// Olympus EM-1 e EM-5 | Prova sul campo ufficiale.

Come sapete da un paio di settimane sono tornato ad utilizzare attrezzature Olympus. Nonostante il buon senso avrebbe suggerito di tenere un sistema misto, la praticità di un unico sistema ha avuto la meglio nella scelta definitiva del nuovo corredo. Se servirà un sensore più grande, più avanti, si vedrà (vediamo che cosa combina Sony intanto con la gamma FF mirrorless).



Stefano e Viviana - Tignale (Lago di Garda) Maggio 2015

Nonostante tutto, però, non era ancora avvenuto il battesimo del fuoco per il nuovo corredo, ma questo week end abbiamo subito posto rimedio con il primo incarico ufficiale (e anche discretamente impegnativo vista la lunga trasferta). Vediamo che cosa è successo.


Il corredo utilizzato è stato quasi esclusivamente composto dai due corpi macchine con VG montato e Zuiko 12-40 Pro e Zuiko 40-150 Pro. Solo per pochi scatti ho utilizzato il 25mm e il 45 mm fissi.
Dal punto di vista pratico la EM-1 è nettamente superiore per ergonomia alla sua sorella minore. L'ammiraglia Olympus è perfetta in mano, anche in mani grandi come le mie. Non so come abbiano fatto ma è piccola ma allo stesso tempo "grande", I comandi sono collocati alla perfezione, tasti, leve, interruttori, tutto sotto mano. L'impostazione da "professionale" si avverte in ogni dettaglio. 
La Em-5 è molto meno ergonomica, e senza il suo vertical grip sarebbe davvero un disastro per me. Ma  l'impugnatura svolge perfettamente il suo dovere e la rende molto comoda, grazie soprattutto alla ghiera frontale che si viene a trovare in posizione molto più comoda.

 Crop - i dettagli dello zoom standard Pro 12-40 2,8 sono impressionanti.

In quanto a qualità di immagine le due macchine sono molto simili, al punto che le utilizzavo indifferentemente: entrambe dotate dell'ottimo 5-axis permettevano scatti con tempi lunghi, anche lunghissimi, relativamente alle focali utilizzate! E qui, però una prima nota dolente! Il consumo delle batterie con lo stabilizzatore attivato è molto alto, e dato che già di loro le batterie non sono troppo capienti e i mirini elettronici consumano parecchio, l'autonomia è parecchio funestata tenendo sempre attiva la funzione dei stabilizzazione.

I due zoom si sono rivelati della "armi". Letali, oserei dire. Affilati come rasoi già a tutta apertura con una velocità di autofocus impressionante: certo, bisogna sempre ragionare in termini di crop 2x e pdc ridotta, ma i due zoom PRO di casa Olympus sono incredibili, al punto che l'uso dei fissi è risultato quasi inutile.

Crop - 1600 ISO molto molto buoni (anni luce dalla A77)

Nella mia tracolla sono riuscito agevolmente a trasportare due corpi macchina, i due zoom, i due fissi, un flash, il diffusore del flash (quello a cupola tipo Gary Fong) e c'era ancora spazioe per altra roba. Il peso totale era poco più che la sola A900 con il 24-70 e il Vg. Fantastico.

La mia operatività è stata molto alta. Usando indifferentemente mirino o display inclinabile potevo inquadrare comodamente da diverse posizioni, e in alcuni casi, spavaldamente, impugnando con una sola mano la macchina a mò di pistola!!!
Un altro punto a favore della ammiraglia è la silenziosità dello "shutter" non si sente. Se quello della M5 è quasi impercettibile, quello della M1 è morbidissimo, "soft" ma allo stesso tempo deciso... non so come spiegarlo meglio, ma è decisamente PRO.
In tutto questo, dimenticatevi della parola MICROMOSSO: in questo mondo, non esiste più. La tecnologia di Olympus libera il fotografo da diversi tabù, e permette un uso molto "coraggioso" della propria attrezzatura non essendo più legati a determinati canoni o modus operandi.

Anche la A77 mi permetteva una notevole versatilità, in fondo era una mirrorless anche lei, anche se con il tiraggio da reflex, ma il peso, fa davvero la differenza, e i sensori della serie OMD (che poi sono Sony) hanno una resa nettamente superiore ad alti ISO rispetto alla serie A di Sony (APSc ovviamente). Ieri ho utilizzato anche i 4000 ISO con ottimi risultati (foto utilizzabili).

Tutto rosa e fiori quindi? Ma ovviamente no. Veniamo ad alcuni punti negativi che in parte potranno essere sistemati con l'esperienza, in parte, si spera con un aggiornamento software :D
Il fatto che le OMD siano molto piccole, anche con l'impugnatura, implica che anche le batterie lo siano e, di conseguenza, quindi anche l'autonomia è limitata. Il problema principale sta nel fatto che, nonostante sia vero che montando il VG si possano montare due batterie, queste si vengono a trovare divise tra corpo macchina e VG: una rimane nel body, l'altra nel VG che ne ospita quindi solo una (non ha la solita slitta con due alloggi, ma un unico alloggio come se fosse la batteria del corpo stesso). 
Dal menù della macchina  è possibile scegliere quale delle due utilizzare per prima ma, in ogni caso, non si evita il problema principale, ossia quello che rende necessario smontare il VG praticamente tutte le volte per sostituire la batteria sita nel body (che prima o poi, entra in funzione).

La cosa è resa ancora più scomoda dal fatto che sul display non si vede quale batterie si sta utilizzando, ma solo un livello generico di carica (dobbiamo ricordare a mente se la prima batteria è caricadentro o l'abbiamo già esaurita), cosa che porta a parecchia confusione e panico nei primi utilizzi. Sulla A77, ad esempio, comparivano due icone di batterie, e il software indicava con esattezza quale stava andando e il livello di ognuna. Non credo sia così difficile!! 
Ieri mi sono trovato ad un certo punto con la batteria che lampeggiava e sono corso a prenderne una altra, sicuro che fosse già la seconda in esaurimento, mentre poi è subentrata l'altra... insomma, molto confusionario come sistema. Gradirei almeno una indicazione su quale batteria sia in esaurimento e se l'altra è carica o meno.

Stando così le cose, e visto le piccole dimensioni delle stesse, tropo più comodo, a questo punto, utilizzare una unica batteria, quella nel vg, tenendo l'altra di scorta in tasca: quando va in esaurimento so che è solo quella e non devo smontare l'impugnatura ogni fine serata! 
Da questo punto di vista sono rimasto un pò perplesso dall'approccio utilizzato dai progettisti, ma mi riservo di addentrarmi meglio nei menù... magari c'è qualche opzione nascosta (dubito) da attivare...

La doppietta Olympus si è rivelata una squadra vincente, in tutti i casi. Tutte le fotocamere hanno dei limiti tecnici o di progettazione, voluti o non voluti, e solo con l'uso, e la nascita di una perfetta simbiosi con esse si possono evitare con l'esperienza. Per adesso posso ritenermi soddisfatto della spesa e dell'investimento. A fine giornata la mia schiena ha ringraziato parecchio. 

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