Se per un pò tutti, amatori in primis, il grande nemico da sconfiggere e debellare è il rumore digitale, sabato scorso ho avuto la conferma di quanto invece sia il rumore vero e proprio un limite ormai da superare per tutti i produttori di fotocamere.
Le attuali reflex professionali raggiungono raffiche da 10-12 fotogrammi al secondo.
Ma questa velocità serve sempre?
Durante la celebrazione della messa del matrimonio di Valentina e Salvatore si è verificato uno spiacevole siparietto tra il prete e "il fotografo ufficiale" perchè, a detta del primo era troppo molesto con i suoi click. Tralasciando l'antipatico avvenimento (personalmente credo che un rimprovero non vada mai fatto pubblicamente sia per rispetto di chi sta svolgendo un lavoro, sia per gli sposi) la questione effettivamente ha un suo fondamento.
Le reflex tradizionali fanno rumore, soprattutto lo specchio. Non ne parliamo se stiamo parlando di una macchina a formato pieno (specchio più grosso, maggior movimento, maggior rumore). In un luogo ove regna il silenzio più assoluto è effettivamente molto udibile, specie se vengono "sparate" delle scariche da 6-10 fotogrammi a mò di mitragliatore.
Il fatto che molti fotografi professionisti non abbiano ancora colto l'enorme vantaggio, da questo punto di vista, delle nuove tecnologie e mirino elettronico mi fa davvero sorridere. La mia Alfa 77, ad esempio, non ha alcun movimento meccanico interno (specchio fisso) e l'otturatore può essere utilizzato in parte anche elettronicamente per ridurre al minimo il rumore. Il risultato è che è quasi inudibile. La A900, al contrario, di costruzione classica è molto più chiassosa.
Non vedo l'ora di poter prendere una bella A99 per unire qualità e silenziosità, o meglio ancora le prossime generazioni di Sony che escluderanno completamente lo specchio.
Tutto vero... Devo dire, però, che a me l'otturatore classico (e non parlo di quello ovattato della 5D mark III e compagnia) ha sempre restituito un piacere particolare. Poi si sa, utile non è.
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