// Incontri (del foto-tipo)

Non è la prima volta che ricevo email di fotoamatori, appassionati, neo-fotografi come me, che mi chiedono se c'è bisogno di una mano, di una collaborazione, etc etc. Nulla di strano, in genere rispondo a tutti, garbatamente, spiegando che attualmente la mia non è una dimensione lavorativa tale da poter avere assistenti o impiegati (è arrivata anche una candidatura come segretaria :D ).

In genere, però, vuoi per una naturale propensione a conoscere persone, per curiosità o non so cosa altro se ritengo che ci siano le premesse per una chiacchierata interessante sono solito accettare un scambio di opinioni.

L'altro giorno arriva una email di questo tipo che cattura subito la mia attenzione, intitolata "Complimenti e Sfacciataggine . La richiesta bene o male era sempre quella di fare un pò di esperienza sul campo, ma la spontaneità delle parole mi ha colpito e così ho proposta a Cri di vederci per fare due chiacchiere. 

Lei ha preso questa cosa con talmente tanto entusiasmo che ho dovuto mettere un freno io alla cosa, specificando che "non è che stai per incontrare Avedon" ma a lei questo sembrava non importare.

Si è presentata allegra e solare (tra l'altro in una giornata che sembrava più un inizio novembre che primavera) con il suo Ipad e qualche stampato pronta a mostrarmi orgogliosa il proprio lavoro. E qui facciamo una pausa.

Chi sono io per poter giudicare un lavoro altrui? Nessuno. Non mi è mai passato lontanamente neanche per l'anticamera del cervella auto-investirmi di una conoscenza superiore o del diritto di dire "questo è buono, questo no". E allora perchè accettare un incontro non-lavorativo di questo tipo? Qualcosa dovevo pure dire a Cri, presentatasi piena di ansie per il "supremo" giudizio.

Il punto della questione è questa. Se un amico vi chiede una opinione voi gliela date? Se sul posto del lavoro qualcuno vi chiede un parere vi tirate indietro?

Una ragazza che ha trovato interessante la mia produzione, mi ha chiesto di fare due chiacchiere. Perchè avrei dovuto rifiutarmi? Se le piaceva quello che ho fatto e che faccio, probabilmente troverà interessante sentirsi dire qualcosa a proposito.

Quindi, preso coraggio (non è che mi capiti tutti i giorni) mi sono fatto trovare pronto nel mio ufficio ad attenderla.

Come è andata? Sicuramente ho conosciuto una persona positiva, allegra, piena di vita e ricca di idee. Di quelle persone cui la fotografia ha saputo donare un motivo di crescita, ed è diventata nutrimento per la propria voglia di vivere. Ho trovato una interlocutrice attenta e interessata, a quello che ho cercato di dirle, e questo mi ha fatto molto, moltissimo, piacere. 

Perchè la mia premessa era stata "occhio che potrei anche dire delle stupidaggini immani".

Abbiamo guardato assieme le foto dal suo Ipad, commentandole assieme, raccontandoci qualche aneddoto. Le ho parlato della sfida professionale e umana che rappresenta la fotografia affrontata come mestiere (relativamente alla mia modesta esperienza ovviamente) e a mia volta ho mostrato lei qualche mio lavoro, perchè per chi fa fotografia nulla è più importante, a mio avviso, del più largo consenso possibile, e quindi in definitiva, anche Cristina ha rappresentato per me un momento di crescita, ieri.

Spero che lei abbia infine apprezzato il fatto che mi sia interessato solo alla sua persona, alla sua sensibilità e alle sue immagini, senza fare alcun cenno al tipo di attrezzatura in suo possesso (argomento, tra l'altro assolutamente inutile quando ci si trova dinanzi a delle belle immagini). Eh, si, la mia ospite è una brava fotografa. Spero di incontrarla ancora :)

Ieri sera si è anche concluso il secondo turno del corso base di fotografia. a conclusione della serata, uno dei ragazzi, Roger, mi ha avvicinato complimentandosi con me e dicendomi che le sue aspettative erano state assolutamente soddisfatte e che adesso si sente pronto a fotografare con più personalità. E se non son soddisfazioni queste... :)