// La Luce "vintage" secondo Godox - Pt 1

Il fascino del classico e del retrò colpisce ancora e mai come in questo periodo miete consensi anche in ambiti lontani da quelli della moda. Assuefatti dall’inarrestabile corsa tecnologica volta ad una semplificazione ed efficienza sempre maggiore, non è difficile restare affascinati dal funzionamento semplice e concreto degli strumenti del tempo dei nostri nonni e genitori. Non stupisce quindi che la voglia di “vintage” abbia colpito tutti gli ambiti della produttività, dell’automotive, all’alimentare, dall’abbigliamento alla fotografia etc.
Facendo quindi riferimento all’ambito fotografico – l’unico di mio interesse tra quelli citati - è evidente come sia stata proprio la nuova generazione di utenti, quella che non ha mai vissuto direttamente il fascino dell’era analogica, a spostare l’attenzione dal risultato all’esperienza; a non ricercarne più solamente un’ estetica che ne ricordasse i fasti ma a voler vivere l’esperienza completa della fotografia d’altri tempi. Ecco quindi che in brevissimo tempo le pellicole diventano il bene più ricercato e venduto e le fotocamere analogiche tornano a tenere banco nel mercato dell’usato (e non solo) con quotazioni impensabili fino a pochi mesi fa. 

Questi due flash Godox serie Lux sono compatibili con qualsiasi fotocamera



C’è innegabilmente un nuovo approccio, voglia di fotografia più vera e di sentirsi più padroni del risultato ottenuto. In un mondo che viaggia a velocità sostenuta verso immagini sintetiche sempre più alla portata di tutti era inevitabile che “la resistenza” avrebbe guardato al passato e i vari produttori non si sono lasciati certo sfuggire l’occasione di proporre qualcosa di interessante per accontentare queste schiere di nuovi-vecchi fotografi.

Godox
, ormai marchio leader nel mercato dei flash portatili e da studio, ha colto la palla al balzo creando una linea di prodotti, denominati LUX, che si rifà al passato non solo per il look (bellissimo) ma anche per l’utilizzo poiché utilizzabile su qualsiasi fotocamera munita di contatto caldo (hot shoe).

La gamma di questi flash LUX si compone già di diversi modelli: Lux Junior, Lux Senior e Lux Master. I primi due hanno caratteristiche e modalità di funzionamento similari oltre a condividere il fatto di essere dei flash classici, da montare sulla fotocamera; il Master differisce per diverse caratteristiche, facendone un prodotto più avanzato (ma lo vedremo a tempo debito). 

 

Incontri ravvicinati di "vintage" tipo


La prima cosa che si nota estraendo i prodotti dalle rispettive – curatissime ed eleganti – confezioni, è la presenza del solo contatto principale sotto il “piede”; mancano completamente i contatti secondari dedicati alla comunicazione elettronica TTL etc dei flash elettronici moderni. La seconda cosa che è impossibile non notare è l’estrema cura riposta nei dettagli, dal design ricco di superfici ricurve al materiale che le ricopre: gomme simil-pelle, proprio come le fotocamere di un tempo. Tutto è estremamente curato e concorre a soddisfare l’esperienza “vintage” proposta. 

 

 

Il modello Junior pesa poco più di 100g ed è un piccolo flash con NG 12 (ISO 100) piccolo e tascabile, ideale da tenere sempre a portata di mano per ogni esigenza. La parabola è fissa e copre la focale 28mm. E’ un prodotto perfetto per fotografie semplici, punta e scatta, quando c’è bisogno di aggiungere una luce extra o congelare un momento particolare, sta comodamente in tasca (nell’apposita sacchetta in dotazione).

 
 

La mia OM-3 è veramente la compagna ideale per un flash come il Lux Senior

 

Il Lux Senior è sicuramente il modello dall’aspetto più “vintage” del gruppo, grazie soprattutto al suo design a conchiglia che nasconde (a scomparsa) una parabola in alluminio estraibile. Anche il Senior non presenta contatti elettronici e funziona in modalità completamente manuale (M) indipendentemente dalla fotocamera su cui viene utilizzato. La potenza del Senior è superiore al fratello minore ma, soprattutto, la luce viene emessa da un bulbo e convogliata dalla parabola, mentre la batteria è al litio ricaricabile (tramite connettore universale USB-C) e non con batterie AAA come l’altro modello.
Tenere in mano il LUX Senior, prepararlo al funzionamento aprendolo, estraendo la parabola e il bulbo, sono tutte operazioni che concorrono al godimento del momento d’uso vero e proprio, complice anche la bella sensazione tattile che il prodotto trasmette. 

 

 


 

Ma come si usano? La risposta è ovvia: esattamente come quelli di una volta ma – credetemi - è meno complicato di quel che possa sembrare a prima vista.
Il funzionamento base di qualsiasi flash è sempre regolato da una semplice formula matematica che mette in relazione tra loro il valore ISO, la potenza del flash, la distanza del soggetto e l’apertura del diaframma. Nell’utilizzo completamente manuale, quindi, per ottenere un lampo della potenza corretta è necessario impostare la corretta potenza di emissione del lampo, noti gli altri parametri.
La cosa è più semplice a dirsi che a farsi. In effetti, i moderni flash elettronici sembrano particolarmente complessi perché i menù e le regolazioni più basiche non sono a portata di mano e il legame diretto tra questi parametri non è così evidente.  

 

Le regolazioni sono identiche a quelle di un flash classico del passato 
 

Il Lux Junior e Senior condividono la medesima impostazione per il funzionamento, presentando una unica ghiera per impostare la potenza del lampo, variabile da 1/1 (piena potenza) a 1/64 (minimo). All’interno di questa ghiera ce n’è una seconda (in realtà è solo uno schema grafico montato su un disco girevole) su cui è possibile fissare la distanza in metri. Fatta questa operazione (abbastanza a spanne) sarà sufficiente far coincidere il valore della distanza in metri con quello indicato sulla scala degli ISO; fatto ciò resta solo da impostare la potenza del flash che si leggerà vicino al corrispettivo valore del diaframma in uso.
La modalità automatica (A) invece imposta il flash su un valore di ISO 100 e diaframma f/2,8 su una distanza prefissata di 4 metri. In pratica si parte da questa impostazione fissa del flash e si regolano ISO e diaframma sulla fotocamera di conseguenza.  

 


Qualche scatto "casereccio" ai miei due ragazzi che mi hanno odiato tantissimo



In entrambi questi modelli di Godox Lux non è presente la possibilità di impostare sottomultipli dell’ output (1/3 di stop) per cui la potenza del flash è gestibile solo a stop pieni; d’altronde parliamo di un prodotto con una forte vocazione sia estetica che di funzionamento “old school” e non c’è da meravigliarsi se anche questo aspetto è stato mantenuto integralmente.
Anche la parabola del lampo è fissa: lenti troppo lunghe potrebbero non beneficiare del tutto del lampo emesso.

Se il flash Junior quindi è un semplice flash portatile con una discreta potenza e un approccio all’uso old-style, il Senior offre non solo lo stesso tipo di esperienza ma anche un risultato molto più particolare, grazie alla parabola fissa incorporata. L’impossibilità di utilizzare altri modificatori e la necessità, quindi, di usare il flash “nudo e crudo” è il principale motivo di fascino per questo prodotto che unisce stile e resa in dimensioni davvero ridottissime. Se abbinato ad una fotocamera dalle marcate linee estetiche “vintage” raggiungerà il massimo del suo fascino.


Fine prima parte

 



 

I flash Godox sono distributi da Gruppo TFS - Universo Foto che ringrazio per per aver fornito i prodotti per questo articolo. Tutti i prodotti Godox / Gruppo TFS hanno 3 anni di garanzia 

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