In principio fu Canon. Il matrimonio sembrava fatto, anni di piacevole convivenza e investimenti fino al momento in cui mi resi conto che per realizzare il corredo ideale come qualità avrei probabilmente dovuto vendere qualche organo di vitale importanza, così ci fu la migrazione. Era il periodo in cui un fisso mi stava abbandonando, la 5D iniziava a mostrare qualche incertezza e la 1Ds (prima versione mi aveva già salutato da un pezzo). L'aggiornamento alla Mk2 era improponibile, così ci fu il passaggio ad altro marchio.
Il matrimonio fu felicissimo, e perdura ancora a dire il vero, fino a quando esigenze amatoriali avanzate non iniziarono a sovrapporsi con i primi passi nel mondo della fotografia professionale. Mai e poi mai rinnegherò la qualità di Olympus e delle ottiche Zuiko, ma come spesso accade l'amore più grande può trasformarsi nell'odio più profondo, causa tradimento.
Stavo addirittura pianificando l'investimento in ottiche top pro quando una vocina nel cervello mi ha iniziato a dire "attento, qua non si vede una ottica nuova da anni" "attento, qua non ci sono annunci di nuove reflex da mesi..." e difatti, per fortuna, ho desistito.
Tante volte ho detto, e ancora forse dirò, che non è accettabile far durare un sistema 10 anni, SOLO 10 anni. La E1, la prima professionale di Olympus non viene più neanche riparata (costava oltre 3000 euro!!! ) e penso che la E-3, la mia amata E-3, farà presto la stessa fine, visto che già la E-5 è fuori produzione.
Comprendo la voglia di sfruttare il filone d'oro ormai ben avviato del mercato micro4/3, ma almeno per rispetto e per non perdere la faccia, non puoi abbandonare i tuoi utenti di sempre.
E quindi, prima che barca affondi e che le pur buone ottiche in mio possesso valgano come una colazione al bar, c'è stata l'ennesima migrazione.
La voglia di passare a Nikon c'è stata, devo ammetterlo, ma vuoi per antipatia innata verso il marchio, vuoi per una ergonomia che non mi ha mai convinto su nessun modello e per dei menù che trovo illogici e, non per ultimo, una nausea da mass-market, mi sono rivolto, ancora, altrove.
La scelta non era ampia: Pentax o Sony. Entrambe con stabilizzatore ottico sul sensore (fondamentale, per quanto mi riguarda) e di ottima qualità.
Vuoi per l'aver trovato l'occasione della A77 usata, vuoi per la presenza di una gamma che arriva fino al full frame, vuoi perchè il mirino digitale mi ha affascinato da subito, la scelta è stata Sony (in fondo quasi tutti i sensori in commercio sono fatti da Sony... direi che non cado male).
Benissimo. E adesso?
Per un primo periodo ho provato a far convivere i due sistemi, ma un 4/3 e un 2/3 non è che vadano proprio a braccetto.
Recentemente ho affiancato, come sapete, la A900 al corredo Sony , rendendo di fatto Olympus la scelta secondaria e Sony primaria.
Ora però servono le lenti. Va bene avere le macchine, ma qua c'è da iniziare pian pianino a rifarsi tutto da capo.
Devo dire che la scelta Sony sta portando piacevoli sorprese anche su questo fronte. Ho scoperto le ottiche Minolta, tutte ormai fuori produzione, e devo ammettere di aver capito perchè, negli scorsi anni, tante volte ho sentito persone esaltare questo marchio e aspettare come la manna dal cielo la A900: ottiche di 15-20 anni fa che fanno PAURA!!! e si trovano a prezzi più che abbordabili. La costruzione poi è a prova di bomba, come le facevano una volta e non come quelle plasticherie moderne che vendono a cifre folli.
Quindi si aspetta finalmente il lungo di qualità e direi che ci siamo soffermato con una certa attenzione morbosa sul Minolta APO 80-200 2,8 G HS, mentre attendiamo l'arrivo di due pacchetti contenenti un onesto Minolta 50mm 1,7 e un altrettanto onesto Minolta 24-105 D.
Storia parallela alla mia, quella di Robin Wong, famoso blogger-fotografo della Malesia, nato con Olympus di cui è diventato portabandiera e recentemente passato a Sony, gradualmente. proprio di questi giorni l'acquisto di una nuova reflex. Le motivazioni? indovinate un pò ;) Anche lui al bivio se restare in casa Olympus cambiando sistema (con esborso non indifferente) o cambiar marchio e farsi un corredo buono contando anche su un ottimo parco usato.
la morale della favola, cari produttori, è che non è solo la qualità a fare la differenza verso il consumatore, ma anche l'attenzione ai dettagli, alla continuità dell'attrezzatura e la salvaguardia degli investimenti che i vostri clienti hanno fatto nei vostri confronti.
Così come non trovo giusto che un utente canon ogni volta che debba cambiare corpo macchina della stessa categoria del precedente debba spendere 1000€ in più, allo stesso modo non trovo corretto chiudere una linea di prodotti su cui si era puntato tutto.
E sarà la stessa fine che farà il sistema 1 di Nikon e la serie M di Canon. Garantito.
p.s. per questo fine settimana vedremo un pò come se la cavano le due "nuove" lenti.
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