Che ormai il mio corredo sia Sony, è cosa chiara. Anche Panasonic, nonostante mi sia davvero piaciuta (se cercate una macchina di qualità non troppo grande, la G6 è la vostra soluzione), è andata via. D'altronde per adesso le vacanze sono terminate ed era giunto il momento di investire nuovamente in attrezzatura da lavoro.
Il grosso dubbio era: prendere un macro di qualità per dei close up più spinti del pur ottimo 80-200, prendere un altro ottimo zoom standard per la seconda A77 o completare il corredo con la focale mancante?
L'ultimo arrivato (anzi, che deve arrivare...)
Nonostante qualche serata di troppo a confrontare idee, prezzi, mercatini ed offerte varie alla fine ha vinto il buon senso (assieme anche ad una offerta davvero ottima trovata nel mercatino Minolta-Sony): il grandangolo.
Prendere un ottimo 90 macro alla fine non estendeva di una virgola le mie possibilità fotografiche (mi dava solo una gestione migliore dei particolari ravvicinati, ma dopotutto, sti 24 megapixel a qualcosa serviranno pure, no? facciamoceli bastare!!), mentre il bellissimo Carl Zeiss 16-80 mi sembrava troppo un doppione degli altri due. Completare il range di focali, nonostante io non sia un grande paesaggista da grandangolo mi è parsa la scelta più sensata.
Andiamo quindi a conoscere il nuovo pargolo che, pur non essendo ancora stato spedito, è come se fosse già qua.
Il Sony DT 11-18 è una ottica riciclata, come tante altre, dal catalogo Konica Minolta, rimarchiato e aggiornato nel trattamento delle lenti. Si vocifera che sia addirittura un Tamron sotto sotto... Poco male. I punti di forza sono i colori (non ho ancora trovato un obiettivo Sony da questo punto di vista) e una buona nitidezza al centro unita ad un buon controllo del flare.
Molte recensioni lo bocciano solennemente, ma facendo attenzione alle argomentazioni erano si evince che è solo il rapporto qualità prezzo ad essere sconveniente, non la qualità in senso assoluto dell'ottica. Il Sony DT 11-18 ha un prezzo su strada di oltre 800€ ufficialmente, un pò tanto, effettivamente, per la classe del prodotto. Prodotti di pari prezzo di Tokina, Sigma gli fanno le scarpe, nulla da dire. Il discorso cambia radicalmente se il prezzo diventa quasi 1/3. Ed è stato questo il motivo scatenante dell'acquisto.
In termini generali "l'undicidiciottoditti" è una ottica che sembra dare grosse soddisfazioni ai suoi possessori. Certo non è una lente da usare a tutta apertura o che avrà una eccellente resa corner-to-corner ma a giudicare dai risultati che si trovano in reta è una lente che in mani sapienti può fare cose meravigliose.
Con questo ultimo tassello il corredo è completo. Mancherebbe solo un bel macro e un tele leggero (magari riprendo il 70-300 USD o un bel 70-300 G se capita una buona occasione). Vedremo! Per adesso prepariamo la borsa che sabato si inizia a fare sul serio: si apre la stagione delle spose :D
P.S. Dimenticavo. E' arrivata anche una borsa nuova (strano eh?). Una Lowepro NOVA 200, ma ve ne parlerò nel prossimo futuro.
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