// L'accessorio definitivo

Oggi parleremo di quello che può rivelarsi un ottimo accessorio per una grande varietà di situazioni, ossia l'accessorio fotografico definitivo.

il piccolo commando di fotografi di ieri sera.


Appuntamento alle 21,30 presso il mio studio per partire alla conquista del centro città con alcuni ragazzi del corso base. La missione era quella di fare qualche foto serale, capire come si fa una esposizione lunga, uso del cavalletto etc etc.

Alla domanda, posta qualche giorno prima sul nostro forum privato, "che cosa dobbiamo portare"è seguito un piccolo elenco di accessori, tra cui un misterioso sacchetto ripieno di riso. 
Elena mi ha preso sul serio e si è presentata con il suo cuscinetto naturale contro la cervicale ripieno di chicchi di non ricordo bene cosa (il concetto non cambia) e tra lo stupore di tutti gli altri si è trovata per le mani uno strumento estremamente versatile e flessibile.

L'idea di base era quello di usarlo semplicemente come supporto di appoggio per rendere stabile la macchina fotografica su superfici poco lineari o sconnesse (invece di comprare un costoso "manfrottino") ma con l'uso abbiamo scoperto potentissime funzionalità nascoste.

Nel giro di pochi minuti Elena è diventata rapidissima a lanciarlo per terra ed utilizzarlo a mò di cuscinetto para ginocchia per non sgretolarsi le ginocchia sui ciotoli e i "sanpietrini" che affollano il centro. La rapidità con cui ha iniziato ad effettuare questa operazione era troppo divertente. in un attimo lanciava il cuscino e vi si inginocchiava XD 


La rapidità con cui Elena ha saputo sviscerare le potenzialità del suo sacchetto (sotto le ginocchia) è stata eccellente. Con poco a volte si riesce ad ottenere molto!

L'altro uso è, ovviamente, quello previsto dal manuale delle giovani marmotte fotografe, ossia un supporto adattabile al peso della fotocamera e alla superficie (provate! è un ottimo sistema per improvvisare un buon supporto per esposizioni molto lunghe. Potete portare con voi un sacchetto vuoto e riempirlo ad esempio con della sabbia sul posto).

In caso di mal di testa o tensione muscolare, inoltre, avete già a portata di mano il rimedio (quello di Elena nasceva con funzioni terapeutiche per torcicollo).

Gli argomenti trattati sono stati:

- esposizione notturna e uso del cavalletto
- istruzioni per il montaggio della macchina sul cavalletto, non ridete (c'è stato qualche divertente intermezzo in questa occasione)
- uso del diaframma
- uso dei tempi lunghi 
- gestione Iso e WB

inoltre sono stati trattati parallelamente altri temi quali:
- come rianimare qualcuno dopo un principio di congelamento :D :D
- mantenere un certo contegno mentre si va a prendere la brioche calda alla pasticceria notturna :D

A parte gli ultimi due punti, gli altri sono stati trattati con sufficiente attenzione e i ragazzi (Elena, Pina, Elisa e Luca) si sono comportati molto bene.
Come tutte le volte, anche in questa occasione si sono resi conto che alla fine per passare una bella serata in compagnia della nostra macchina fotografica basta poco, solo la compagnia giusta per non affrontare in solitaria la missione.

Mi auguro quindi di essere riuscito anche a motivare qualche occasione di ritrovo spontanea in più.


Informazione di servizio:
il prossimo corso è previsto per la fine di gennaio 2014. ci sono ancora posti disponibili :)

info@ugobaldassarre.com

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