// 17 Rullini

Lei si impugna strana, ad altezza della pancia con i due pollici a gestire i tempi e i diaframmi. Nel mirino vedi il mondo al contrario e anche se inizialmente sembra strano dopo un pò non ci fai più caso. Giri la leva di avanzamento in avanti fino al blocco e poi indietro per armare l'otturatore (è una delle azioni più affascinanti ed adorabili) controlli l'eposizione, metti a fuoco con attenzione, e click. 
una prima parte della produzione


Un click che neanche si sente, che sembra quasi un giocattolo, ma tu sai che la magia si è conclusa, che qualcosa è successo, che quella buffa scatola di metallo che hai tra le mani ha fermato, non si sa bene come, una frazione di tempo. 




Alba nei Sassi di Matera. 

Perchè quando hai tra le mani un un gadget tecnologico o una moderna macchina fotografica, in qualche modo, inconsciamente, te lo spieghi che le immagini possano finire su un supporto di memoria; qui la cosa è diversa. Non vedi, non sai: puoi solo immaginare e poi, scoprire se la tua foto era destinata a te o no.

Ed è stato così, in questa breve vacanza (chiamarla così è esagerato, e non chiedetelo a mia moglie che potrebbe mordere) in cui mi sono concesso il "lusso" di scattare solamente a pellicola. Ve lo avevo detto che volevo rallentare, ho proprio tirato il freno a mano.

Non ho molto da mostrare al momento, i 17 rullini prodotti sono andati in laboratorio ieri, ma sicuramente è stata una esperienza estremamente utile.
Non ho scattato solo con la medio formato, però, Ho portato con me anche la Olympus OM10n con il 35mm e il 135mm e la fida Instax Wide di Fuji (lì mi sono pentito di non aver preso qualche scorta in più).



Non posso neanche dire di aver imparato, qualcosa, perchè in realtà fino a pochissimi anni fa scattavo quasi solo così (solo il medio formato è una esperienza nuova per me) ma, sicuramente, di aver ricordato. Fotografare in strada in questa maniera è decisamente più divertente e stimolante.

Mi è capitato di essere fermato da qualcuno, incuriosito dalla mia biottica, e fatto chiacchiere di fotografia, così dal nulla con perfetti sconosciuti.
Mi è capitato di NON essere riuscito a fare in tempo una foto e di aver fatto esattamente quello che avevo in mente ma, ovviamente, non sapere ancora se il risultato sarà conseguito anche visivamente.... Ad ogni frame scattato, sopratutto quelli con la 120, si legano indissolubilmente sensazioni, emozioni e ricordi. 
Il tempo che si deve dedicare a correggere l'inquadratura, regolare l'esposizione, caricare e scattare, si lega indissolubilmente ad ogni fotogramma rendendo ogni singolo scatto una esperienza unica.
Ogni frame, bello o brutto che sarà, porta impressi una serie di considerazioni che, indipendentemente dal risultato finale, sono state un momento di crescita, di impegno fotografico, di attesa e speranza. 

Ho fotografato persone, paesaggi, strade, scene di vita, dettagli inutili (non per me), come se avessi scoperto questa "arte magica" solo da pochissimo. Ho cercato di raccontare e raccontarmi attraverso questi scatti, di ritrovare quella forma di genuino stupore che ebbi ormai un decennio fa quando iniziati ad avventurarmi in questo mondo. 

17 Rullini pieni di piccole storie belle, brutte, sbagliate che siano che non vedo l'ora di guardare, uno per uno, frame per frame. Prima, in controluce, facendoli scorrere tra le dita, poi, con maggior attenzione, sul monitor del computer.


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