// Qualche passo indietro

E' un momento strano, questo qui, della mia vita.
A parte l'assurdità della situazione generale dovuta alla pandemia e a tutte le restizioni e limitazioni sociali  cui si è sottoposti ormai da mesi, si è aggiunta anche una situazione personale che mi ha costretto a mutare parecchie delle mie abitudini.
E' tutto un cambiamento, insomma e per far fronte a questo c'è una ireefrenabile  voglia di ritrovare l'essenziale.
Anche la pandemia stessa, devo ammettere, mi ha aiutato a limitare parecchio il superfluo.




Questa voglia di scremare, semplificare, ripartire con una marcia nuova ha pervaso anche il mio essere fotografo e difatti ho preso una "strana" decisione: fare uno, anzi due o tre passi indietro!

Ho sentito la necessità, impellente quasi, di cambiare mezzo fotografico, di tornare a qualcosa di più genuino e immediato, quasi volessi reagire istantaneamente al mondo cirostante: zero tecnicismi o sofisticazioni inutili. Voglio provare a ritornare allo stupore quasi ingenuo dei primi scatti, della casualità e dell'imperfezione di un oggetto fotografico molto semplice, spartano

Voglio prendere appunti visuali, annotarmi pezzi di vita e situazioni nella loro imperfezione quotidiana tralasciando qualsiasi tecnicismo, come già detto.
Pazzia?

Non so. Ma sento che adesso, in questo momento, è quello che mi serve. Vado controcorrente (per fortuna!) mi tengo il corredo "buono" per le cose "serie" e faccio la "brutta copia" scrivendo di getto senza troppe paranoie...




 


Nel mondo della fotografia c'è una corsa generale a traguardi inutili, futili... voglio tornarmi ad emozionarmi e stupirmi di quel che posso fare con quel che ho a disposizione. E se futile deve essere, che almeno lo sia con lo strumento adeguato!

E la soluzione potrebbe essere proprio fare qualche passo indietro... per andare avanti.


Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di lasciare commenti riguardanti gli argomenti pubblicati. Mi riservo la facoltà di eliminare messaggi indesiderati.