// L'ultimo scatto dell'anno

Era un pò che non facevo una semplice passeggiata con la macchina fotografica. Ho sempre con me lo smartphone e non disdegno assolutamente le possibilità che lo strumento offre ma mi riferisco proprio ad una uscita con la mia tracolla e l'intenzione di fare qualche fotografia "street". 


Uscire con un apparecchio fotografico è più impegnativo che usare lo smartphone, proprio a livello di testa: ti scatta quel meccanismo che ti porta a pensare di dover tornare a casa con un risultato pena il non essere stato capace o l'aver solo perso tempo. 


La scusa per mettere macchina e lenti in borsa per un'ultima passeggiata fotografica dell'anno me l'ha data un insperato raggio di sole (contro le previsioni che davano l'ennesima giornata di grigiume padano) e la voglia ormai quasi incontenibile di provare la mia nuova OM-5. 

Come sempre accade per le mie uscite,il bottino è stato parco, oserei dire irrisorio per quantità di foto effettuate.
C'era parecchio movimento in città per via dell'ultima corsa agli acquisti per il cenone; l'arteria principale che attraversa Parma era a tratti in tilt ma nulla accendeva il mio interesse.
Ho fatto il mio solito percorso fino in piazza con l'intenzione di andare a visitare la mostra di Ghirri ma sono arrivato molto presto rispetto all'apertura e così ho continuato a gironzolare fino ad allontanarmi troppo dalla meta e ho deciso di cambiare programma. Nulla di interessante ancora. 
Ho evitato anche di portare con me il mio IPod per restare vigile e concentrato alla ricerca di qualche momento interessante ma per gran parte del giro effettuato la mia fotocamera è rimasta a riposo. 

Anche se potrebbe sembrare un controsenso questa mancanza di azione è una condizione che non mi dispiace affatto; uscire per fare foto di strada e non aver ancora avuto l'occasione di prendere in mano la fotocamera potrebbe mettere disagio o in sconforto qualcuno ma per me è una sorta di indice che "sto facendo bene". Fotografare a caso, lasciarsi trasportare dall'impeto e non dalla cognizione è il peggior modo che conosca per fare fotografia. 
E poi ormai lo so, l'ho capito. In genere, l'occasione arriva, rapida, spesso fulminea: ti giochi tutto in una frazione di secondi. Soggetto, momento, luce, composizione: tutto va gestito in un piccolissimo lasso di tempo ed in quel momento che riesci a dare senso a tutti i passi fatti, a quell'attenzione e concentrazione dedicata a quella passeggiata.  


Parma - 2022


Accade quasi sempre ed è per questo che non bisogna mai abbassare la guardia. 
In un attimo il senso della giornata ha preso vita in un unico click: la luce insperata di quella mattina, la ricerca dell'eleganza il senso di frenesia e dello shopping dell'ultimo giorno dell'anno. Tutto era li, perfettamente allineato per me, e solo per me. 


E così, questa è la storia di coma la mia mattinata fotografica è stata un successo. Buon 2023 a tutti.









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