// Troppo "hype" fa male



Il 24 Gennaio, Olympus, ossia il brand fotografico che utilizzo da anni, ha lanciato un nuovo, super, modello di macchina fotografica. Del prodotto si sapeva già tutto, purtroppo, grazie alla sempre più diffusa abitudine di far trapelare informazioni col contagocce sotto-forma di rumors (voci di corridoio) che poi prendono il volo su siti specializzati e forum di mezzo mondo. 



Se da un lato la tecnica è sostanzialmente marketing a costo zero, c'è da segnalare anche però la pericolosa contropartita, ossia quella di scatenare un hype incontrollato che tende a portare qualche utente di troppo a dirsi deluso prima del tempo.


E per quanto abbia potuto constatare è proprio quello che è accaduto in questa occasione. La velocità con cui sono spuntate recensioni, videorecensioni, anteprime, test sul campo etc etc della nuova ammiraglia Olympus mi ha lasciato abbastanza perplesso.
Mi sono posto la domanda: perchè affidare un prodotto così specifico alla mercè di chiunque abbia semplicemente un seguito fotografico?




La Omd Em1-X, questo il nome della macchina più evoluta che Olympus abbia mai lanciato, è una macchina di livello pro pensata prevalentemente per un uso professionale e nello specifico sportivo e naturalistico.  Ma non è del prodotto in sè che voglio parlare: chi volesse approfondire può leggere la mia anteprima qui 

Olympus ha lavorato sodo, negli ultimi anni (e benissimo, per quanto mi riguarda) per creare una propria idea di fotografia e una propria schiera di utenti fedeli.
E' l'unico marchio che non sembra stia combattendo una guerra globale contro tutti gli altri, proseguendo, semplicemente, l'evoluzione della sua idea di fotografia digitale.
L'evoluzione del sistema OMD è stato costante, basato su alcuni punti fermi come la stabilizzazione del sensore e la ricchezza di possibilità creative direttamente in fase di ripresa unitamente ad una alta affidabilità. 



Ecco alcuni degli altisonanti primi test trovati in rete



L'immaginario collettivo, invece, vede ogni nuova uscita di qualsiasi marchio, come un nuovo gladiatore che si deve buttare nella arena e primeggiare su tutti gli altri, imponendo la propria tecnologia e convincendo tutti gli altri a lasciare i propri lidi per passare al "nuovo" arrivato.  Ma non è così. La leadership di mercato non è sempre la via più redditizia (Apple ce lo aveva insegnato tanti anni fa, poi se lo sono dimenticati loro stessi allargandosi troppo e abbassando la qualità del prodotto stesso).


Olympus ha preso tutto il meglio che aveva fatto fino ad ora e lo ha elevato e raffinato all'ennesima potenza: semplice, pulito, lineare.
La Em1x è la macchina Olympus per gli utenti Olympus che vogliono il massimo dal proprio corredo. Punto.
Se fosse passato questo messaggio, da subito, sarebbe stato tutto molto più semplice e bello e non ci si sarebbe dovuti sorbire improbabili test e comparazioni poco attendibili.

Addirittura, molti articoli e video, sono stati diffusi senza neanche aver avuto la macchina tra le mani.

Ma le voci erano state messe in giro e i test, effettuati da dubbi personaggi, sono stati semplicemente mirati a vedere se davvero era meglio o meno della concorrenza.
Quasi nessuno si è focalizzato su cosa la macchina sa fare, mentre quasi tutti si sono preoccupati di dire quanto le voci fossero più o meno veritiere.


E questo è un peccato. Grande. Perchè se l'hype almeno servisse a vendere molti esemplari al lancio, potrebbe anche sembrare una buona strategia (un pò come la crema Pan di stelle), vendi tutto il prodotto subito, fai sold out e poi parti con le vendite normali. Ma ormai, al day one, lo sanno anche i bambini, prodotto non ce n'è, si procede con gli ordinativi, "preorder" per cui non c'è neanche il fattore dell'a acquisto di impulso da giocarsi subito. 


Olympus fa, a mio avviso, le migliori macchine fotografiche digitali da diverso tempo a questa parte. E vanno provate, capite e amate. Ogni nuovo modello è una ulteriore rifinitura, senza stravolgimenti, di una idea ben precisa, ma questo non si riesce a far passare con recensioni sommarie, test di 5 minuti sull' autofocus.
La credibilità del web è troppo sovrastimata. Qualunque individuo in grado di girare un video ben fatto e con una buona parlantina (ci sono corsi, tecniche, scienze per questo) ormai ha una credibilità che non è comprovata dalle sue reali capacità. E a queste persone si da credito. Troppo credito.



L'altro giorno sono andato all'autodromo a provare un pò l'autofocus della mia EM1 Mark2. Per non avere minimamente confidenza con questo genere, mi sono portato a casa diversi scatti buoni e altrettanti sbagliati. Ma non mi sogno di dire che la mia macchina fotografica fa schifo perchè in 20 minuti non sono riuscito a scattare 9/10 perfette. Dico che forse ho bisogno di andare qualche decina di volte all'autodromo e scattare qualche decina di migliaia di foto per capirci qualcosa di più. 



Di questo panning non perfetto, ma che mi piace, non dò la colpa alla mia attrezzatura

Mi sono reso conto di quanto io stesso sotto-sfrutti quello che ho (e chissà quanti altri) e di come, senza aver capito la mia, potrei anche solo capire i vantaggi di qualcosa di superiore come la nuova EM1-X, appunto.
Però per tanti, troppi, basta "informarsi" in rete per dare un  prodotto già per spacciato. Il guru di turno ha parlato (solitamente eseguendo il test con un software non definitivo, facendo delle foto oscene, etc etc) e la sua verità è ormai impressa nel web a portata di ogni "googlata". 







Gli incontri didattici, formativi, test prodotto che, per fortuna, non mancano mai e sono già partiti, riescono solo in parte a limitare dei danni che si potevano evitare, con utenti che arrivano già prevenuti senza aver visto, in realtà, ancora nulla. E smontare i preconcetti, spesso, non è semplice.

I test dei prodotti, ormai,  sembrano fatti per trovare il difetto, per denigrare a priori qualcosa che forse non si è neanche compreso, non per valutarne l'uso sul campo. E' come sulla settimana Enigmistica, trova l'errore per primo e vinci (cosa? ma molte condivisioni, ovvio!)



Gianni Trevisani illustra il prodotto ad un cliente nel primo evento dedicato al nuovo prodotto


Se volete davvero valutare il mondo Olympus, partecipate a qualche giornata dimostrativa sul campo, toccate con mano il prodotto, rendetevi conto delle potenzialità. Fare una buona fotografia è un processo molto complesso che non ha solo a che fare con i soliti dati tecnici, e questo loro lo sanno bene. 


Qui l'elenco dei prossimi eventi: prossimi eventi Polyphoto

P.s. Sabato 2 Febbraio parteciperò personalmente ad un evento esclusivo dedicato a questo prodotto. Al termine dello stesso saprò esprimermi in maniera più dettagliata sullo stesso. Chi fosse interessato, resti sintonizzato :)



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