// Testament - Para Bellum

Non pensavo avrei dedicato un post al nuovo disco dei Testament. Non pensavo neanche avrei acquistato il nuovo disco dei Testament. Ero molto più propenso a pensare che avrei scritto un panegirico sul ritorno dei Coroner, eppure eccomi qui a parlare dell’ultima fatica di questa istituzione metal made in USA. 

 

Testament, Para Bellum - 2025 Nuclear Blast

 



Vissuti (immeritatamente) all’ombra di nomi più ingombranti, i Testament portano avanti da diversi lustri - con imperitura determinazione - quel sound tipico della Bay Area di San Francisco che ha dato i natali a quel thrash metal di matrice americana che tutti conosciamo. Se si dovesse giudicare unicamente il loro valore della qualità della loro discografia, spazzerebbero per qualità e continuità nomi ben più blasonati (e qui mi fermo, ma credo sia evidente a chi in particolare mi riferisca, sopratutto dopo quella monnezza di album “giallo” rilasciato non da molto). Però nel mondo della musica, come del resto nella vita, non sempre tutto gira per meritocrazia e il gruppo di Chuck Billy ne è l’esempio lampante,in quanto per i Testament non è mai arrivato il fatidico giro di boa, il momento di fare il grande “salto di qualità” come lo è stato per i Metallica e pochi altri.

Se prendiamo il recente (passato) è dai tempi di “The Formation of Damnation” che i nostri non sbagliano un colpo, piazzando colpi pesantissimi e album sempre ispirati con una continuità impressionante per una formazione tutt'altro che giovanissima. Para Bellum non fa eccezione, anzi, mi permetto di affermare che alzi ulteriormente l’asticella della serie, superando il penultimo “Titans of Creation” grazie alla presenza di molti singoli più di impatto e memorizzabili: se nel complesso il precedente lavoro scorreva via bene senza lasciare riff memorabili, diversi pezzi di questo ultimo disco si conficcano nel cervello già al primo ascolto.
Para Bellum è, in sintesi estrema, deflagrante! Lo è a partire dalla bellissima copertina che non fa mistero dell’esplosività dei contenuti e continua ad esserlo per tutta la sua durata. Non solo infatti può vantare tutta la potenza che da sempre caratterizza suono e produzione di tutti gli album dei Testament ma si snoda attraverso capitoli incredibilmente vari tra loro, pescando in generi anche completamente diversi tra loro, senza perdere mai la propria identità e mantenendo sempre un filo conduttore. 

 



Sembra che Chuck Billy & Co (orfani di Hoglan alla batteria ma forti di un nuovo portento tellurico) abbiano voluto solennemente dichiarare che i Testament sono heavy a 360°, spaziando tra tutti i generi (pesanti) possibili e scrivendo una sorta di manifesto del Metallo AD 2025. Ci sono sfuriate black, growl, una struggente ballata, riffs classici che sembrano usciti dagli anni 80 e solos da far accapponare la pelle, il tutto condito con una produzione in grado di esaltare al massimo le capacità tecniche della band. Grane performance, grande disco, grandissimi Testament!


Testament (formazione attuale, 2025)

Eric Peterson
(chitarra)
Chuck Billy (voce)
Alex Skolnick (chitarra)
Steve Di Giorgio (basso)
Chris Dovas (batteria)

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