// Vita da Fotografo

Dedicato a tutti quelli che pensano che fare "le foto" sia una cosa semplice del tipo prendi-su-la-roba, vai, scatti, e zack!!! fatto.

Domenica insidiosissima quella del 16 settembre. Ad un lavoro già abbastanza complesso di suo nel pomeriggio sono riuscito ad aggiungere anche una sessione mattutina: era un lavoro portfolio che mi interessava particolarmente e solo in questo giorno si sono verificate una serie di convergenze astrali che hanno reso possibile l'opera. Si stringono i denti, e si inizia sebbene in qualsiasi altra condizione avrei rimandato. 


dalla sessione pomeridiana :) (foto di Marianna Altieri)


Sveglia alle 6,15 am. Caffè, colazione. Altro caffè. controllo attrezzatura, controllo memory card, controllo batterie (ovviamente caricate la sera prima), controllo internet mattutino, svariati tentativi di riprendere una parvenza di umanità (al risveglio non è che sia particolarmente presentabile, cosa che non sono del tutto sicuro di risolvere anche durante la giornata). Si va. Carico la macchina alle 7,40 circa con zaino attrezzatura completa, stativi e ombrellini, pannello(ne) riflettente, borsa accessori flash. Il terrore che si era impadronito di me era di non riuscire ad avere il tempo necessario tra una sessione e l'altra di tornare a casa con un giusto margine di tempo per cui mi porto dietro TUTTO quello di cui potrei aver bisogno fino alla sera.
Passo a prendere la truccatrice (Slipknot a tutto volume nel tragitto sempre per cercare di riprendere i sensi) e ci dirigiamo verso la location predestinata al servizio, a una 20ina di km da Parma, località Arola. 
La prima modella, Elena, con una preziosa assistente, Giorgia, sono già sul posto. Mentre iniziano le grandi manovre per il trucco, faccio il consueto sopralluogo per individuare punti utili e studiarne la luce. 
E' una giornata meravigliosa, anche troppo, il sole è fortissimo, e quindi poche le zone utili (mai una volta che ci sia il cielo un pò nuvoloso quando mi serve). Valuto seriamente di utilizzare gli interni di un salone anche, in fondo ho tutto il necessario.
Iniziano i primi piccoli problemi logistici: la proprietaria del B&B è ancora impegnata con le colazioni, molti ospiti sono ancora nelle camere, per cui ci dobbiamo arrangiare a recuperare l'acqua.
Per fortuna di li a poco otteniamo l'accesso parziale ad una camera.


me @ work (foto di Giorgia Freddi)

Verso le 9.30 arriva Sara, accompagnata dal suo compagno, il cui sguardo rivela qualche pensiero poco carino per quella levataccia probabilmente, quindi, diretto al sottoscritto. 
In realtà la splendida giornata, il giardino baciato dal sole, e l'aria di relax che permea il tutto lo rimettono subito di buon umore (d'altronde era molto, ma molto meno "sgruso" del sottoscritto al risveglio di qualsiasi mattina). Sara è velocissima, in 5 minuti ha sistemato la sua postazione vestizione, estratto gli abiti ed è pronta ad accogliere Elena che di li a poco viene liberata dalla zona trucco. Si inizia.


il primo set (Foto di Giorgia Freddi)


Verso le 11.00 Annalisa è quasi pronta, Elena ha terminato la sua sessione e con Giorgia e Tatiana (la mua) tornano a Parma. La metà dell'opera è conclusa, siamo stranamente, in perfetto orario. 

Inizia a crescere dentro di me la convinzione che forse, dopotutto, mi ero preoccupato inutilmente. La mattinata scorreva tranquilla, tra foto, qualche chiacchiera e una organizzazione molto funzionale. Nel pomeriggio avrei avuto modo e tempo di pentirmi amaramente di questo pensiero.

La location intanto si è riempita di nuovi arrivi. Alessia, wedding planner, che ha appuntamento con un paio di coppie di sposi e una altra sua collaboratrice si uniscono agli ospiti della casa.
Ci salutiamo, riusciamo a trovare il tempo di parlare un attimo di un imminente lavoro che ci coinvolgerà entrambi, e ripartiamo con le foto tra i nuovi presenti che divertiti osservano il set.
Alessia, meglio di un moderno Mac Giver riesce a creare un bouquet, per il set fotografico.

Saluti, ringraziamenti, baci e abbracci, alle 12.50 circa il lavoro è finito. Si torna a casa (non senza aver prima effettuato una pausa caffè al primo bar utile). 

Nel preciso istante in cui varco la soglia di casa sento tutto il carico della giornata. La levataccia mattutina, lo shooting, la tensione. la stanchezza si impadronisce di me, ma entro un ora e mezza devo essere di nuovo operativo, e forse più di prima. 

La seconda parte della giornata prevede un servizio fotografico presso un negozio di capi di abbigliamento della zona organizzato come una sorta di casting aperto a chi voleva partecipare. Le ottimistiche stime di partecipazione da parte dell'organizzatore, che ritenevo abbastanza pompose, si sono rivelate, tragicamente, realistiche. Ok, non erano 100 modelle, ma erano molte di più di quante avessi potute comodamente gestirne. In due.

Vado a prendere Marianna (anzi, Santa Marianna visto quello che l'aspettava e che ignara si era offerta di affrontare) che arriva leggermente in ritardo. Poco male, penso, in fondo stiamo andando con largo anticipo per organizzare il mio banchetto informativo, esporre con calma il materiale pubblicitario etc etc. Se potessi, vi farei sentire la mia risata isterica in questo preciso momento, dopo aver appena scritto le tre righe qua su.

ore 15,45 arriviamo sul posto, già gremito di gente che aspettava trepidante l'arrivo del fotografo. 
Se volete mettere un annuncio su un quotidiano ed essere sicuri che la gente lo veda,  usate i piccoli annunci economimci (si quelli dove ci sono i matrimoniali etc): risultato garantito. In qualche modo (2 minuti) riesco a organizzare il banchetto (non è esattamente come lo avevo previsto, ma poco importa, non c'è tempo). Realizzo in quell'istante che il non aver portato materiale informatico-elettrico dimostrativo, ma solo cartaceo, era stata la cosa più furba che avessi potuto fare.

Si inizia a fotografare quindi? Non ancora. Non è mica così semplice. Con così tante persone, foto che finiranno sul sito del negozio, sul mi, etc, servono assolutamente delle liberatorie firmate dai maggiorenni in persona o da chi per loro se minorenni. Estraggo dalla borsa il malloppo di liberatorie accuratamente preparate nei giorni scorsi e mi accorgo che sul tavolo ci sono anche le liberatorie del negozio. Poco male (anche se in realtà non era inizialmente stata studiata così) se non fosse che bisognava recuperare tutti i modelli/e per far firmare la mia liberaratoria, anche (e spiegare il perchè, percome, etc etc).
E qui un ringraziamento a Giulia (modella in attesa di iniziare) che si è improvvisata mia segretaria, mentre io riorganizzavo le idee e mi preparavo al lavoro.

Marianna, la mia amica-assistente, era nel panico più totale. Penso che se avesse potuto si sarebbe nascosta per il resto della giornata per poi emergere solo alla fine. E' un pò la reazione tipica quando ci si trova ad avere a che fare con tante persone ansiose di essere fotografate. Ti trasmettono un pò di ansia.
Provate a mettere una annuncio di casting fotografico aperto a tutti, e poi capirete :)


Giulia in posa... siamo ormai in conclusione :) 

Non senza qualche piccolo ulteriore disguido, qualche problema di scaglionamento dei partecipanti (ma d'altronde ce ne erano davvero un bel pò) e la mia schiena che ogni tanto chiedeva pietà, tra foto in esterna, tra le macchine sportive, quattro chiacchiere, risate, si è riusciti a fare tutto, bene, e anche in questo caso, entro i tempi previsti. 

Ore 20.00 rientro a casa. Varco la soglia di casa, ma questa volta mi sento già a pezzi. I piedi si rifiutano di tenermi su un minuto ulteriore. Bacio mia moglie. Mi impossesso della doccia. Mi butto sul letto e SBAM! RiprendO i sensi alle parole "è pronta la cena" e poi buio totale fino a stamattina :)


Conclusioni:

- Armatevi di pazienza, tanta pazienza. Sempre. E' l'arma migliore che un fotografo possa avere.

- Aspettatevi sempre che le cose non vadano come dovrebbero e, più che avere un piano di riserva, siate pronti all'improvvisazione.

- I piccoli annunci economici della piccola pubblicità funzionano eccome.


Ringraziamenti super speciali a:

Tatiana Tetiana (vedi facebook) per il make up del servizio spose. Bravissima come sempre.

Sara di Stefania Spose (PR) per la incredibile disponibilità, bravura, cordialità etc etc... impareggiabile.
Annalisa Stecconi ed Elena Mediani per essere state due splendide spose.
Giorgia Freddi per il supporto tecnico-emotivo-chiacchiera

e B&B Casa Arola e Atelier degli Eventi di Alessia Poletti per aver fornito la location e tutto quanto connesso.

Marianna Altieri per non avermi ammazzato e per essere riuscita a darmi una grande mano del delirio pomeridiano

Giulia improvvisata segretaria ed Eva preziosa aiutante nella gestione dei modelli e dei capi.

Tutti i ragazze e ragazze (e genitori) che hanno partecipato all' Evento Emporio Moda
Valdo e lo staff per l'organizzazione dell'evento e la ottima riuscita dello stesso.


P.S. lo so, non c'è mezza foto a corredo, che vi aspettavate? :) 

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