Difficile non innamorarsene al tatto, già, tutto in metallo e curato nei minimi particolari: con l'appeal di un vecchio obiettivo e la tecnologia delle migliori lenti moderne. Ma c'è qualcosa d'altro che rende questo piccoletto davvero magico.
Non è neanche un discorso di qualità: il 25mm, ad esempio, (che non si sa bene perchè non ha goduto della stessa cura costruttiva) è superiore in quanto a nitidezza. E' qualche altra cosa... chiamatelo feeling, simpatia.
Il 17mm f/1,8 calza sulla OMD a pennello. Sembrano nati per stare assieme (ed infatti ormai è fisso inchiodato su una delle mie Em5 da quando l'ho comprato) quasi fossero una unica entità, come se fosse una versione olympus della X100 Fuji (sì, mi manca parecchio).
E' discreto. Permette davvero di osare tanto, avvicinarsi senza intimorire ed ha una rapidità di AfF davvero notevole. Mi capita spesso di rubare qualche scatto con la macchina ad altezza petto e il 17mm è davvero perfetto in queste situazioni.
Vincenzo.
Ha uno sfuocato davvero bello. Se è vero che non è campione esagerato di nitidezza come il suo fratellino 25mm, è anche vero che in quanto a fuori fuoco qui siamo meno "nervosetti", più dolci e morbidi.
Matteo voleva vendermi una di queste stampe. Gli ho chiesto quale fosse la sua preferita
Inoltre, è un ottimo maestro di fotografia (e di vita). Con un fisso da 35mm c'è poco da fare...
Devi muoverti.
Devi avvicinarti. Devi interagire
Devi osservare diversamente e da vicino.
Devi esserci nella scena e nel momento.
Se serve il dettaglio, non c'è problema, basta però bisogna "pensarlo" diversamente, ossia come facente parte di una scena più ampia. Vi assicuro che è davvero divertente, molto più che zoomare.
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