// Shinobi Art of Vengeance



Erano anni che un videogame non mi appassionava, “intrippava”, coinvolgeva (continuate pure l’elenco a vostra discrezione, il senso è chiaro credo…) e non poteva essere diversamente, trattandosi di un nuovo lavoro di quei ragazzacci di Lizard Cube (gli stessi del superlativo Street of Rage 4) stavolta alle prese con un altro grandissimo classico del passato, sempre di mamma Sega.






Shinobi fu uno dei primi coin-op in cui spesi le mie prime fortune in gettoni: ai tempi, le conversioni per home computer (C64, Amiga…) per quanto potessero essere fedeli graficamente mancavano della capacità di riprodurre esattamente il feeling della sala gioco (o del bar) per il semplice fatto che tutte le azioni erano da eseguire con un unico tasto di fuoco (beata ignoranza di chi non ho vissuto quei drammi! Solo con le console 16 bit si iniziò a vedere una interfaccia comandi più articolata fino all’arrivo dello SNES con i suoi 6 tasti!!). 

L'originale Shinobi - arcade


Revenge of Shinobi - Megadrive

Revenge of Shinobi sul mitico Megadrive fu un altro caposaldo della serie e mostrava già una serie di meccaniche molto più avanzate rispetto al solo saltare e lanciare kunai del primo capitolo; il presente Shinobi: Art of Vengenace, grazie alla potenza e alla ricchezza di comandi delle nuove console, ne riprende lo spirito elevandolo all’ennesima potenza tramite una realizzazione tecnica da urlo e una varietà di comandi impressionante.
La versione che ho acquistato, tra le varie opzioni a mia disposizione, è stata quella per XBOX One S (immortale console… continua a stupirmi in continuazione!) perché, fondamentalmente, era quella con il pad migliore e la grafica migliore cui potessi ambire (la versione Switch pare rallenti un po' più spesso e anche i joycon/pad non sono proprio i miei preferiti).
I migliori 30€ (scarsi, era in offerta nella versione deluxe) spesi di recente! 

 




Tecnicamente Shinobi AOV è una festa per gli occhi e per le orecchie! La colonna sonora è fantastica, firmata in parte da un “certo” Yuzo Koshiro (se questo nome non vi dice nulla, farò finta di nulla, in caso contrario siete membri onorari del Sega-club) e gli effetti sonori sono davvero validi, anche sul ridicolo audio integrato della mia TV (1080p, sigh) il che lascia ampi margini di goduria con un impianto o diffusori decenti; graficamente è un delirio di colori, effetti speciali, esplosioni e animazioni che sembrano uscite direttamente da un moderno anime, il tutto realizzato con uno stile grafico eccezionale (se avete visto Street of Rage 4 sapete cosa intendo)! Tutto è interamente disegnato a mano per un risultato artistico di prim’ordine che a tratti potrei definire un vero e proprio capolavoro.
Sebbene la meccanica sia quella solida, rodata e inimitabile degli action/platform a scorrimento, Shinobi AOV ha una fortissima componente esplorativa che si unisce ad una meccanica di combattimento sbalorditiva per numero di mosse, strategie e combinazioni possibili di attacchi speciali e potenziamenti vari (che si sbloccano man mano). 







Il fattore longevità è assicurato dalla possibilità di esplorare più e più volte zone già viste grazie a nuove capacità che permettono di raggiungere aree prima irraggiungibili per scovare nuovi bonus e migliorare le proprie percentuali di completamento degli – immensi – livelli di gioco.
La difficoltà a livello “shinobi” (quello standard) è mediamente impegnativa ma mai frustrante, anche perché il sistema di salvataggio è semplicemente perfetto: checkpoint nei punti giusti, continue infiniti e possibilità di spostarsi avanti e indietro nei punti già sbloccati senza dover, ad esempio, dover riaffrontare un boss di fine livello. Facendo mente locale e ripensando a quanti giochi in passato abbia abbandonato perchè funestati da un sistema di progressione talmente punitivo da renderli ostili, non posso che eleggere Shinobi a modello di perfezione da imitare per il futuro. 

 


Non sono un giocatore né particolarmente paziente né tantomeno abile: il fatto che, nonostante le difficoltà di alcuni passaggi non abbia mai abbandonato la speranza è indicativo in tal senso. Il gioco sembra continuare a suggerirti “prova ancora, vedrai che al prossimo tentativo ce la fai” ed era, davvero, una vita che non mi appassionavo e divertivo tanto a salvare il mondo dal nemico di turno.
Shinobi AOV è un gioco epico, un tributo eccezionale ad un personaggio che ha fatto la storia dei videogames e una festa per gli occhi e per il (mio) cuore di vecchio giocatore anni 90. Da avere e giocare assolutamente, anche se avete perso la fiamma di un tempo: qui la ritroverete! Monumentale.

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