Io sono sempre stato convinto, e lo sono ancora, che quando qualcuno si pone l'obiettivo di insegnare qualcosa agli altri, più che il risultato stesso, deve perseguire il fine di trasmettere un forte interesse e curiosità verso il determinato argomento.
La fotografia è qualcosa che si può insegnare e spiegare solo in parte, a mio parere, perchè la componente umana (e quindi soggettiva) è un fattore estremamente dominante.
Aspettarsi che un corso insegni, per filo e per segno, ogni più piccolo trucco o formula per risolvere questo o quell'altro problema pratico è una aspettativa che non dovrebbe crearsi in nessun ambito.
L'insegnamento non deve essere fine a se stesso, ma una rampa di lancio verso l'esplorazione e l'approfondimento personale di argomenti verso cui nutriamo già una forte curiosità.
Certo, le basi ci vogliono... le basi, le famose basi. Ma anche le basi, senza la dovuta pratica sul campo a cosa possono servire?
Stipare dei concetti, anche semplici, nella propria testa e non provare a metterli in pratica, sistematicamente, adattandoli alle proprie esigenze, è inutile.
Al termine di ogni sessione quasi il 100% del gruppo ha espresso la concreta volontà di proseguire il cammino, e questo mi ha procurato qualche grattacapo inizialmente.
"Che cosa posso spiegare o insegnare oltre i concetti fondamentali della fotografia?". Ogni giorno sperimento ed imparo cose nuove io stesso, come posso trasmettere questa empiricità in un corso?
Certo, c'è sempre l'argomento illuminazione, ma è argomenti un pò troppo limitato per tenere in piedi, da solo, un vero e proprio corso avanzato. E così mi ero arenato, tra il timore di aver esaurito le cartucce sugli argomenti da poter trattare senza sembrare un copia e incolla da qualche manuale, e il timore di non riuscire trasmettere più quell'entusiasmo e quella voglia di sperimentare che il corso base mi aveva permesso di fare.
Certo, c'è sempre l'argomento illuminazione, ma è argomenti un pò troppo limitato per tenere in piedi, da solo, un vero e proprio corso avanzato. E così mi ero arenato, tra il timore di aver esaurito le cartucce sugli argomenti da poter trattare senza sembrare un copia e incolla da qualche manuale, e il timore di non riuscire trasmettere più quell'entusiasmo e quella voglia di sperimentare che il corso base mi aveva permesso di fare.
E' stato in questo periodo di riflessioni su cosa e come che ho preso la decisione finale.
Partendo dalla considerazione fondamentale che chi mi sta a sentire o mi segue tramite blog/facebook è affascinato dal mio modo di vedere e fotografare e che quindi. partecipando alle mie lezioni, vorrebbe raggiungere almeno lo stesso livello (e badate, dico questo con la massima onestà e senza alcuna forma di esaltazione personale o vanagloria), ho capito che sulla cattedra devo mettere più me stesso, che quello che so.
Partendo dalla considerazione fondamentale che chi mi sta a sentire o mi segue tramite blog/facebook è affascinato dal mio modo di vedere e fotografare e che quindi. partecipando alle mie lezioni, vorrebbe raggiungere almeno lo stesso livello (e badate, dico questo con la massima onestà e senza alcuna forma di esaltazione personale o vanagloria), ho capito che sulla cattedra devo mettere più me stesso, che quello che so.
A volte mi stupisco, sentendo clienti o persone che hanno avuto modo di partecipare ad altri corsi di fotografia come questi non abbiano la più pallida idea di chi fosse o cosa facesse il loro docente, del tipo di foto che realizzava e soprattutto se di loro gradimento. Una ragazza mi ha detto "non ho mai visto una sua foto".
Ma allora, mi domando, che curiosità può trasmettere una persona del genere? I manuali di fotografia si trovano in libreria, su youtube, ovunque. Io credo che chi paghi e venga a sentire quello che voglio dire, per diverse settimane consecutive, alla sera (magari dopo il lavoro anche), sia motivato dal voler raggiungere almeno il livello del docente (che è sotto gli occhi di tutti, nel mio caso e non entro nel merito se possa o meno piacere).
Io non andrei a sentire e tantomeno pagherei una persona di cui non trovassi interessante la produzione fotografica.
Io non andrei a sentire e tantomeno pagherei una persona di cui non trovassi interessante la produzione fotografica.
Partendo da questo ragionamento, quindi, ho deciso di impostare il corso "avanzato" o meglio "intermedio" (e non ce ne saranno ulteriori dopo di questo come livello, almeno da parte mia) così come ho affrontato io il mio cammino fotografico.
Dopo le basi, e la prima sperimentazione, l'avvicinamento ad una fotografia più didascalica e matura, che partendo dall'analisi dell'immagine mi permette di capire cosa si celi, o presumo si celi, dietro quello che mi colpisce e che quindi vorrei riproporre nella mia visione. Ho passato e passo, continuamente, molto tempo sulle immagini altrui, famose e non famose, d'autore e non per coglierne gli elementi di mio interesse.
Dopo le basi, e la prima sperimentazione, l'avvicinamento ad una fotografia più didascalica e matura, che partendo dall'analisi dell'immagine mi permette di capire cosa si celi, o presumo si celi, dietro quello che mi colpisce e che quindi vorrei riproporre nella mia visione. Ho passato e passo, continuamente, molto tempo sulle immagini altrui, famose e non famose, d'autore e non per coglierne gli elementi di mio interesse.
Analisi, quindi, più che costruzione. De-strutturazione.
Se nel corso base ritengo sia giusto dare i "ferri del mestieri , ad un livello più avanzato credo sia più interessante vedere come poterli usare attraverso l'osservazione di quello che hanno saputo fare altri, interiorizzando l'esperienza e facendola nostra.
Ecco quindi che si parlerà di Analisi di una fotografia, linguaggio fotografico, figure retoriche della comunicazione per immagini. Non mancherà una sezione abbastanza ampia dedicata alla luce artificiale e i flash, unitamente a qualche tecnica avanzata legata a questo argomento, ma fondamentalmente si procederà a capire cosa ci piace di una foto e di conseguenza sapremo come proporre immagini con una struttura simile.
Vista la complessità e soprattutto la novità di questo corso, ho deciso di non pubblicizzarlo come ho sempre fatto, ma di mandare un invito ai ragazzi che maggiormente avevano dimostrato interesse nelle scorse edizioni, tra i quali alcuni in trepidante attesa da mesi. La risposta è stata molto, molto positiva.
Inizieremo domani sera, con questo "beta" test. In questi giorni ho terminato di mettere a posto un minimo di dispense per seguire gli argomenti.
Vi farò sapere, sarà un test importante anche per me, perchè dovrò metterci molto di me stesso in questo esperimento. Se il progetto sarà apprezzato lo riprorrò a partecipazione libera, come sempre.
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