La Leica Q unisce 3 anime completamente differenti, tra cui una inedita per il marchio del pallino rosso: autofocus, manual focus e iperfocale. 3 modi completamente diversi di approcciarsi alla fotografia di strada, 3 modi completamente diversi di usare la fotocamera.
Questi sono gli unici dati tecnici che vi snocciolerò.
Il punto della questione è il feeling con l'attrezzo, la sensazione di avere tra le mani un oggetto di qualità senza che questo risulti eccessivamente ingombrante.
Lo scatto è inudibile, come da tradizione. Pur non essendo una telemetro vera, la Q mantiene tutta la filosofia di scatto delle sorelle della serie M.
Il 28mm è largo, larghissimo. Ad un primo impatto ho pensato che fosse assurdo pensare di fare street con una ottica del genere... come è possibile raccontare dei dettagli con una ottica grandangolare? A volte mi sento già largo con il 35mm, figuriamoci con il 28. Ed infatti non è certo una macchina che si può domare in poche ore, la Q. Se per il 35mm ci ho messo diversi mesi (iniziando con la Fuji X100, ricordate?) con la Q penso che il percorso di feeeling sia ancora maggiore... ma che soddisfazione però!!
Le immagini che ne escono sono completamente diverse da quelle solite, sono più ricche, più vive, più complesse.
E' uno strumento fantastico, la Leica Q.
Ne sono rimasto stregato.
Meglio che mi passi alla svelta, eheh. Queste giornate touch & try funzionano fin troppo bene.
P.s. abbiamo scattato, per comodità didattica, direttamente in jpeg: qualità eccezionale.
Ringraziamenti:
Foto Dotti Modena http://www.fotodotti.it
Leica Akedemie http://www.akademie.leica-camera.it
Stefano Mirabella http://stefanomirabella.com
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