Potranno sembrare sciocche, scontate, banali. Ma a volte le foto più belle sono proprio quelle più semplici, scaturite da improbabili soggetti o accostamenti cromatici quasi casualmente osservati.
L'altra mattina si era deciso di fare una passeggiata in centro ma non appena trovato parcheggio, il piccolo Michele è esploso in un pianto inconsolabile che solo la sua "pappa" ha potuto calmare. In quel frangente di inutilità per un uomo, in cui madre e figlio ritrovano la loro massima intimità, non mi è rimasto altro che farmi quattro passi in solitudine nel parco della Cittadella. Per fortuna avevo con me la fida G6, ormai inseparabile compagna di uscita.
Quattro passi per davvero, ma il tempo necessario per guardarmi attorno con uno sguardo meno distratto. La Panasonic G6 si conferma ottima compagna di scorribande in questi frangenti, merito anche del bellissimo display che permette una composizione accurata e precisa anche con la macchina lontana dal viso.
Questa semplice composizione ad esempio mi è caduta sotto lo sguardo casualmente, mentre osservavo il display ancora acceso della macchina che puntava verso il basso. Il contrasto mi ha colpito e ho cercato una composizione più ragionata.
Quando si tratta di fotografare per il proprio piacere personale anche piccoli momenti, piccoli dettagli e scene di ordinaria "normalità" possono offrire spunti e suggerimenti
A volte basta ritagliarsi pochi minuti di tranquillità per potersi ritenere soddisfatti.
La fotografia, lo dico sempre, è una cosa molto "semplice", per tutti se praticata nella giusta maniera.
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