O forse è proprio l'esatto contrario?
A pochi giorni dall'inizio del nuovo corso base di fotografia la situazione iscritti non è molto diversa da quella di qualche mese fa.
5 donne vs 1 uomo. E non è certo un caso isolato. Anzi. E la settima iscritta, pare, sarà donna anche essa.
L'altro giorno sono stato a fare un giro alla fiera-mercato fotografico di Montecchio Emilia, come ogni anno (ma mi sa che questa è l'ultima volta), e la percentuale di uomini-con-la-reflex-e-la-borsa era un buon 80% dei presenti.
I conti non tornano.
Dove sono tutte le donne-fotografe allora?
Probabilmente a fotografare, invece che stare a perdere tempo come noi a rincorrere quello o quell'altro gadget, quella lente piuttosto che il nuovo corpo macchina. Eh si, e qua faccio un mea culpa, noi ometti siamo un pò fissatelli con queste cose, mentre vedo le nostre dolci metà molto più "pratiche" e dirette nella pratica della loro passione.
Gruppetti di amici e conoscenti si muovevano come api operose tra una bancarella e l'altra, sentenziando, vaneggiando, mettendo in mostra qualsiasi conoscenza o nozione acquisita nel corso dei "secoli". Immaginatevi una specie di bar dello sport nel pieno del dopo partita con argomento principale i nostri gingilli preferiti piuttosto che il moviolone.
Ecco, la situazione era più o meno la seguente. Ad ogni angolo c'era qualcuno che provava, contrattava, e poi scambiava chiacchiere con l'incauto vicino, vaneggiando non si sa quale verità assoluta su quello o quell'altro brand. Tutti con la loro reflex in mano, o al collo, o in braccio (come un figlioletto da proteggere).
Tutti che trasmettevano la stessa identica sensazione: che avrebbero rispolverato le loro macchinine esattamente tra un anno, per il prossimo mercatino. Non prima.
Post di una verità assoluta. Le donne a cui piace la fotografia perdono pochissimo tempo con i "gingilli" infatti, e immagino che colgano la vera essenza della fotografia: comunicare, trasmettere, fermare....
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