Oggi vi racconto brevemente la sessione fotografica realizzata solo poche ore fa.
Un bello shooting quello di ieri mattina, fresco e divertente, e in quanto a risultato finale: qualche ora di sano divertimento fotografico in ottima compagnia che ha portato anche a risultati più che interessanti.
Un bello shooting quello di ieri mattina, fresco e divertente, e in quanto a risultato finale: qualche ora di sano divertimento fotografico in ottima compagnia che ha portato anche a risultati più che interessanti.
Cristina, la ragazza protagonista degli scatti, mi ah subito ispirato fin dalla prima occhiata una doppia serie di foto, in cui far emergere due diversi lati della sua personalità.
Il candore e la dolcezza di una bellezza tutta acqua e sapone e un insospettabile lato più trasgressivo, aggressivo e rock.
Due anime in uno stesso corpo, due modi di essere assolutamente in contrasto tra loro eppure perfettamente amalgamati.
Due anime in uno stesso corpo, due modi di essere assolutamente in contrasto tra loro eppure perfettamente amalgamati.
La "difficoltà" di questo shooting si è concentrata tutta nella gestione della ragazza: Cristina non è una vera modella ma, semplicemente, una bellissima ragazza che, pur avendo avuto modo tante volte di farsi fotografare dalla sua migliore amica (che ci ha seguito anche ieri per tutto lo shooting dispensando utili consigli all'amica), un pò per il proprio carattere, un pò per la novità del servizio stesso e la presenza di più figure che si dedicavano a lei, ha avuto qualche momento di imbarazzo iniziale. Imbarazzo che è stato necessario sciogliere per tirar fuori il meglio di lei.
Lo shooting era stato pianificato già da qualche giorno, sia nelle linee guida dell' abbigliamento (tutto guardaroba di Cristina) e sia del make up da realizzarsi (e Silvia Botte - make up artist - ha fatto un ottimo lavoro nel scindere così bene le due personalità della modella).
Causa improvviso caldo di questi giorni ho deciso all'ultimo momento di cambiare una location, sicuro di non trovarvi zone di ombra (eravamo anche un oretta in ritardo rispetto alle previsioni).
La luce naturale è stata più che sufficiente e non ho voluto utilizzare alcun flash aggiuntivo e/o altri strani elementi: una cosa che ho imparato sul campo è che più si riesce a non complicarsi la vita con inutili aggeggi, meno il soggetto si sentirà intimidito e sotto pressione.
La luce naturale, quando presente in quantità sufficiente e quindi ben gestibile, è più che consigliata per ottenere buoni risultati. Quanto realizzato, almeno dal mio punto di vista, mi soddisfa in tal senso.
Cristina si è pian piano sentita a suo agio e io non ho avuto minimamente problemi di gestione, potendomi concentrare al 100% su di lei senza disperdere la mia attenzione su altri problemi collaterali (flash, pannelli, batterie, regolazioni varie esterne ...)
Cristina si è pian piano sentita a suo agio e io non ho avuto minimamente problemi di gestione, potendomi concentrare al 100% su di lei senza disperdere la mia attenzione su altri problemi collaterali (flash, pannelli, batterie, regolazioni varie esterne ...)
Anche la scelta di utilizzare quasi esclusivamente il tele mi ha permesso di mantenere una certa distanza di non-invadenza che ha giovato moltissimo alla resa finale del servizio.
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