La luce naturale e la location “esterna” sono spesso considerate soluzioni semplici per fare fotografie di ritratto ma è davvero così? Vi racconto un paio di recenti set realizzati proprio in queste condizioni.
#1 Clarissa
A circa un anno di distanza dal nostro primo incontro mi sono rivisto con Clarissa per realizzare qualche altro ritratto ambientato in luce naturale. L’autunno è ormai ufficialmente arrivato, i suoi tipici colori sono già diffusi e le temperatura si sono un po' abbassate; tuttavia ottobre sta regalando dei meravigliosi pomeriggi caldi e luminosi e non approfittarne mi sembrava davvero un peccato.
![]() |
Clarissa, 2025 - Ugo Baldassarre |
La parte più interessante, dal punto di vista fotografico, è stata la scommessa sulla location; contrariamente al mio solito ho fatto un “azzardo” puntando su un posto che non avevo esplorato a fondo e ancor meno utilizzato per questo scopo.
Clarissa è una persona bella, solare e luminosa e mi serviva un’ambientazione che mi permettesse di ottenere un risultato che trasmettesse queste sensazioni.
![]() |
Clarissa, 2025 - Ugo Baldassarre |
Parma offre un gran numero di parchi, zone verdi con scorci bellissimi per ambientare scatti in natura ma per questa occasione ho fortemente voluto cercare un “playground” nuovo in cui parte del divertimento fosse stato proprio l’imprevedibilità delle condizioni che avremmo trovato.
Mi è così venuto in mente che, in una zona adiacente all’impianto sportivo frequentato dai miei figli, c’è una interessante passeggiata ciclo-pedonale che costeggia il Baganza (uno dei due torrenti che attraversa la città) con la presenza di una ponte metallico di recente restauro. Il sole sarebbe arrivato ben angolato nel tardo pomeriggio e la struttura tubolare a poteva essere il plus che cercavo per differenziare un po' l’ambientazione. Sono andato sul posto una mezz’oretta prima dell’orario stabilito e ho individuato grossomodo i miei punti di interesse.
Ero stato sul posto una sola volta prima e non ricordavo bene i dettagli più minuziosi ed infatti la presenza di un’antiestetica pista ciclabile nella prima parte del percorso ha reso inutile gran parte della prima parte del percorso che poi, fortunatamente, diventava in terra battuta (e quindi molto più fotogenica). Parma è veramente ricca di questi scorci, fortunatamente!
![]() |
Clarissa, 2025 - Ugo Baldassarre |
![]() |
Clarissa, 2025 - Ugo Baldassarre |
Per realizzare questa serie di scatti mi sono affidato molto ai riflessi del sole (ormai in fase calante) sulla struttura metallica del ponte, per aumentare la luminosità degli scatti ed esaltare la dolcezza dell’espressione e valorizzare le movenze di Clarissa, al controluce e ai colori delle ambientazioni per creare rompere la monotonia degli sfondi.
Incerto su quello che avrei potuto ottenere con la luce disponibile, avevo precauzionalmente portato con me tutto il necessario (flash Godox V860 III , trasmettitore e stativo) per controbilanciare la luce naturale con eventuali schiarite o creando proprio una luce principale ma all’atto pratico, data la presenza abbastanza costante di pedoni e ciclisti, ho dovuto desistere dall’innescare una potenziale situazione di pericolo e che alla lunga avrebbe anche influito negativamente sulla spontaneità espressiva di Clarissa (che non è una modella professionista); alla fine ho quindi valutato che la scelta migliore era sfruttare al massimo la luce disponibile e rendere il servizio il più fluido e spontaneo possibile.
![]() |
Sabrina, 2025 - Ugo Baldassarre |
#2 Sabrina
Sabrina non aveva mai posato per un fotografo per cui, contrariamente al caso precedente, dovevo lasciare meno cose possibili all’improvvisazione per concentrarmi al massimo sulla gestione del soggetto che, in questo caso, necessitava di essere guidato maggiormente. Contrariamente a quanto fatto nel servizio precedente dove parte della sfida era stata proprio gestire la location ignota, ho scelto un “campo di gioco” con caratteristiche a me note, puntando quindi sulla comodità: quello che io definisco un “ring-box”, ossia uno spazio circoscritto che, permetta, in ogni caso, di trovare una luce comoda indipendentemente dalla posizione del sole. Il cortile del castello di Montecchio Emilia (luogo logisticamente comodo anche per la ragazza) è uno spazio delimitato su più lati da alberi e siepi e anche dalle mura e offre quindi un’ottima soluzione di questo tipo oltre ad una certa varietà di sfondi. E’ stata una scelta “facile”, basata sulla necessità di andare a colpo sicuro senza esporsi ad inutili rischi. La parete di paglia che delimitava un chiosco-bar estivo (chiuso) e la parete rossa dello stesso sono stati dei graditi plus ed hanno fornite due ottimi spunti per ambientare.
![]() |
Sabrina, 2025 - Ugo Baldassarre |
![]() |
Sabrina, 2025 - Ugo Baldassarre |
Le insidie maggiori in questo tipo di situazioni sono la mutabilità della luce, la necessità di fare attenzione costantemente a zone troppo bruciate e sovraesposte nello sfondo o sul soggetto (improvvise aperture tra le fronde, nuvole che si aprono troppo, spostamenti significativi del soggetto e mille altri fattori ), riflessi indesiderati e viraggi di colore indesiderati dovuti a riflessi della luce su elementi circostanti.
![]() |
Sabrina, 2025 - Ugo Baldassarre |
A conti fatti la scelta di scattare in location esterna può essere una buona soluzione a patto di conoscerne bene le caratteristiche ed avere ben chiaro cosa si vuole ottenere altrimenti invece di semplificarsi la vita si rischia di complicarsela.
Modelle: Clarissa del Piano & Sabrina Ghillani
Vuoi prenotare un servizio fotografico realizzato da me? Contattami senza impegno per tutte le informazioni: info@ugobaldassarre.com
Nessun commento:
Posta un commento
Si prega di lasciare commenti riguardanti gli argomenti pubblicati. Mi riservo la facoltà di eliminare messaggi indesiderati.