// Ma son commenti da farsi?

[post altamente polemico. Si. E molto anche. Perchè è un periodo difficile per tutti  e per i fotografi professionisti ancor di più. Perchè ho le balle girate col mondo e perchè davvero certi modi di fare sono insostenibili]

 Da anni porto avanti una personale battaglia contro quel modo di fare ed agire che vede "normale" esprimere il proprio giudizio su qualsivoglia argomento, nella fattispecie la fotografia.  

 



Al grido di "critiche e commenti ben accetti",  reso ancora più virale dal un criptico "C&C ben accetti" (per me, C&C resterà command & conquer!!) a seguito di una immagine, orde di saccentoni si sentono in diritto di esprimere, per non dire vomitare, il loro "sapere" sul malacapitato di turno o su quello che, per qualche motivo, assurge a status di grande talento per motivi spesso davvero misteriosi.

Proprio qualche giorno fa ho letto alcuni commenti che mi sono rimasti parecchio impressi:  sotto un ritratto di una ragazza un tizio scrive "complimenti, maf perfetta e sfuocato bellissimo" come se queste due caratteristiche fossero dovute a chissà quale capacità autoriale del fotografo; un altro incalza "ottima nitidezza" (idem come sopra), "sfuocato molto piacevole" etc etc.
Ma poi, davvero a qualcuno fa picere ricevere questo tipo di commenti?
Ma che commento è "ottima nitidezza" su un ritratto? Vi stanno praticamente dicendo "bravo, che bella attrezzatura che puoi permetterti!, fa le foto da sola"

Mai che si legga un commento del tipo "che bella luce hai utilizzato mi ricorda tanto le atmosfere degli scritti di... XXXXX " o i lavori del regista XXXX. O qualche commento sullo stato d'animo che un ritratto trasmette, su qualcosa che trascenda, anche di poco, la mera esecuzione tecnica. Che poi, esecuzione tecnica... parliamone: non è che ci sia sto gran sfoggio di bravuta ad aprire un diaframma! Le macchine mettono a fuoco da sole, seguono i visi, non ti fanno sbagliare neanche se ti impegni. Ma complimenti al conto in banca allora, se proprio vogliamo essere onesti!!
Che poi a ben vedere, nel 90% dei casi sono foto normalissime senza alcun imprinting autoriale. Una situazione di luce stra-omogenea, diaframma tutto-super-aperto e via... "bellissimo, wow, fantastico".


In un altro ho letto "che stacco dei piani fantastico", come se fosse una bravura del fotografo. Ma davvero poi vi piacciono quelle foto? Ma altro che tridimensionali, sembrano delle sagome di cartone bidimensionali incollate su una marmellata... quasi dei fotomontaggi! C'è davverp uno strano concetto di "tridimensionalità" in fotografia, ormai.

Ma fin qui abbiamo visto solo scambi di convenevoli tra esaltati dello stesso tipo, tra colleghi di feticismo elettronico (cui non interessa molto del contenuto di un fotogramma ma di quanti pixel è composto).
Poi ci sono i fenomeni veri, quelli che vengono a fare il pelo al lavoro di chi si guadagna da vivere fotografando e che ovviamente non ha richiesto alcun tipo di C&C. Forti dei loro concetti e pre-concetti maturati in ore di navigazione facebook, saltando da un youtuber all'altro (di cui non si è mai vista neanche mezza fotografia ma che parlano come se fossero padri fondatori della disciplina) e da un forum ad un altro che, se non vedono messo in pratica sempre e costantemente tutto il repertorio di regole e regolette dell'ultimo libri di M. Freeman in ogni scatto, vi considerano meno di zero (e ve lo vengono anche a spiegare pubblicamente!).
Chissene importa se tu lavori, produci immagini e fotografi su commissione, per privati e per clienti aziendali, che sono evidentemente anche contenti del tuo lavoro. No! se non hai rispettato la regoletta, sei un cialtrone!!

Ci sono due consigli che mi sento di darvi quando dovete decidere se dare la vostra opinione, soprattutto se non richiesta (vi assicuro che un professionista non ha bisogno della vostra opinione, sa a chi chiderla, dove e come), a qualcun altro:  

a) assicuratevi di avere un background adatto e uno storico sufficiente (e visibile, come un portfolio, un sito etc) affinchè si possa valutare l'entità e la portata del vostro apporto. Il pulpito da cui arriva una "predica" è fondamentale soprattutto se si è sfrontati al punto da farla pubblicamente.


b) abbiate comunque almeno la decenza di fare osservazioni privatamente. Si è molto più propensi a valutare ed ascoltare se i toni sono sereni e soprattutto privati. Ricordate che se siete sul profilo di un professionista state, di fatto, nel "suo negozio", nella sua vetrina: entrereste in un negozio urlando a tutti i presenti "ah sto vestito mi fa cagare?". no, perchè l'omino della security vi sbatterebbe fuori con un bel pedatone in men che non si dica. Ecco, abbiate lo stesso rispetto e la stessa decenza anche on line... perchè che una foto di qualcuno possa non piacere, è sacrosanto. ma è molto più sacrosanto il suo diritto di mandarvi a quel paese

Insomma prima di fare la vostra mossa pensateci bene, dimostrate con i fatti di avere almeno diritto di parola sull'argomento e nel caso, fatelo con la giusta educazione. Il cafone, nel 90% dei casi è chi si pone male a prescindere e non chi rifiuta il vostro "interesse disinteressato".

Nel dubbio, tornate a complimentarvi tra voi e voi di quanto è bella la Maf, di quando è spettacolare la nitidezza e lo stacco dei piani: siete più simpatici e divertenti così :D

1 commento:

  1. Grandissimo! Evito quei gruppi e categorie di persone come la peste. Oramai le so riconoscere a distanza

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