// Ad Ognuno il Suo

Prendendo spunto da una discussione innescatasi su un gruppo di discussione tra fotografi professionisti in merito ad alcune svendite di servizi fotografici tramite servizi quali gruppi di acquisto, o per meglio dire dalla polemica nata in seguito alla scoperta di coupon a prezzi veramente stracciati, volevo riportare anche qua il mio opinabilissimo punto di vista, come fatto nella discussione in oggetto.

Il grosso problema della categoria fotografi è che spesso sanno solo essere tali, e non sanno essere dei buoni imprenditori. Perchè come in tutte le altre categorie del commercio anche nella offerta fotografica esistono vari livelli e una clientela molto vasta.
Il fatto di effettuare servizi matrimoniali non implica per forza il doversi adattare al listino prezzi (che non assolutamente dettato da alcun organo), ormai standard "de facto" che imperversa nella propria zona tra i colleghi.


Se un giovane decida di avviare la propria attività in maniera molto soft, senza impegnarsi fin da subito con l'affitto di uno spazio espositivo, di uno studio permanente, di un assistente fisso è perchè sta facendo delle scelte; che ovviamente però avranno delle conseguenze positive e negative nel suo business.
Tra le positive vi è sicuramente un costo di gestione basso, un investimento iniziale contenuto e la possibilità di marginare di più, mantenendo il prezzo basso.
Tra i tanti aspetti negativi possiamo includere sicuramente un basso richiamo come pubblico, la difficoltà a trovare cliente medio-alto budget, l'impossibilità di accogliere gli stessi in un ambiente curato e sofisticato.
In base a come decido di muovermi, inizio a generare la mia clientela-tipo. Questa, sia ben chiaro, non è per sempre la stessa perchè si potrà in futuro perseguire un percorso migliorativo, ma una volta raggiunto uno "scaglione" è  difficile tornare indietro. Puntare in alto senza avere " le gambe" può essere un grosso rischio.

Se decido di aprire un atelier nel pieno centro storico della città, ad esempio, nella zona di passeggio principale della città, con una bella vetrina a vista e gigantografie assortite, pannelli multimediali, non sto comunicando con la stessa clientela con cui comunico attraverso due chiacchiere in salotto in casa mia. Però sto contemporaneamente mettendo nel pentolone spese varie che dovranno essere in qualche modo tenute in considerazione. Il fotografo che fa una scelta del genere (beato lui che può) non deve gridare allo scandalo se un suo concorrente in una situazione completamente diversa dalla sua (fotografo domestico) riesce ad essere meno caro della metà. 
Non sarebbe corretto, anzi, che proprio questo ultimo tipo di fotografo applichi le stesse tariffe di chi possiede uno studio avviato, senza poterne giustificare la motivazione.

Non è un discorso di risultato o bravura. I due fotografi possono essere bravi (o non capaci) allo stesso modo nel loro mestiere e soddisfare pienamente le aspettative del loro cliente. E' un discorso di immagine, di comunicazione. Ci sono clienti che badano al sodo, altri che vogliono essere coccolati e accolti in ambienti confortevoli, in cui sin dal primo momento si entri in una atmosfera studiata e strutturata.
Sbaglia chi non fa questo. Sbaglia chi dovendosi rivolgere ad un certo tipo di clientela cerca di far la concorrenza al ribasso. E' come aprire una concessionaria di auto di lusso e poi concentrarsi nel vendere utilitarie usate perchè le altre non si vendono: il problema di fondo è un altro, allora. O non c'erano le basi per quel business in quella zona oppure ci si è completamente sbagliati nel veicolare il proprio messaggio.

Una volta che si raggiunge un determinato target, quella clientela va perseguita e mantenuta, con tutti i mezzi e gli investimenti del caso. Fiere, pubblicità, manifestazioni, iniziative, open day sposi, etc etc. 
E' per quello che precedentemente dicevo che salire di target è facile (basta investire di più), mentre scendere lo è molto meno (perchè una volta fatti degli investimenti questi ce li si porta dietro per un bel pò).
Un fotografo appartenente alla prima categoria difficilmente potrà ambire a matrimoni di alta classe sociale, ricevimenti sfarzosi, etc per il semplice fatto che la sua clientela tipo è più la giovane coppia che convola a nozze dopo parecchio risparmiare che la coppia di sposi figli dell'imprenditore ricco della zona, ad esempio.
Il fotografo "di lusso" non dovrebbe neanche pensare di poter avere tra i suoi clienti coppia low budget, anzi, ricevere questo tipo di richieste dovrebbe essere un campanello di allarme in merito a come stia gestendo la sua immagine.

2 commenti:

  1. Mi sembra che il discorso fili.
    Ho diversi amici con "negozi di lusso" (non fotografi) che seguono pari pari il tuo discorso sulla clientela... Credo, quindi, che si possa esportare a tutte le professioni, fotografi compresi.

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  2. ma è sempre stato così. Ovviamente nel campo della fotografia io parlo comunque di gente che opera correttamente e nei rispetto delle leggi. Nel bar del paese paghi l'aperitivo come in in centro a MIlano? non credo...
    Una attività commerciale di qualsiasi tipo non può accontentare "ogni" tipo di clientela. è impossibile :)

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