// Summilux 25mm - Un vero Leica in prova!!

In questi giorni non ci sono state molte occasioni per scattare, a parte qualche foto al pupo, ovviamente. Il tempo è peggiorato ma, soprattutto, è stata la frenesia degli ultimi giorni pre-natalizi ad avermi impegnato a tempo pieno. 
Tra la consegna di album e altre stampe per i clienti in tempo per le festività, il tempo per fare due passi (e due foto) tranquillamente è stato pari a zero.
La G6 quindi ha visto solamente le mura domestiche e poca luce. Devo dire che nonostante questo si è comportata molto bene.

Oggi, tuttavia, ho deciso di accogliere l'invito di un amico (nonché lettore assiduo del blog) e prendere in prestito due sue lenti per provare a spingere un pò di più il sensore Panasonic. Lo Zuiko 45mm f/1,8 è una vecchia conoscenza. Tante soddisfazioni mi dette sulla EPL-1 e sulla GH2; veramente un gran bel piccolo vetro (le dimensioni e la solidità possono trarre in inganno!!!). 


Il Leica Summilux 25mm per Micro4/3


La vera sorpresa è stato invece il secondo "vetro": Lumix-Leica Summilux 25mm f/1,4. A parte che non mi aspettavo di trovarmelo in mano, è sempre stato uno dei "vorrei ma non posso" di questo sistema.




Il summilux 25 è in pratica l'equivalente di un 50mm classico in formato m4/3, e che 50!! E' la prima volta che ho a che fare con una lente Leica e la fama che circonda questo brand è meritatissima (e sono ben conscio che non è certo questo la lente di eccellenza rappresentativa del sistema).

Parliamo quindi un pò di questo bello ed impossibile (oddio, impossibile neanche tanto, è impossibile al momento per me... ecco, così suona meglio). Già soppesandolo in mano se ne percepisce la qualità: costruzione, finiture, peso. Tutto lascia presagire una resa superiore alla norma, e la dicitura "made in Japan" (una vera rarità di questi tempi) non fa che mettere il classico puntino sulle "i".

La lente si sposa inoltre alla perfezione con l'ergonomia della mia macchina. Il sistema corpo-lente ha un peso ottimale e anche l'inquadrato è esattamente quello che ogni "street photographer" vuole vedere nel proprio mirino.
Notevole l'autofocus sia come velocità che come silenziosità. Ho ancora in mente il macchinoso rumoreggiare del pur adorato Zuiko 17mm f/2,8 che ho utilizzato per diversi mesi e quasi per il 100% degli scatti in Giappone e la differenza è abissale. 
La nitidezza è impressionante già a tutta apertura, ma chiudendo di pochissimo diventa un rasoio.



Vabbè, c'è poco da aggiungere se non che non vedo l'ora di provarlo su un terreno più congeniale di 4 mura domestiche. E' la classica lente che potrebbe diventare tutt'uno con la macchina per sempre. In fondo, con un 50mm, una volta si fotografa tutto. E anche molto bene.

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