Penso di aver perso il conto di quante volte abbia intitolato un post in questo modo (o similarmente) ma non importa...al massimo mi auto-pagherò una multa per violazione dei diritti :)
La notizia di qualche giorno fa del licenziamento di tutto lo staff fotografico del Sunday times di Chicago (e conseguente incarico fotografico ai reporter stessi) mi ha fatto riflettere, parimenti al prezzo di lancio del nuovo super zoom professionale Canon 200-400 f4 L. Cosa c'entrano queste due notizie assieme? Bhe, per me c'entrano, eccome se c'entrano.
Da una parte c'è l'applicazione pratica dell' "essere un professionista" e dall'altro la teoria. La pratica ci dice che ormai la qualità richiesta in ambito di reportage giornalistico è pari a quella che può offrire un buon smartphone (iphone 4s-5, Galaxy S etc) e che quindi professionisti super attrezzati e preparati iniziano a fare il loro tempo.
D'altro canto le ditte, di cui prendo ad esempio Canon solo per motivi temporali, continuano a sfornare oggetti dai costi proibitivi spacciandoli per ottiche di cui un professionista non può fare a meno.
Mettendo assieme queste due informazioni è chiaro che c'è qualcosa che comincia a non tornare. Se un quotidiano (sia cartaceo che online) inizia a preferire la velocità della condivisione alla qualità pura (la resa della stampa di un quotidiano è ridicola; non ho mai capito perchè i reporter locali girino con reflex da 1000 mila euro ad esempio) non è plausibile che attrezzature costosissime vengano ancora come fondamentali per svolgere determinate incarichi.
Valutiamo bene cosa ci serve per fare le nostre foto, il nostro lavoro e tiriamo sempre le somme, in anticipo di ogni nuovo incarico. Spese, ritorno economico, usura attrezzatura, rischio: il 90% delle volte probabilmente non ne varrà la pena, ma ci sarà sempre qualcuno pronto a farlo ugualmente.
In tutti i casi, io non me la sento di colpevolizzare quelli del Sunday, che hanno semplicemente tirato le loro conclusioni in base ad un rapporto richiesta-esigenza-costi-risultato. Rimanere sul mercato spesso significa saperlo leggere ed prevederlo, e questo deve valere anche per chi lavora in certi rami.
Che il futuro della comunicazione per immagini stia passando per altri lidi e non più per gli zaini pieni di ottiche favolose e costosissime lo si doveva iniziare a capire già da un pò.
Ma dove eri finito? Iniziavo a preoccuparmi.
RispondiEliminaAd ogni modo è un'associazione, quella del Sunday e Canon, che trovo parecchio pertinente ed acuta. Non ci avevo pensato.
ero in ferie... sono stato un pò a casa mia con moglie e cognato :) dai un occhio alle foto, c'è il link da qualche parte. ciaooo
RispondiEliminaLa diffusione delle immagini (spec Reportage) ormai vira sul web dove non è richiesta una qualità eccelsa, ma battere il competitor.Il grande sensore e ottica preziosa, secondo me, sono imprescindibili se si stampa in grande formato o si fa un libro fotografico etc...Qualità Vs Velocità (tralasciando la foto in se).Probabilmente verrà un tempo in qui velocità e qualità andranno insieme
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