// Panasonic Nocticron 42,5 mm 1,2 VS Zuiko 75mm 1,8

In questi giorni ho avuto modo di provare due delle eccellenze nel corredo m4/3, due ottiche che, indipendentemente dal partito preso, fanno vedere sorci verdi anche alla concorrenza più blasonata.
Lo scopo di questi test era più che altro fare delle valutazioni di tipo oggettivo sulla qualità e sull'utilità di queste lenti in rapporto ai loro prezzi di listino non proprio "for all".



Come ho già detto più volte uno dei limiti del sensore m4/3 è una certa mancanza di profondità di campo, ossia quell'effetto per cui il soggetto risulta ben staccato dallo sfondo, e non solo. 
Nel corso degli ultimi anni, da prerogativa di poche ottiche e quindi di corredi di livello professionale, questo tipo di immagini ha avuto un vero boom modaiolo, al punto che la percezione comune dell'osservatore occasionale identifica questo tipo di immagini con una foto ben riuscita. Non è proprio così. Sono veramente poche le immagini e i soggetti e le situazioni che si avvantaggiano di questo tipo di scelta compositiva, mentre è davvero facile raggiungere la saturazione con immagini confuse dispersive e molto uguali tra loro. 
Fatta questa premessa, che poi è stata la base della mia considerazione quando ho deciso di cambiare formato e corredo qualche mese fa, possiamo continuare con l'argomento del giorno.

Durante la prova sul campo dell'altro giorno avevo evidenziato una certa simpatia per il 75mm rispetto al 42,5 e probabilmente, in una altra situazione similare, penso che le mie considerazioni sarebbero analoghe. Tuttavia ho avuto modo di apprezzare al meglio il Nocticron nell'uso comune e devo dire che l'ottica è veramente strepitosa.

Nocticron 42,5 f/1,2

E' difficile fare un confronto diretto tra le due, data la differenza di focale (85mm contro 150m equivalenti) e di conseguenza molte considerazioni non possono essere valide per entrambe.  Il Panasonic ha, nella fascia dei mediotele le migliori prestazioni in assoluto e soprattutto la resa più vicina a quella di una lente full frame. Senza mostrare gli Exif di scatto  è quasi impossibile stabilire se la foto sia stata effettuata con una macchina full frame o meno. Quindi, per gli amanti del fuori fuoco estremo, il Nocticron è decisamente LA scelta.

Zuiko 75mm f/1,8

La qualità delle due lenti è indiscutibile. Lo sfuocato del 75mm è ottimo, ma serve lo spazio giusto per utilizzarlo (data la lunghezza focale) e un pò di attenzione, anche in questo caso, nella scelta del soggetto e della sua posizione per evitare un eccessivo senso di compressione.

Diventa più che altro una questione di gusto personale e tipo di utilizzo propendere per l'una o per l'altra, considerando che, come ho fatto io, con i soldi nel Panasonic si possono acquistare sia il 75mm che il 45mm, comprendo quindi più situazioni.


Ecco un esempio estremo di fuori fuoco di un 85mm 1,4 su Full Frame 

Ma un uso attento dei propri mezzi porta risultati comunque ottimi (25mm f/1,8)


Se dovessi scegliere UNA unica soluzione, probabilmente farei lo sforzo e sceglierei il Panasonic Nocticron. La grande luminosità, lo sfuocato, la pdc, etc lo rendono perfetto per dare "quel" look diverso alle proprie foto. Ma poichè ho scelto diversamente è chiaro che ho fatto considerazioni diverse. Il 75mm è il giusto mix tra lungo e sfuocato che cercavo, mentre per il resto mi faccio "bastare" il 45mm. 
Teniamo presente che il Panasonic costa come una ottima Full Frame usata + un buon 85mm 1,8, soluzione, questa ultima che non escludo a priori per un prossimo futuro in cui serva qualcosa di più specifico. Attualmente, per comodità, qualità e versatilità l'attuale corredo è imbattibile.

Alla fin fine della fiera la conclusione non c'è. L'ideale sarebbe possedere entrambe le lenti ma non è una spesa per tutti e, data la natura estrema delle stesse, non sarebbe comunque un investimento giustificabile. 
Quello che il 75 perde in luminosità lo guadagna in lunghezza focale (sfuocando di più), mentre il Nocticron permette scatti sensazionali in ambienti di dimensioni normali e con qualsiasi tipo di luce (f/1,2 con pdc equivalente di circa f/2 è una vera manna).

La verità è che ognuno può trarre il meglio da quello che ha, come sempre. Spesso un risultato più o meno entusiasmante deriva semplicemente da come abbiamo usato i nostri strumenti, dalla scelta dell'ora, della location, della nostra posizione rispetto al soggetto etc etc. Sicuramente un sensore grosso agevola questo tipo di effetto ed è forse anche il motivo per cui troppi incapaci pensano di essere diventati degli artisti.


Ringrazio i modelli delle foto. Mio suocero Marco e mio figlio Michele :)


www.ugobaldassarre.com

1 commento:

  1. Mi piace il tuo articolo,

    anche io ho scelto il 75mm....ma so gia che prima o poi anche il noctircon sarà della partita

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