// E' il momento di comprare

E' un periodo davvero molto complesso per tutte le attività produttive e per quanto riguarda la disponibilità di prodotto, elettronico in generale ed in particolare, per quanto ci riguarda su queste pagine, fotografico.

Già da un annetto la carenza cronica di chip e schede video con GPU hanno messo a dura prova le scorte e le disponibilità di prodotto informatico: reperire una scheda video di medio-alta gamma era praticamente impossibile se non pagandola al triplo del prezzo normale. Se non bastasse infatti l'altissima richiesta di questi prodotti indotta dall'esplosione del fenomeno mining/criptovalute ci si è messo anche il Covid a rallentare tutte le attività produttive, di stoccaggio e logistica. 

Attualmente non c'è bene che includa elettronica di un certo livello che non abbia problemi (gravi) di disponibilità  con tempi di consegna che ormai si aggirano tranquillamente nell'ordine di mesi.
E' notizia di questi giorni che Sony ha interrotto la produzione di due fotocamete molto recenti e messo in sospensione altri prodotti per poter dirottare tutte le risorse verso altri prodotti .
Stessa situazione per altri brand fotografici che hanno consegnato prodotti importanti ed attesi con il contagocce in tutta Europa. 

A questo punto sorge spontanea una domanda: che bisogno c'è stato, in passato e fino ad oggi di socralimentare il mercato immettendo prodotti spesso inutili e invenduti, diversidficando così tanto le gamme e i prodotti "sprecando" materie prime che, si sapeva, non sarebbero state eterne?
Smartphone, fotocamere, hardware in generale... decidne di produttori per decine di prodotti nuovi ogni anni in un moltiplicarsi di varianti spesso identiche tra loro solo per giustificare qualche € di differenza tra un prodotto e un altro.

Tutta questa situazione assume un connotato particolarmente preoccupante per il professionista che, contrariamente all'hobbista, non può permettersi di privarsi di uno strumento di lavoro: ora come ora, anche la riparazione di un apparecchio fotografico può assumere connotati preoccupanti in quanto a tempi e reperibilità di pezzi di ricambio. Tutta la filiera che necessità di componenti elettronici è in crisi e la situazione non è destinata a migliorare nei prossimi mesi.
Da qualche settimana sto consigliando, a chi mi segue o mi chiede consiglio su cosa acquistare, di provvedere a scegliere senza troppi indugi tra quel che il mercato offre adesso e di non preocuparsi troppo di prossimi arrivi o annunci che potrebbero essere ben al di lù di rendersi disponibili e di comprare quello che serve in base alla attuale disponibilità.

Chi utilizza prodotti ad alto rischio di disponibilità dovrebbe valutare, a mio avviso, in questo preciso momento più la necessità (e non solo immediata) che la novità. Anche ammesso di riuscire a procurarsi una ultima uscita sul mercato potrebbe essere un problema gestire un eventuale sostituzione o problematica di qualsiasi tipo che dovesse insorgere.
Insomma meglio andarci con i piedi di piombo e puntare su prodotti ampiamente disponibili e rodati.
Avere a disposizione i mezzi per non rimanere "appiedato" per settimane, se non mesi, potrebbe fare una grossa differenza nel 2022.

E' solo un mio modesto pensiero, ma penso che presto assisteremo ad un ritorno al passato, ad una durata media dei prodotti molto più alta (d'altronde la corsa tecnologica aveva assunto toni quasi grotteschi ormai), ad un generale innalzamento dei prezzi unitamente ad una minor disponibiltà generale di novità: un buon momento per ricominciare a valorizzare i propri investimenti fatti, curando maggioramente i propri beni, puntando su una miglior manutenzione e usufruendo maggiormente di riparazioni e assistenza al posto di sotituzione prodotti al primo inconveniente.

Chissà che anche i brand non ricomincino a progettare i loro prodotti con maggior criterio di riparabilità e modularità in modo da garantire una vita più longeva agli stessi: sarebbe una mossa non solo eco-friendly ma anche molto aprpezzata dai propri clienti .