// Che succede ai grandi nomi?

Fino a qualche anno fa il mercato era una grande torta divisa praticamente in due, con altri 3-4 nomi agonizzanti che si litigavano delle briciole.
Ma qualcosa è cambiato, e anche velocemente. Lo si vede dal numero di clienti che vengono direttamente ad interessarsi di prodotti alternativi; lo si nota in strada quando incontri persone normalissime con al collo Fuji, Pentax, Sony ed Olympus; dal fatto che ormai "Canikon" hanno "sfracassato" con la loro politica conservatrice. Se fino a qualche anno sembrava che bastasse dare il contentino all'utente medio e qualche funzione in più, le cose paiono stravolte in brevissimo tempo.


Quel che però è molto strano è la completa latitanza di Canon, leader mondiale dell'imaging. Dopo aver costruito la propria fortuna e il rimesso un certo vantaggio su una agguerrita Nikon grazie alla supremazia nei video, il colosso sembra stagnare in un "limbo" del non-so-che-pesci-prendere.

Di video in 4k neanche l'ombra ancora, e considerando che praticamente tutti, ormai, hanno sfoderato le loro ottime armi (GH4, A7s, D750...) da qualche mese, questo torpore è più che mai sospetto. Neanche la nuova professionale C100mkII supporta questo nuovo standard (inutile, forse, ai fini pratici ma molto rappresentitativo per quanto concerne il gap tecnologico).

Anche sul fronte fotografico sembra si proceda a tentoni. Dopo l'aberrante G1x e relativa seconda versione, l'abbandono, o meglio il mai ingresso, mercato mirrorless (in due anni una unica macchina e tre ottiche, per me, è abbandono di un segmento), la grande C ha compreso che per sfondare ci vuole qualcosa di piccolo e buono con una buona ottica e non grosso e brutto che pesa come una reflex.
E qui l'ideona: copiamo la Rx100 di Sony (capolavoro). E lo hanno fatto davvero, peccato che evidentemente abbiano sbagliato modello da scopiazzare per cui la nuova GX7 (mi raccomando che ci sia sempre una X nel nome adesso) non ha nè mirino nè monitor articolato (ma solo tiltable, come piace dire adesso, ossia per i selfie!!). La RX100 mk3, uscita mesi prima, insomma, gli fa le scarpe e non si volta neanche a guardare... bho. 

Questa situazione sta portando ad una unica, inevitabile, situazione. Chi prima annaspava, sta pian piano tornando a galla, iniziando a nuotare, e nuotando nuotando si sta avvicinando ai leader della gara. Rosicchiando clienti qua e la, piazzando le proprie fotocamere come secondo corpo a tanti appassionati della vecchia guardia (e mostrando così le potenzialità della attuale tecnologia), Sony, Fuji e Olympus stanno tornando nei cuori dei clienti (e nei negozi). Dopo anni di strapotere del duo Canon e Nikon c'è quindi una inversione di tendenza. Certo, se si guardano le quote di mercato è ancora tutto in mano loro, ma queste si stanno modificando. Pian pianino, un pò al giorno, stanno perdendo la fiducia incrollabile dei loro schieramenti. E a ragione, aggiungo. Vivere di rendita per tutto questo tempo è impensabile nell'era moderna.

La gente comune è tornata a comprendere il concetto che non porterà mai dietro 10 kili di materiale per le foto vacanza, e per questo bisogna dire grazie agli smartphone, e anche l'appassionato più irriducibile sta iniziando a trovare la qualità che cercava nel palmo della mano. Cerca quindi soluzioni, complete, adatte al proprio budget, ma che sappiano offrire qualità e versatilità, connettività compresa.

Il vero problema, a mio avviso, resta Canon. Nikon, bene o male ha ancora il mondo video da esplorare a dovere e già la D750  (nonostante il nome pessimo) sembra andare in questa direzione, superando addirittura le migliori Canon in questo senso. 

Vedremo cosa succederà, ma il futuro non è mai stato così scoppiettante in questo settore come in questo momento di grande competitività

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