Il sistema Micro4/3. La verità.

Ha da poco compiuto un anno la scelta radicale fatta di cambiare completamente il mio corredo fotografico per passare ad un più inusuale marchio Olympus, rispetto ai soliti noti. Chi mi legge e mi conosce da tempo sa che non sono nuovo al marchio in questione avendolo già usato, professionalmente, agli esordi della carriera.




Ho già scritto tante volte del sensore piccolo, della differenza di pdc, etc etc, ma è un punto su cui ci si arena continuamente. Non è possibile portare a segno una discussione su questo marchio senza incappare nella solita frase "sì ma il sensore è piccolo".



Ho quindi, col senno di poi, elaborato una mia strategia, un mio personalissimo modo di intedere e usufruire al meglio del mondo Micro43 che, ricordiamolo, include tutto il mondo Panasonic Lumix.
A conti fatti penso che l'errore più grosso commesso dai brand in questione sia stato proprio quello di voler mantenere un certo confronto con il mondo del 35mm, introducendo il concetto di equivalenza direttamente nelle specifiche tecniche delle proprie lenti. 






Vi dirò invece come affrontare serenamente la faccenda, fidandovi solamente dei vostri occhi. Semplicemente sarebbe sufficiente vendere le lenti per quello che fanno e non per quello che fanno in relazione a formato più grande.
Con l'uso pratico, di tutti i giorni, scelgo l'obiettivo da montare SOLO basandomi su quello che mi serve fotografare. Il concetto di usare il 75mm che però è una specie di 150mm, non mi appartiene più. So che con quella lente ottengo quel certo risultato e la uso quando mi serve. Idem il 45mm o il 17mm etc etc.



Trovo davvero poco interessante starmi a fare tutti questi problemi di equivalenze, distorsioni, etc etc quando all'atto pratico a me serve far entrare della luce ed ottenere l'immagine che ho in mente di prendere. 




So che il 40-150 mi permette di fotografare da lontano, e lo metto su quando mi serve quel tipo di foto. Non mi interessa assolutamente nulla se è un 150, un 300 o cosa altro. Mi interessa che inquadri e che prenda la foto che mi serve.
A che mi serve sapere che l'apertura del diaframma è relativa come pdc rispetto ad un altro formato? Le informazioni che mi servono le ho: ho una certa apertura per far passare la luce che mi serve e ottengo una foto così... se ho bisogno di sfuocare di più devo trovare o un altro obiettivo, o un altro modo per farlo (e ci sono). A che mi serve sapere che su un altro formato si può fare con un obiettivo simile al mio? Ho una attrezzatura che mi da dei risultati (fantastici) il perchè si debba continuamente rapportarsi ad altro è un mistero, un subdolo meccanismo che si innesca quando si passa più tempo a leggere di forum e riviste pseudo tecniche che a scattar foto o guardare mostre e libri.



Provate a ragionare in questa maniera, entrate in un negozio di fotografia e fate qualche prova. senza preconcetti. All'atto pratico a cosa vi serve sapere altro?
che il 35 mm  sia lo "standard" è comunque una convenzione. Gli utenti medio formato si fanno molti meno problemi. Hanno le loro lenti, le usano per quel che servono. Lo stesso dovrebbe essere per gli altri. 

Un giorno farò questo esperimento, e lo farò davvero. Preparerò delle stampe realizzate con formati diversi di sensori e macchine fotografiche, e poi le lascerò alla rinfusa su un tavolo. Voglio vedere in quanti saranno davvero capaci di stabilire la "qualità" delle stampe da m43.

La verità è che tutti i formati attualmente in commercio hanno limiti e vantaggi. Nal mio caso specifico la bilancia pende pesantemente verso i vantaggi e quindi i limiti cerco di superarli con la pratica, la previsione del problema, una maggiore attenzione in fase di scatto.



Una delle domande più inutili, infatti, è proprio "con che macchina e obiettivo l'hai fatta?" come se il possedere lo stesso obiettivo fosse motivo sufficiente per riuscire replicare lo scatto. A volte, lo ammetto, rispondo a caso, proprio perchè non trovo interessante questo genere di conversazione che va a parare su parametri assolutamente inutili.

Trovo il fotmato Micro43 eccezionale nel reportage (in cui includo anche eventi e wedding), ritratto (per la notevole libertà che offre nella gestione del soggetto che non resta terrorizzato dinanzi ad una specie di Panzer armato), street (dove si è praticamente invisibili). 
Insomma, il succo è, usate le attrezzature per quello che danno, non per quello che avete letto o pensate che facciano in relazione ad altro materiale che neanche conoscete. Ciao ciao.


p.s. le foto di questo articolo sono fatte con formati misti.  

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