// The Sleeping Priest

Il Natale sta arrivando a grandi passi e con lui un notevole intasamento tra cose da fare e altre da fare ancora.

Se in questo ultimo periodo mi avete visto meno attivo del solito è perchè sto dedicando molto del poco tempo libero, soprattutto mattutino, a completare, perfezionare, limare alcune consegne in scadenza e mettere in cantiere molte richieste di lavorazioni per regali di Natale (e considerando le scadenze dei laboratori per la consegna garantita, il tempo non è mai abbastanza).

Comunque, giusto per tenerci aggiornati possiamo aggiungere un ulteriore tassello ai "servizi strambi" 2013 visto che anche il battesimo di domenica scorsa ha riservato qualche simpatico momento (per fortuna che la prendiamo sempre sul ridere).


Appuntamento alle 15,30 a casa di Mattia per poi andare verso la chiesa e proseguire, a cerimonia ultimata, verso la sala per il piccolo rinfresco.
Già dalla sera precedente, quando con la fida Elisa eravamo andati a svolgere un sopralluogo, il parroco non ci aveva proprio, come dire, impressionati ma d'altronde eravamo piombati là sotto la pioggia, senza preavviso in tardo pomeriggio... ci poteva anche stare! Un pò scocciato, un pò stralunato ci ha fatto vedere la chiesa (lui ci ha acceso le luci e se n'è andato) e poi ci ha salutato con un cenno.

Le prime problematiche sono sorte subito. Chiesa buia come una caverna e fonte battesimale in una nicchia all'ingresso: un mezzo incubo. La luce naturale non sarebbe mai bastata, e purtroppo neanche i faretti sarebbero stati di aiuto (visto il posizionamento scomodissimo della fonte):  la decisione, quindi, ricade sul flash a slitta (sempre sia lodato).
Apro una parentesi su coloro che si ostinano a scrivere e postare in giro di quanto faccia schifo loro il flash e che loro fotografano sempre e solo in luce naturale: mi piacerebbe vederli all'opera in una situazione del genere con i lori millemila ISO. (chiusa parentesi).

Arriva domenica e noi, belli come il sole (vabbè, dai facciamo finta di si) ci presentiamo puntualissimi all'appuntamento. Il nostro piccolo Mattia è nel pieno di una crisi di pianto e, sinceramente, c'è da capirlo, poverino, tutto in ghingheri per il grande giorno: camicia, maglioncino, pantaloni invece della solita comodissima tutina. Qualche foto di rito durante la preparazione, con gli zii e i nonni che sopraggiungono di li a poco e si esce direzione chiesa: la domanda sul volto di tutti era lampante "si sarà ricordato, il prete, del battesimo?".

La risposta l'avremo trovata pochissimi minuti dopo, quando arrivando dinanzi una chiesa chiusa e nessuno ad accolgierci nè a rispondere al citofono della canonica, abbiamo iniziato a temere il peggio: per fortuna, non pioveva come il giorno prima (almeno quello!!).
Suona e suona alla fine qualcuno apre (siamo già a mezz'ora dopo l'orario previsto, con la luce naturale che si va a far benedire per il dopo cerimonia): il prete sta dormendo, questo l'annuncio!! Tra le mezze risate e un minimo di nervosismo si apre il portone e il parroco compare "un pò" stralunato (tipo su che pianeta siamo?) e come se fosse stato svegliato da una scarica elettrica in piena notte.... in due parole, stava ancora dormendo in piedi (non lascia dubbi la sua capigliatura, neanche).
Accoglie genitori e madrine (sì, due madrine) e fa accomodare tutti dentro e qui, signori, l'apocalisse. :)

Avete presente quando alle interrogazioni il professore vi beccava assolutamente impreparati su qualcosa e voi, pur di non fare scena muta, iniziavate un "gira-e-rigira" sempre dello stesso concetto? ecco, immaginate la cosa applicata in questa situazione.
"Siamo qui perchè questo bambino di nome xxxxx, sarà chiamato dal signore xxxx, perchè è giusto avere un nome... senza un nome non ci possiamo chiamare... anche Gesù aveva un nome...perchè altrimenti non lo si poteva chiamare... " insomma una atrocità del genere. Io per fortuna mi ero trovato una posizione tattica da cui poter riprendere quello che mi interessava senza tradirmi con sorrisetti e smorfie che mi venivano automatiche, mentre gli astanti non erano così fortunati e dovevano mantenere un tono di austera serietà.

Le riprese alla fonte battesimale sono andate bene, grazie al fido flash (fondamentale) e di lì in poi tutto è andato liscio come l' olio con un ottimo rinfresco presso un bellissimo locale per ricevimenti. 


Dopo le fedi invertite, il parroco che si dimentica le firme, quello che quasi caccia il fotografo e quell'altro che quasi faceva piangere la sposa per una predica un pò troppo "forte", un altro tassello lo abbiamo aggiunto a questo 2013 ormai in conclusione. :)




Ah, si, quasi dimenticavo. tutto lo shooting principale è stato realizzato con la A900 e il 28-70 2,8 che si è comportato egregiamente, regalando una grande qualità.

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