E' finita la settimana di ferie e con essa anche un periodo abbastanza spensierato che mi ha dato modo di riflettere e prendere coscienza delle scelte fatte, fotograficamente parlando, negli ultimi giorni.
Il grosso, grossissimo problema, attualmente è quello di avere una Ferrari incompleta... come se avessi il motore ma non avessi le gomme adatte a portarla in pista.
La A900 è una belva. Ha un sensore mozzafiato e dei colori spettacolari. Produce file a 3200 Iso di qualità eccellente e ha lo stabilizzatore integrato. Era quello che volevo. Anzi, esattamente quello che volevo.
Quello che non volevo era dover rifare il corredo ma, in fondo, non si può mica pretendere di avere la moglie ubriaca e la botte piena, no?
Iniziato un lungo, faticoso e metodico processo di selezione e valutazione tra siti specializzati e profili di utenti vari sono giunto alle seguenti ed illuminanti conclusioni:
prendere la A900 è stata una ottima mossa. il corredo lo si farà piano piano, serve da subito però il necessario, ossia un fisso normale e uno zoom tutto-fare.
Il primo non è stato un problema, un bel Minolta 50mm è già stato ipotecato. Lungi dall'essere un ottica professionale è una lente eccellente con una ottima resa su FF: quello che mi ci volev. ossia poca spesa e tanta resa.
Per lo zoom invece, tragedia. Uno zoom di buona qualità è già un miraggio (e qui olympus ha da insegnare parecchio) se poi pensiamo al formato 35mm, peggio che andar di notte.
Con budget intorno ai 500€ di prende qualcosa di mediocre... ma gira e rigira ecco la (presunta soluzione) : GINO.
Gino aka Minolta 28-135 AF 4-4,5
E chi sarebbe Gino? Gino è il simpatico nomignolo con cui viene indicato il Minolta 28-135 4-4,5, uno dei cavalli di battaglia della casa giapponese negli anni 90. Mi guardo un pò intorno, consulto un pò di recensioni... sembra l'uovo di colombo. Ottimi colori, grande resa nonostante i 25 anni (!!!), unici nei molta aberrazione nel controluce e una maf minima molto elevata. I prezzi di mercato per esemplari in buono stato sono bassi... si può fare.
Non so per quale motivo però, ho voluto andarci con i piedi di piombo. 150€ non saranno tantissimi, ma a buttarli via non è che ci goda tanto. Mi è venuto quindi in mente un mio conoscente ex utilizzatore Sony cui chiedere consiglio e, indovinate un pò, aveva proprio un Gino da darmi (me lo ha proprio regalato!!!).
Ok, è un pò malconcio, ma per fare una prova andava più che bene. Impressioni confermate. ottima resa, colori mozzafiato, ma 1,5 metri di messa a fuoco minima no, assolutamente no.
Senza contare il peso (è tutto in metallo, tutto!!). Ciao, Gino, è stato un piacere, ma non sei quello che fa per me.
Che fare? guarda e riguarda ecco la soluzione. Minolta 24-105 D 3,5-4,5 in ottime condizioni, lente del 2000 che fu poi riproposta identica da Sony proprio come kit con la A900. Uno zoom kit onesto ad un prezzo onesto. Ai tempi della Canon, quando presi la mia prima Full Frame avevo il 28-135 IS. Ecco, mi aspetto una resa simile, forse migliore di quella ottica con cui, ricordo, feci comunque ottime foto. Non mi posso aspettare la resa di un 24-70 Zeiss (che prima o poi arriverà), ma a 1/10 del prezzo direi che qualche compromesso ci sta... e poi c'è Lightroom per correggere un pò di vignettatura no? Altrimenti a cosa serve stò digitale e tutte le magie del software?
Se, e dico se, questo set up andrà bene, ci sarà il grosso investimento su un bel 70-200. Eh, insomma, una eccellenza me la potrò pure concedere o no? ;)
Insomma, la nuova arrivata ha portato un pò di trambusto, ma ha fatto bene. Devo ammettere che le semplificazioni di casa Olympus, unitamente ad un sensore piccolo e praticamente senza micro-mosso mi avevano un pò fatto sedere sugli allori (sbagliare una foto con la E-3 non era facile, devo ammettere). Cambiamenti che vanno ad influenzare anche il workflow data la mole di dati da gestire e lo spazio da ottimizzare, ma di questo ne parliamo una altra volta.
Ammazza, sei in pieno parto da corredo... Ti sono nel cuore :S
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