// Panasonic GX80 - Impressioni di Uso

[Parte I - Street Photos]

Negli ultimi giorni ho avuto modo di portare a spasso per le solite passeggiate fotografiche una nuova macchina fotografica, una nuovissima Lumix GX80. Mi sono divertito a testarla nelle situazioni comuni in cui scatto solitamente per avere un confronto diretto con le macchine che sono solito utilizzare, delegando i test più tecnici alla ottima recensione di Damiano che potete leggere su Promirrorless.it.

Ma prima di addentrarci nelle considerazioni, parliamo un pò di questo piccolo mostriciattolo tecnologico della casa nipponica.





Panasonic, da anni, assieme ad Olympus, è stata fondatrice del consorzio quattroterzi, prima, e Micro4/3, in seguito, proponendo da sempre prodotti con una particolare vocazione al video professionale e di qualità.

Ho già posseduto apparecchi a marchio Lumix e mi hanno sempre lasciato un ottimo ricordo (la GH2, prima, La G6 dopo) e questa GX80 sembra non farà eccezione.


La novità principale di questa macchina, che di fatto è una versione "lite" della sorella maggiore GX8, è la presenza in contemporanea sia dei video in standard 4K, sia della stabilizzazione di immagine direttamente sul sensore. E si, seguendo l'ottimo percorso tracciato dalla "cugina" Olympus, anche Panasonic ha iniziato ad introdurre un sistema di stabilizzazione sul sensore, a 5 assi, che, lo dico subito, funziona egregiamente (almeno al pari delle ultime Olympus, e scusate se è poco). 

Dalla sorella maggiore la GX80 eredita quindi  la stabilizzazione, la qualità video e la "shape" in stile telemetro, mentre manca della presenza del nuovo sensore da 20mpx e del mirino a pozzetto. Rimane tuttavia una macchina solida, ben costruita e dalle caratteristiche moderne e molto interessanti.




Ho portato con me, nella solita configurazione da passeggio, la Gx80 per qualche uscita in accoppiata con lo Zuiko 17mm f1,8  e il Panasonic 25mm 1,7. la macchina si è comportata in maniera abbastanza analoga con entrambe le lenti, confermando la massima interscambiabilità del sistema micro43.

La prima sensazione che ho provato è stata molto piacevole: la macchina è solida e compatta, costruita bene. Si capisce subito che è un prodotto di gamma medio-alta. Il display, basculante, è ottimo (touch) e leve e ghiere varie hanno una ottima costruzione senza "giochi" sospetti. Il mirino, come nella tradizione delle macchine in stile telemetro, è completamente spostato di lato, e lascia spazio sia alla slitta flash che ad un piccolo lampeggiatore pop-up (comodo averlo sempre dietro, non si sa mai). In prossimità dell'impugnatura c'è un comodo rigonfiamento che agevola la presa delle dita.






La qualità di immagine è buona, molto buona. I colori, un pò più saturi di quelli Olympus, sono ottimi. La sensazione di scatto è molto buona, con un otturatore silenziosissimo ma ben reattivo. Anche la velocità di accensione è ottima: la macchina è subito pronta a scattare


La GX80 ha inoltre la possibilità di estrapolare singoli fotogrammi a 8mpx direttamente dal video. Se detto in questo modo può sembrare una sciocchezza, posso affermare con una certa fermezza che questo sarà il futuro non troppo lontano della fotografia. La qualità e la semplicità di uso di questa modalità lascia poco spazi a dubbi. Quando arriveranno standard video e apparecchi in grado di registrare singoli frame con più megapixel (questione di mesi ormai) la fotografia potrebbe subire una trasformazione davvero radicale: Panasonic è sicuramente in prima fila in questo contesto.





Due appunti però li devo fare: il mirino, l'EVF, è sottotono rispetto alla macchina. Non si pretende un mirino elettronico come quello della Leica SL, ma neanche così. Il grosso problema è un certo ritardo che si traduce in striature viola all'interno dell'immagine (una specie di effetto fantasma, se ci si sposta velocemente). Sia chiaro, il mirino funziona e svolge benissimo il suo dovere, ma mi aspettavo qualcosina in più (sarò troppo abituato a quello della EM-1 ormai...). Il secondo appunto riguarda il sensore, il "solito" 16 mpx. Avrei preferito la presenza del nuovo che avrebbe sicuramente sprigionato performance un pò più moderne ( 16 mpx sono attualissimi ma la gamma di questi prodotti è satura di queste caratteristiche).

Al momento in cui scrivo, però, prendo atto che il divario di prezzo tra la GX80 (conosciuta anche come GX85 su alcuni mercato esteri) e la GX8 è molto salito rispetto al lancio, rendendo di fatto la nuova Panasonic particolarmente apprezzabile e facendosi perdonare qualche piccola mancanza.






Mi sento di consigliare in particolar modo questa macchina a utenti Olympus (con ottiche quindi nn stabilizzate) che vogliano provare una Lumix. Con la GX80 potranno continuare ad utilizzare le loro lenti preferite sfruttando l'ottima stabilizzazione del sensore, usufruendo di un comparto video di primo livello e all'avanguardia e in generale di un ottimo mezzo fotografico. 




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