// Paradise Lost - Ascension

Scrivere nel 2025 del nuovo album dei Paradise Lost come di un serio candidato a disco dell’anno è quantomeno “strano”. Il gruppo ghotic per eccellenza è entrato nella mia vita (e nel mio walkman) più di 30 anni fa e da allora non mi hanno mai abbandonato.  

 


 


Nonostante la svolta musicale verso lidi elettronici e sperimentali (a me non particolarmente graditi), una volta ritrovato il nuovo equilibrio compositivo, i nostri non hanno sbagliano un’uscita da almeno 4 album ma a questo giro, si sono davvero superati e non è certo cosa da poco per un gruppo così longevo e con una discografia così estesa.

Accennavo prima al fatto che non sono grande fan del periodo sperimentale-elettronico ma questo non toglie che non ne apprezzi il coraggio e quanto ne sia derivato. Probabilmente l’argomento meriterebbe un approfondimento in separata sede ma – lo accenno solamente – con gli anni e la maturità artistica maturata sul campo, ho cmpreso più che bene che la creatività non può e non dove essere schiava delle aspettative del proprio pubblico perché l’evoluzione dello stile è qualcosa di inevitabile esattamente come lo è la nostra evoluzione come individui. Le cose più interessanti, infatti, avvengono quando tutte queste esperienze si mescolano assieme, creando un nuovo percorso come avvenuto con i qui presenti Paradise Lost ( o anche gli ...And Oceans freschi anche loro di un “discone” clamoroso). 

 

Paradise Lost -  2025*
 

 

Quello che distingue principalmente Ascension dai precedenti e pur ottimi capitoli e la sua capacità di farsi ascoltare in loop. L’alternanza di atmosfere, di ritmiche, di vocals crea una ragnatela che ti intrappola e ti costringe a non limitarti ad un ascolto casuale e singolo. Ascension è un viaggio unico , un giro di giostra da cui vorresti non scendere per un bel pezzo..
I nostri non hanno bisogno di lodi o vezzeggiamenti per quanto riguarda tecnica e produzione; il cantato di Holmes, in studio, funziona alla grande (e non son più ragazzini eh!), Greg macina riff su riff e la sua ispirazione sembra infinita e il tutto si completa nel migliore dei modi grazie ad un artwork davvero bellissimo e curato.

Ascension dei Paradise Lost, nell’anno domini 2025, sale in cattedra e mette in riga, rigorosamente alle proprie spalle praticamente quasi tutto quello che il 2025 ha regalato fin ora, candidandosi ad essere uno dei (se non proprio IL) top album di fine anno.
E a conti fatti il fattore nostalgia conta relativamente: Ascension è un disco con i controattributi senza se e senza ma. 

 

Formazione 2025*: 

Nick Holmes (voce)
Greg Mackintosh (chitarra solista/tastiere)
Aaron Aedy (chitarra ritmica)
Steve Edmondson (basso)
Jeff Singer (batteria) 

*
ho controllato più volte, anche sul disco la formazione è quella riportata però molte foto ufficiali mostrano solo 4 membri. 

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