le FAL (ferrovie Apulo-Lucane). Nonostante la lentezza e la
durata del viaggio, il tragitto merita attenzione soprattutto per gli
scenari che si attraversano.
Bari è bella. Molto bella. Nonostante
la periferie industriale, i palazzi mastodontici, lo smog, il
traffico, a Bari c'è il mare, e un cielo bellissimo. E la parte
antica, Bari vecchia, è una vera perla di bellezza turistica.
Quando ero giovane e giovanissimo, Bari
vecchia era off-limits. I suoi vicoli stretti pullulavano di
criminalità e scippi e rapine erano all'ordine del giorno. E' solo
da alcuni anni che la parte vecchia della città è stata
rivalorizzata, e resa turistica. Nonostante qualche remora iniziale
(alcuni pregiudizi sono duri a morire), la permanenza nel cuore della
città antica si è svolta con estrema sicurezza. Non avevo mai visto
questa Bari e devo essere sincero, era proprio ora di rimediare!
La passeggiata sul lungomare è stata
la ciliegina sulla torta di una bella gita nella metropoli che non
aspetti. Non han poi tanto torto i baresi quando dicono che “se a
Parigi ci fosse la mer, sarebbe
una piccola Behr”.
La
gita clou della settimana l'abbiamo lasciata per il martedì. Sulla
carta sembrava meno impegnativa, al punto che avevamo messo in
programma una doppia destinazione: Pompei ed Ercolano o Pompei e un
po' di costiera amalfitana. La realtà è che non siamo neanche
riusciti a vedere la metà di quello che si voleva a Pompei. Ma
andiamo con ordine.
La missione del
giorno prevedeva parecchia strada, e anche tempo libero a
disposizione quindi bisognava partire presto. Il povero Michele è
stato preso con tutto il pigiama ed inserito in auto così come
stava dormendo e siamo partiti. Per arrivare a Pompei bisogna
praticamente attraversare tutta la Basilicata, puntare sulla costa
campana e risalire verso Napoli, il che implica un bel po' di
paesaggio da ammirare.
La prima tappa
importante l'abbiamo effettuata poco prima di Potenza. Voglia di fare
colazione e di caffè e soprattutto necessità di cambiare Michele ci
hanno portato in un posto davvero insolito. Sembrava di essere in
qualche statale degli USA: un luogo davvero pittoresco (penso di aver
fatto più foto qui che nel resto della giornata). E' uno di quei
posti che trovi solo viaggiando senza un programma preciso,
esplorando senza pianificare troppo nel dettaglio.
A Pompei c'è
sempre gente. Per fortuna due simpatici oriundi e metà tra dei PR e
degli abusivi ci hanno fatto parcheggiare e dato alcune informazioni
basilari. Eravamo capitati dall'ingresso per le comitive, attorniati
da orde di ragazzi e ragazzini di ogni età e lingua e la coda, con
il piccolo Michele a seguito, non è stata proprio rilassante. Per
fortuna non è durata troppo e siamo riusciti ad entrare nel giro di
un oretta. Muoversi attraverso gli scavi con il passeggino è stata
una scelta poco felice (anche se, allo stesso modo, una carrozzella
per invalidi non avrebbe potuto muoversi) e infatti fin da subito ci
siamo trovati in difficoltà nel gestire Michele.
La mia
visita è durata non molto, infatti, perchè me ne sono tirato fuori
prime degli altri, con il piccolo, in modo da agevolare la loro
visita: in fondo io gli avevo già visti e il poco di questa giornata
aveva comunque suscitato in me vecchi ricordi . La
giornata, in generale è stata abbastanza traumatica e il ritorno non
da meno: le poche, e brutte foto fatte sono lì a testimoniarlo. Per
fare un giro completo degli scavi mettete dunque in conto almeno una
giornata.
Mercoledì,
relax... passeggiata mattutina nel centro di Matera e pomeriggio in
campagna. Ah, si, recupero stampe effettuato: Fotodigital Discount
non ha deluso! Alla faccia dei fotografi locali.
Ormai la vacanza
volte al termine, siamo alle ultime battute, Nonostante qualche
rallentamento dovuto al meteo nei primi giorni e una inesorabile
stanchezza che si è impossessata di noi, abbiamo, bene o male,
rispettato il programma. E' saltata la gita a Maratea, è vero, però
abbiamo non rinunceremo a quella a Brindisi-Lecce.
Il Giovedì doveva
essere dedicato a una visita light nei dintorni di Matera, ma si era
capito subito che non sarebbe andata come da programmi, ad iniziare
dalla lunga e travagliata notte del piccolo Michele. Abbiamo
modificato non so quante volte il piano originale fino a quando, non
ci siamo ritrovati nuovamente nei Sassi per una passeggiata nel tardo
pomeriggio. La differenza, questa volta, è stata la mancanza del
piccolo (rimasto con la nonna) che ci ha permesso di girare
liberamente e speditamente Forse, la prima vera escursione, di questa
vacanza. Considerando che il giorno successivo avremmo dovuto guidare
parecchio ed alzarsi presto non è stato male restare in zona (e sono
anche riuscito a fare qualche fotina interessante).
E siamo così
giunti all'ultimo giorno di vacanza, o meglio, quello prima della
partenza (ne rimangono ancora 3 di giorni, tecnicamente). La meta
prevista, per chiudere in bellezza, è il duo Brindisi-Lecce.
Partenza presto al mattino di buon ora e arrivo in perfetto orario in
quel di Brindisi, Sbarco a casa dei parenti e poi subito tutti in
centro per una bella passeggiata sul lungomare in zona porto. Di
Brindisi portavo un bel ricordo dalla mia ultima visita ma devo
ammettere che è ulteriormente migliorata. Grandi viali pieni di
palme e ampie zone pedonali... proprio un bell'impatto non c'è che
dire.
A Lecce, purtroppo
abbiamo potuto dedicare non troppo tempo, ma il poco a disposizione,
nel pomeriggio, è stato sufficiente per ammirare una bellissima
città, ricca di arte e monumenti importanti. Lecce merita
sicuramente una visita più approfondita.
Sabato partenza in
direzione Pescara, con tappa e pernottamento a casa di una zia.
L'occasione è stata propizia per fare una passeggiata nel centro
città e portare Michele a contatto con la sabbia: ha davvero gradito
molto l'idea e Pescara si è dimostrata ancora una volta città bella
e ricca di vita.
E' quindi un
aperitivo in piazza Salotto a chiudere definitivamente questa
bellissima vacanza, nonostante poi, l'ultima tratta al mattino dopo,
abbia regalato una splendida alba sul mare vicino Grottamare.
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