// Viaggio a Matera - Aprile 2019

PARTE 1


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Chi segue assiduamente il mio blog e le mie “avventure” sa che volentieri torno a fotografare i miei luoghi natali e, sempre più spesso, in buona compagnia.
La formula è stata la stessa già adottata altre volte, ossia quella di viaggiare tutti assieme condividendo mezzo di trasporto (un comodissimo van a 9 posti), pernottando tutti assieme a casa mia, nel mezzo del Parco della Alta Murgia, alle porte di Altamura.

Il nostro fantastico team! (foto di G.Genovese)




Sono altamurano di nascita e materano di adozione, quindi quella che identifico come “casa” è proprio questa zona, la Murgia, e in questo territorio abbiamo posto le basi della nostra spedizione.
La partenza, come al solito, è stata nella serata del giovedì, da Parma. Ci vuole tutta la notte per coprire i quasi 800km di strada, ma parlando, scherzando e dormicchiando un po' non è poi così tremenda.
Viviamo una quotidianità frenetica, sempre di corsa, senza mai tempo per noi e mi piace, per questo motivo organizzare queste piccole fughe, compatibili con il ritmo di vita di tanti. Viaggiare la notte e sfruttare il giorno, per ottimizzare al massimo i tre giorni a nostra disposizione.

Altamura, BA


dettaglio della cattedrale di Altamura



Prima tappa, Altamura. Preso possesso della nostra base operativa a Parisi vecchia, il passo successivo era quello di fare una buona colazione, comprare qualcosa di prima necessità e fare una bella passeggiata per Altamura, uno dei centri storici più belli della zona, con la sua enorme cattedrale, i suoi vicoli, i suoi claustri.

Claustro nel centro storico di Altamura
mercato della frutta e verdura, Altamura


Benchè il fulcro del viaggio fosse indubbiamente la visita ai Sassi di Matera, ho trovato molto interessante proporre una sorta di “avvicinamento culturale” a questa terra e questi luoghi. Portare i miei compagni di viaggio diritti alla meta avrebbe rovinato gran parte della magia della scoperta, per cui ho optato per un approccio molto “slow”.



 

Passeggiare per il centro storico di Altamura è bellissimo: è come gironzolare in un labirinto fatto di strade lastricate, sottani, piccoli cortili. La cosa migliore è lasciarsi guidare dall'istinto (o dal naso) seguendo i profumi del pane appena cotto dei forni, o dei caseifici e degli ortofrutta. Da alcuni portoncini teste di signore curiose osservano il nostro gruppetto avanzare e fotografare, quello che per loro è normalità quotidiana, per noi è tutto così affascinante. Qualcuno ci saluta, qualcuno ci dà chiacchiera. Ci sono moltissime botteghe ricavate in locali a livello strada: ogni tanto infilo dentro la testa, e la macchina fotografica, e prendo appunti visuali.

Gravina, BA

Gravina, BA

Se fossimo tornati a casa, per pranzare, non saremmo più ripartiti, al pomeriggio. Stanchi e provati dalla nottata di viaggio e dalla mattinata a zonzo, l'unica cosa da fare era rimanere in attività: un riposino sarebbe stata la fine prematura di ogni buona intenzione. Decidiamo quindi di proseguire il nostro giro andando a Gravina, un altro centro storico molto importante della provincia di Bari e altro comune di riferimento per la zona della Murgia. Gravina, nonostante forse meno nota di Altamura è bellissima, una piccola Matera, si potrebbe azzardare (non diciamolo troppo forte perchè un vero materano potrebbe offendersi molto). Costruita anche essa, nella sua parte più antica nella gravina scavata dalle acque, anche il comune barese vanta chiese rupestri e un tutta una zona ricca di grotte e antichissimi insediamenti. Dal belvedere della cattedrale (purtroppo chiusa al momento del nostro arrivo) si apre una bellissima vista su tutta l'altra metà del centro storico ed è possibile osservare, con un po' di pazienza, le tante attività domestiche svolte, come osservando un alveare e le sue operose abitanti.




Il pomeriggio del primo giorno lo abbiamo dedicato a Matera. Ci siamo avvicinati il più possibile ai Sassi dall'ingresso di Sant Agostino e di li ci siamo lasciati guidare dalla strada principale. E' sempre bello vedere le espressioni incredule di chi vede Matera per la prima volta, ma anche di chi l'ha già vista e un po' se l'era dimenticata. Matera è così, ti prende proprio alla gola, ti lascia senza fiato. Non ti ci abitui mai. Il meteo, nonostante non abbia compromesso la giornata con precipitazioni, non è stato particolarmente clemente in quanto a luce (e per un gruppo di fotografi, non sarebbe stato male averne un po' di più) ma Matera, per fortuna, non perde il suo fascino neanche in questo caso: semplicemente si mostra in maniera diversa. I muri, che quando risplendono al sole sembrano quasi di un bianco abbagliante, rivelano invece le loro trame, le loro sfumature, i segni del tempo che sono caratteristica propria del tufo, la pietra “madre” con cui tutto è stato costruito. I forti contrasti tipici della luce e degli edifici bassi del sud lasciano il posto ad un complesso urbano molto più intricato e visivamente continuativo.







E come spesso accade, a chi sa cogliere gli eventi così come si presentano, è arrivata la ricompensa, sottoforma di una leggera foschia che ha avvolto tutta la città antica proprio mentre si iniziavano ad accendere le prime luci una atmosfera magica, quasi mistica ci ha consegnato una inedita, almeno per noi, immagine dei Sassi che porteremo sempre con noi, monito di come mai nulla sia tempo sprecato e di come in viaggio sia necessario sapersi adattare e saper cogliere il bello, sempre, in qualsiasi situazione, senza pregiudizi di sorta. Conosco tanti che avrebbero abbandonato o si sarebbero addirittura arrabbiati per le condizioni meteo, contrarie al tipo di foto che avevano in mente (senza vedere le nuove opportunità del momento).





La prima giornata termina così, con questa splendida immagine negli occhi e una pantagruelica mangiata di carne alla brace in quel di Santeramo in Colle, ormai tappa fissa delle mie scorribande, dal mitico Francesco ai Giardini della Carne. Svegli e attivi da oltre 24 ore, era ora di andare a riposare, finalmente.

Nonostante fossimo mossi da lodevoli intenzioni, il giorno successivo abbiamo dovuto rivedere completamente il nostro programma. L'idea di partenza era quella di tornare nel cuore dei Sassi all'alba, per goderci l'incredibile spettacolo che i primi momento di luce sanno regalare. Purtroppo il cielo troppo nuvoloso e minaccioso della sera prima ci ha fatto desistere (senza considerare la stanchezza messa solo temporaneamente a bada) facendoci optare per una inversione di programma. Al mattino quindi giro nell'entroterra lucano, nella zona dei calanchi e pomeriggio nuovamente a Matera. 

Pisticci, MT

Pisticci, MT

Pisticci, Sala da biliardo

Craco, MT

Craco, MT
Craco, MT
Craco, MT - Pausa pranzo in allegria



Il meteo dava un netto miglioramento climatico, con il pomeriggio completamente sereno: abbiamo quindi deciso di giocarci il bonus “sole” per Matera invece e la nostra scelta è stata premiata. Pur avendo sacrificato il momento dell'alba (che avremmo comunque perso causa meteo) abbiamo sfruttato al meglio la giornata senza privarci di nulla. Pisticci, in mattinata, poi pausa pranzo tra le rovine di Craco (la famosa Ghost Town) e rientro a Matera per godere, tra l'altro, di un affascinante tramonto e “ora blu” (cui stavolta non abbiamo rinunciato). In questa ultima fase del viaggio il gruppo si era addirittura ampliato, con la gradita presenza di alcuni amici del posto che si sono uniti alla passeggiata e alla, ovvia, mangiata finale.





A breve il diario conclusivo di questa bellissima esperienza



Note tecniche
Attrezzatura fotografica utilizzata:

Olympus EM1-X
Olympus EM1
Zuiko 12-200 ED f/3,5-6,3
Zuiko 45mm Pro f/1,2
Sigma 16mm f/1,4
Cavalletto Sirui ET-2004
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