// Viaggio a Matera - Aprile 2019

 PARTE 2

Ed eccoci arrivati alla ultima e conclusiva parte di questa avventura, come al solito scivolata via ad una velocità inversamente proporzionale all'attesa spasmodica che ne ha preceduto l'avvento.
Ma si sa, le cose belle passano in un attimo e almeno abbiamo questa certezza, di aver passato una bellissima esperienza.

Rainy day




Dopo aver "risolto" Matera, quindi, avendola vissuta in due giornate diverse e in condizioni completamente differenti (sia climatiche che "umane", dato l'alto tasso di turismo del secondo giorno) avevamo ancora una intera giornata da sfruttare. Il meteo, questa volta, non è stato tanto clemente, e difatti appena superata la pausa pranzo, ha aperto "i rubinetti". 



Conversano, Bari

La stanchezza dei due giorni precedenti andava tenuta in conto, per cui era già in programma di fare qualcosa di più rilassante. Colazione tranquilla al bar, presso il mitico Black & White di Altamura, e poi, senza fretta, direzione costa barese, verso Polignano a Mare.

La prima tappa della mattinata è stata a Conversano, un bellissimo centro storico nelle vicinanze di Bari. Nonostante qualche goccia di pioggia ci siamo aggirati senza grossi problemi tra i vicoli per giungere alla piazza del Castello e alla "villa" (villa, da quelle parti, significa giardino pubblico) con vista mare.






Conversano, Bari




Dato che il tempo, per quanto uggioso, non era proprio pessimo abbiamo deciso di giocarci la carta Polignano a Mare, confidando nel noto clima balneare, solitamente più clemente che nell'entroterra; sono bastati pochi km per capire che non saremmo stati graziati. Anzi. Appena approdati a Polignano e parcheggiato il nostro pulmino (neanche tanto comodamente rispetto al centro storico), ci siamo trovati sotto un vero e proprio diluvio. L'unica cosa sensata da fare era trovare un riparo per il pranzo e aspettare un miglioramento. Abbiamo così pranzato in un discreto locale (iper affollato) a base di pesce, ma di miglioramenti meteo neanche l'ombra per cui, dopo una rapida incursione sul ponte-belvedere che da sulla famosa spiaggietta incastonata nella scogliera, che per l'occasione era la foce di un torrente di acqua piovana, e tanta acqua presa, siamo passati al piano B: la visita alle grotte di Castellana.


Polignano a Mare. Con diluvio



Avevo tenuto questa opzione proprio come alternativa in caso di maltempo e devo dire che ce la siamo giocata bene. La visita alle grotte dura quasi due ore, per cui, in questo modo, siamo riuscito a occupare in maniera ottimale gran parte del tempo a nostra disposizione, prima di rientrare alla base.






 Pioveva, nulla da dire.... (foto di Lorenzo Poletto)



Le Grotte di Castellana sono uno spettacolo naturale incredibile, che andrebbe vissuto almeno una volta nella vita. Io, per fortuna, pur essendoci andato per la prima volta da adulto, ci sono già andato diverse volte, ma devo ammettere che è sempre emozionante. Sono previsti due giri, ma se ci andata, e non avete problemi di sorta a camminare, evitate il giro corto: il bello viene dopo!
In ogni caso basta la prima, spettacolare, caverna, la Grave, per rimanere senza fiato. Durante il tour era vietato fotografare, per motivi digestione del gruppo, più che di privacy del posto, ma grazie alla potente tecnologia della mia Olympus Em1-X sono riuscito a scattare a mano libera senza problemi e senza dovermi soffermare troppo, portando a casa queste spettacolari immagini.






Le nostre bravissime e preparatissime guide

Il ritorno al campo base, purtroppo, portava con se la consapevolezza dell'inizio della fine: la cena avrebbe sancito l'ultimo momento di viaggio, poi l'inesorabile rientro.
Per l'ultimo pasto ci siamo affidati a prodotti caseari locali (presi dal pastore che viene a domicilio la mattina della domenica) e un pò di mangerecci a base di pane e focacce, vino e olio nostrano (di nostra produzione).

E poi niente, purtroppo si è dovuto ritornare, riattraversando tutta l'Italia in una altra lunga notte di viaggio. 





Foto di Emiliano Zampella


A conclusione di questa avventura ci tengo a precisare che, quando si viaggia, si deve considerare il meteo come un compagno di viaggio. E' inutile intestardirsi a voler per forza seguire il programma se le condizioni non lo permettono. Meglio essere flessibili e imparare a godere di quello che si trova, non di quello che si vorrebbe, perchè un posto si può mostrare in tante maniera nuove ed inedite, e allo stesso tempo interessanti. Viaggiare per conoscere e capire un posto, le persone, le usanze. Le foto, vengono da sè. Poteremo con noi tanti bellissimi ricordi ed emozioni di questi fantastici tre giorni. 



Ringrazio Marta, Emiliano, Pietro, Lorenzo, Giuseppe per l'ottima compagnia e l'ottimo spirito di gruppo creatosi, cosa che ha reso il tutto ancora più facile e divertente.


P.S. il prossimo giro, è a settembre 

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