Quale è o deve essere la miglior caratteristica di una macchina fotografica?
Difficile dirlo, eppure è questo il punto cruciale su cui si gioca il rapporto amore-odio con il nostro mezzo fotografico preferito.
La qualità di immagine? Le dimensioni? Gli ISO? Il prezzo? La qualità dei video? La velocità? Il sensore? La gamma dinamica? Indubbiamente sono tutti elementi di importanza elevata se non vitale in alcuni casi, ma nessuno di questi può essere considerato "definitivo".
Ovviamente sto parlando di macchina fotografica come di quell' oggetto che ci permette di realizzare la nostra visione del mondo e delle cose, non dell'oggetto strumento di lavoro. Lo strumento di lavoro deve essere idoneo alla missione da svolgere e può prescindere certi parametri che altrimenti consideremmo fondamentali. Non mi verrebbe mai in mente di fare delle foto ad un matrimonio con un iphone ma allo stesso tempo non andrei a fare street photography con la A900. Nel primo caso non posso fare a meno di un mezzo professionale che mi garantisce certi risultati, nel secondo caso invece devo sentire il mio "io fotografico e assecondarlo".
Quindi stiamo parlando della caratteristica fondamentale che vi fa dire "questa è la mia macchina fotografica preferita" tra tutte quelle che possedete.
La caratteristica fondamentale, è quindi secondo me, quella intrinseca forza in un mezzo fotografico che vi spinge a prenderlo ed usarlo, ad uscire, a far foto. E' quella forza che vi fa prendere la borsa e andar a fare due passi macchina al collo, che vi fa alzare le chiappe dalla chat e dal forum di fotografia e vi fa ricordare che la fotografia va esercitata, che la fotografia è "visione" non commento.
Questa particolare "spinta", senza girarci troppo intorno, non la possiedeono tutte le macchine fotografiche e questo indipendentemente dalla loro qualità. Attualmente, le due macchine fotografiche adoro utilizzare maggiormente sono la Sony A58 e ancor di più la nuovissima G6. La A77 è molto versatile ma non raggiunge la comodità di queste due, mentre la A900 è il classico strumento di lavoro e basta per quando si cerca qualità senza compromesso (e badate bene, non è certo un difetto).
Tra le due, la G6 è nettamente la preferite. Non è una questione di essere l'ultimo giocattolo arrivato. E' proprio il feeling. Lo stesso feeling che avevo tempo fa con la EP-2 Olympus. Piccola, veloce, scattante, flessibile. E' un vero piacere da usare e ha tutto quello che serve ad iniziare da uno splendido sensore e una alta efficenza operativa.
Oggettivamente le mirrorless hanno una marcia in più da questo punto di vista e le m4/3, due... tra tutte quelle provate, devo ammettere, che sono le più versatili e di qualità. Sono proprio contento di essermi reintrodotto in questo universo, ne sentivo la mancanza. Con la Samsung non è mai scattato il feeling (no mirino-no feeling) però era piacevole da usare. Poco da fare, la G6 con una bella ottica normale fissa è una compagna di foto insostituibile.
Indovinate un pò adesso che faccio? ;)
Ottimo post...difatti non esiste la macchina perfetta per tutte le occasioni. anche se il sistema m43 si sta avvicinando a diventare un sistema completo a 360° anche per l'uso professionale....vediamo se indovino???...prendi il Sigma 30mm f2.8...:D
RispondiEliminapenso che lo prenderò davvero. è una focale comoda, non costa molto e secondo me fa buona coppia con la G6.
RispondiEliminaCiao Ugo e auguri di un felice nuovo anno. Siamo perfettamente sintonizzati quando parli di feeling che bisogna avere con il proprio strumento. Posseggo diverse tipologie di macchine e mi piace usarle secondo le esigenze del momento ma a volte per mio utilizzo personale anche secondo il mio umore. Spesso ho con me la macchina o la lente "sbagliata" ma in questi casi ho imparato a fare di necessità virtù. Mi adatto insomma! La mia migliore macchina o la mia preferita? Bè...quella che ho con me in quel momento dunque....
RispondiEliminafelice di rileggerti Paolo e buon anno anche a te!
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