// La mia street con il 12mm Zuiko

Da quando, diversi anni fa, ho iniziato a praticare street photography (nell'accezione più libera del termine) con costanza anche la mia visione fotografica è cambiata imparando ad apprezzare sempre più le focali medio-corte a discapito delle più facili medio-tele. Isolare un singolo soggetto o un singolo istante è sicuramente, dal punto di vista visivo, un racconto più d'impatto ma allo stesso tempo risulta più semplice e limitante. Imparare ad usare angoli di campo più larghi mi ha permesso di ampliare i confini dei miei racconti ed ha aumentato la sfida, il divertimento e la soddisfazione finale. 



Imparare a vedere attraverso una inquadratura più larga di quella del mio campo visivo non è stato semplice e ho avuto bisogno parecchia di disciplina, osservazione ed allenamento sul campo, soprattutto nel fotografare l'imprevedibilità della strada. Ma è proprio questa capacità di inserire di più nell'inquadratura che mi permette di creare delle connessioni, delle relazioni altrimenti invisibili tra soggetti ed elementi che ad un primo sguardo non sembravano correlati tra loro. 


 





Ho iniziato a fare pratica con lo MZuiko Digital 17mm f/1,8 ossia la focale equivalente al 35mm classico nel mondo Micro4/3. Ho passato molti mesi scattando solo con questa focale fino al momento in cui non vedevo già l'inquadratura nella mia mente prima ancora di sollevare l'apparecchio e guardare nel mirino (o display). Nel momento in cui ho raggiunto una perfetta consapevolezza di uso di questa inquadratura e che ho trovato soprattutto il mio modo e stile di relazionarmi con soggetti e spazi ho deciso di allargare ancora il campo visivo ed essere costretto a guardare, ancora una volta, in maniera diversa. 






Avevo già avuto modo di utilizzare lo MZuiko Digital ED 12mm f/2.0 durante un viaggio-progetto di un paio di anni fa e avevo trovato l'utilizzo di tale focale davvero illuminante. L'occasione giusta si è presentata qualche settimana fa quando ho trovato un esemplare davvero perfetto e l'ho fatto mio e devo ammettere che montato sulla mia OM-5 è davvero uno spettacolo.
Ma che vantaggi ho nell'usare questo 12mm invece che, ad esempio, il 12-40 f/2,8 tenuto a 12mm? La differenza, come spesso accade e mi tocca ripetere, non è nel file ma nell'approccio al fotografare. Innanzi tutto c'è la stessa differenza d'uso che intercorre tra qualsiasi zoom e un fisso: il primo mi impigrisce, il secondo stimola la curiosità. Con un 24mm (equivalente) non ho molte scuse: se voglio avvicinarmi alla scena, se voglio entrare maggiormente in relazione con i soggetti, se voglio dare il giusto spazio e peso ad ogni elemento della scena devo muovermi, devo essere più attento nella composizione. L'uso pratico del 12mm f/2 non è diverso da quello che faccio normalmente con il mio smartphone: sollevo la fotocamera , inquadro e scatto.  

Il campo inquadrato così largo mi aiuta a compensare qualche piccolo errore di inquadratura lasciando margine di manovra con la taglierina e il raddrizzamento: trovo infatti che il 12mm Zuiko, soprattutto se unito ad un corpo macchina di piccole-medie dimensioni, crei una combo point-&-shoot incredibilmente versatile, di alta qualità e allo stesso tempo divertente da usare poiché il suo aspetto così “innocuo” mi permette di rivolgerlo verso chiunque senza particolari timori. 




L'altro aspetto che non mi ha lasciato scampo è stato quello costruttivo: il piccolo Zuiko 12mm infatti sembra arrivare direttamente dagli anni 70, con la sua costruzione completamente in metallo e le bellissimo finiture: se dovessi usare una sola parola questa sarebbe sexy. E quando uno strumento è anche bello oltre che utile si lascia usare molto, ma molto più volentieri. 


La mia OM-5 con lo Zuiko 12mm nero 

 

Lo stop di luminosità in più che il 12mm vanta rispetto all'eccellente zoom MZuiko  12-40 2,8 Pro è sì importante in alcuni ambiti ma non lo considero vitale in senso assoluto, pertanto non ridurrei la scelta alla semplice necessità di luce in più. E' tutta l'esperienza di scatto che si innesca quando utilizzo questa configurazione, OM-5 e 12mm (nel mio caso), che ne beneficia e che mi spinge ad uscire, cercare e girare nuove situazioni: è divertimento puro che difficilmente ho percepito altrove. 






A prezzo pieno di listino il 12mm f/2.0 ha un prezzo che potrebbe scoraggiare; vi invito tuttavia a considerare che spesso è attivo su tal prodotto un generoso cashback e che c'è comunque la possibilità di recuperarne esemplari perfetti nel mercato dell'usato (come nel mio caso) a circa il 50% del prezzo di partenza: le versioni grigie sono molto più frequenti (e spesso più economiche) ma non è impossibile trovare, come nel mio caso, un esemplare perfetto anche di colorazione nera. 
Questa differenza di disponibilità è dovuta al fatto che la variante “black” fu commercializzata successivamente al modello grigio che quindi fu, per molti mesi, l'unica opzione disponibile sul mercato. 







ATTREZZATURA


OM SYSTEM OM-5 + MZuiko Digital ED 12mm f/2.0





Ringrazio OFFICINA FOTOGRAFICA - MODENA

per avermi procurato il bellissimo esemplare di 12mm nero usato
ormai saldamente in mio possesso.


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