Negli ultimi anni la fotografia
istantanea è tornata alla ribalta e ha conquistato vecchi e nuovi
appassionati. Grazie ai numerosi progressi tecnologici avvenuti di
recente grazie a Fujifilm e la rediviva Polaroid (senza dimenticare
Impossible) questo modo di intendere la fotografia è di nuovo
diventato di tendenza anche tra giovani e giovanissimi.
Uno dei pochi ostacoli alla diffusione
di questo tipo di fotografia è sempre stato sicuramente il costo di
gestione del processo, con costi per copia che possono arrivare a
superare i 2€: una cifra considerevole se si considera la natura
“casuale” che da sempre è il fascino di questo tipo di
scatti.
Recentemente, con l'introduzione delle macchine
fotografiche ibride coma le SQ10 e 20 di Fuji, la fotografia
istantanea ha compiuto un ulteriore passo avanti: ha mantenuto il
fascino dello sviluppo analogico appoggiandosi però alla comodità
dello scatto digitale: la foto può quindi essere visionata,
modificata e solo infine stampata.
E' indubbio che il mercato dello “istant print” fa gola a tanti e non c'è quindi da stupirsi se tanti altri produttori stanno proponendo i propri prodotti e/o tecnologie alternative.
E' il caso, per esempio, di Kodak che è tornata sul mercato con la sua serie Smile: una gamma di fotocamere istantanee digitali per certi versi molto interessanti.
Ho fatto mia la Classic, la più grande
(come formato di stampa) della famiglia e da diverse settimane la sto
utilizzando con estremo piacere.
E' proprio per questo motivo che
ho deciso di parlarvene in questo post.
L'approccio scelto da Kodak è diametralmente opposto a quello di Fuji: la macchina fotografica, la Classic Smile, ricalca nelle forme una vecchia istantanea anni 70-80 e pur essendo copletamente digitale non permette alcun tipo di regolazione: è una punta e scatta completamente automatica che non prevede alcun tipo di interazione da parte dell'utente. Si fa click, esce la foto stampata.
Semplice, pratico.
In realtà forse è anche fin troppo semplice e pratico, al punto che vien da chiedersi perchè mai non sia stata introdotta almeno la possibilità di attivare o disattivare il flash (che invece è solo gestito dalla macchina a sua esigenza). Niente, nisba, nada. Click & print.
Se il tutto si riducesse a questo, sarebbe una bella “fregatura” ma per fortuna il sistema Kodak offre molto di più. Tramite la APP, infatti, è possibile utilizzare la Kodak Classic Smile come una vera e propria stampante portatile con notevoli possibilità di personalizzazione: un qualsiasi smartphone che offra buona prestazione fotografiche diventa quindi un interessantissimo strumento di “istant printing”. La tecnologia di stampa che adotta la Kodak Smile è di tipo Zink, ossia zero-ink, senza inchiostro. Le “ricariche” sono costituite solo da carta speciale che si auto-imprime senza necessità di inchiostri toner o altro consumabile. E' un procedimento completamente diverso da quello interamente analogico di Polaroid o Fuji ma altrettanto valido.
Mi sto dilettando e divertendo molto a utilizzare questo sistema per realizzare una specie di foto-diario estivo: sto scattando le foto utilizzando direttamente la Kodak Smile Classic , il mio Xiaomi Redminote8T e la mia Olympus OM-D E-M1 mark2 e tramite lo smartphone importo e stampo con la Smile Classic. La qualità di stampa, soprattutto dopo aver preso un po' “l'occhio” al viraggio che la macchina da alle stampe è più che sufficiente, mantenendo quel sapore un po' vintage tipico delle fotografie istantanee.
Le
stampe mantengono sempre un elegante pass-partou (bordo) bianco (non
è possibile stampare senza bordo) e, soprattutto, sono già
autoadesive: sì, esatto, ogni stampa è un piccolo adesivo che può
essere incollato ovunque.
Questa caratteristica ha reso
estremamente vario e divertente il modo di approcciami alla
realizzazione di questo progetto-diario che sto realizzando solo ed
unicamente per me. Come un album di figurine adesive in cui però si
è gli autori di ogni immagine. Avessi avuto una tale tecnologia ai
tempi del liceo quando riempivo il mio diario con ogni possibile ed
immaginabile ritaglio, disegno, cartolina...
La Kodak Smile Classic è un oggetto
creativo molto divertente e stimolante. Le lacune fotografiche del
prodotto sono compensate dalla flessibilità e dalla modalità
stampante che diventa la vera e propria modalità principale di
utilizzo di questo prodotto. Kodak ha voluto cercare di mantenere il
fascino della punta e scatta senza alcun controllo ma, considerato il
costo del prodotto e dei consumabili, qualche opzione era lecito
aspettarsela.
La batteria, infine, è al litio per cui non vi
sono costi di gestione dal punto di vista energetico. E' inoltre
presente lo slot per microSD ove archiviare le foto realizzate quando
si controlla la macchina a distanza tramite l'app: solo in questo
caso, infatti, è possibile visionare preventivamente lo scatto e
decidere se stamparlo o meno. Peccato per l'assenza dell'attacco per
il treppiede: sarebbe stato utile soprattutto in virtù della
modalità autoscatto presente.
Nonostante qualche difetto e alcune
lacune, questa Kodak mi ha ridato l'entusiasmo della stampa immediata
e del creare qualcosa di “fisico” raccontando la quotidianità,
ritrovando il gusto di scattare e stampare per sé stessi. Mi piace
molto e mi sta divertendo ancor di più.
Kodak Smile Classic è distribuita in Italia da Polyphoto SpA che ringrazio per la collaborazione
maggiori informazioni qui
Nessun commento:
Posta un commento
Si prega di lasciare commenti riguardanti gli argomenti pubblicati. Mi riservo la facoltà di eliminare messaggi indesiderati.