L’abito non farà il monaco ma una buona copertina fa vendere libri e anche dischi o, per lo meno, ci mette del suo. Nel caso di questo Erasure of Color, infatti, la copertina è stata determinante. Avevo distrattamente visto un paio di recensioni di questo Erasure of Color ma in nessuna delle due il voto aveva attirato la mia attenzione in particolar modo. Era stata proprio la copertina a darmi il primo segnale eun rapido assaggio del singolo proposto mi avevano definitivamente fatto drizzare le antenne.
Aversed, Erasure of Color (2025)
Descritti come una svedish-death metal band melodica (benchè originari di Boston), gli Aversed si dimostrano, sin dalle prime battute del disco, molto scomodi in questa descrizione e definizione.
Se volessi sintetizzare (ma davvero molto molto) potrei dire che questo disco rappresenta tutto quello che gli Arch Enemy provano -inutilmente - a realizzare da 20 anni a questa parte, ma anche in questo modo starei sminuendo il lavoro di songwriting che si cela in questa vera perla.
Dato l’illustre paragone è abbastanza chiaro che anche in questo caso siamo al cospetto di un gruppo metal (molto tirato come ritmiche) che si appoggia alle perfomance della vocalist, sia per il pulito che per il growl e al gran lavoro delle chitarre Contrariamente al banalissimo corso intrapreso dall’ex gruppo degli Ammot bros, però, gli Aversed costruiscono i loro brani mescolando sapientemente death, black, armonia e violenza con un alto tasso di tecnicismo: a tratti sembra di ascoltare i migliori Obscura, altre i primi Dark Tranquillity con varie od originali divagazioni.
Non sono un grande fan del cantato pulito usato, soprattutto quando usato a sproposito, ma devo ammettere che i nostri ne fanno un uso magistrale, affiancato da un growl feoce e lacerante dando ad ogni singolo brano una propria identità ben precisa.
Sull'entusiasmo della scoperta di questo “Erasure...” mi sono procurato anche il primo CD degli Aversed “Impermanent” ma l’ho trovato troppo acerbo e intricato, sicuramente premonitore dello sviluppo interessantissimo della band ma ancora grezzo e incomprensibile intricato a tratti.
Erasure of Color si candida, per quanto mi riguarda, ad uno dei migliori dell’anno 2025 che, ad oggi non ha lesinato uscite interessanti e ottime sorprese. Sarà davvero dura a fine anno trovare i migliori. Molto consigliato.
Formazione (2025):
Martin Epstein – Bass
Sungwoo Jeong – Guitars, Vocals
Alden Marchand – Guitars
Jeff Saltzman – Drums
Sarah Hartman – Vocals
Bandcamp
Nessun commento:
Posta un commento
Si prega di lasciare commenti riguardanti gli argomenti pubblicati. Mi riservo la facoltà di eliminare messaggi indesiderati.